Prima pietra del nuovo auditorium, il sindaco Domenici: 'Per rispettare i tempi previsti servono volontà e collaborazione. Grazie a Mehta e Zeffirelli'
"Se noi avremo insieme la volontà di andare avanti, credo che riusciremo a superare qualsiasi ostacolo. E quando dico noi, intendo proprio la convergenza e la collaborazione fra i diversi livelli delle nostre istituzioni impegnati in questo straordinario progetto. Il segreto per raggiungere il nostro obiettivo nei tempi che ci siamo dati è: collaborazione e cooperazione". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici intervenendo oggi alla cerimonia per la posa della prima pietra del Parco della musica e della cultura, il nuovo teatro della città di Firenze che ospiterà il Maggio Fiorentino e che nascerà nell'ex area ferroviaria di Porta a Prato.
Il primo ringraziamento del sindaco è stato per il maestro Zubin Mehta, direttore principale del Maggio: "Zubin è stato, è e sarà uno dei principali, se non il principale sponsor di questa nostra straordinaria iniziativa - ha detto Domenici - Dobbiamo anche a lui la spinta e lo stimolo ad andare avanti, a non arrendersi mai anche di fronte alle difficoltà e agli ostacoli che si sono frapposti in questo cammino e che, dobbiamo saperlo quando si intraprendono percorsi per realizzare grandi opere, incontreremo". Domenici ha ricordato i diversi livelli delle istituzioni impegnati nel progetto: "naturalmente il Comune di Firenze, la Regione Toscana, i governi, quello precedente e quello attuale, i ministeri, tutto coloro che hanno dato e continueranno a dare un contributo, come per la progettazione; ed anche un grazie al rapporto con le Ferrovie. Sappiamo quanto non solo a Firenze, ma in tutte le grandi città impegnate come la nostra in un profondo e sostanziale processo di trasformazione, sia importante la riqualificazione e il riutilizzo ragionevole e compatibile delle aree delle ferrovie. In questo caso, ci troviamo di fronte a una cessione di un'area sulla base di un protocollo sottoscritto con Regione e Provincia, e ci troviamo quindi di fronte ad un impegno comune in vista dell'appuntamento dei 150 anni dell'Unità d'Italia".
Domenici ha voluto ricordare e ringraziare anche Franco Zeffirelli, raccontando un incontro con il grande regista in Palazzo Vecchio avvenuto quando ancora non era stato deciso dove realizzare il nuovo teatro. "Zeffirelli venne a trovarmi nel periodo in cui c'era il 'ballottaggio' fra un paio di aree; in un primo momento si era pensato infatti che il teatro potesse sorgere davanti alla nuova stazione dell'alta velocità di Foster. Ma eravamo incerti, perché l'area più 'naturalmente' destinata al teatro fosse questa. Ne parlammo, e lui sostenne con molto vigore l'idea di tornare a pensare a Porta a Prato. E trovai nelle sue parole uno stimolo ulteriore perché ci si impegnasse insieme su questa destinazione".
"Questo è un appuntamento molto importante per la città - ha concluso il sindaco - I tempi sono stretti: beh, speriamo che questo, in un paese in cui le opere è sempre difficile realizzarle nei tempi preventivati, sia uno stimolo per rispettarli".
(ag)
Il primo ringraziamento del sindaco è stato per il maestro Zubin Mehta, direttore principale del Maggio: "Zubin è stato, è e sarà uno dei principali, se non il principale sponsor di questa nostra straordinaria iniziativa - ha detto Domenici - Dobbiamo anche a lui la spinta e lo stimolo ad andare avanti, a non arrendersi mai anche di fronte alle difficoltà e agli ostacoli che si sono frapposti in questo cammino e che, dobbiamo saperlo quando si intraprendono percorsi per realizzare grandi opere, incontreremo". Domenici ha ricordato i diversi livelli delle istituzioni impegnati nel progetto: "naturalmente il Comune di Firenze, la Regione Toscana, i governi, quello precedente e quello attuale, i ministeri, tutto coloro che hanno dato e continueranno a dare un contributo, come per la progettazione; ed anche un grazie al rapporto con le Ferrovie. Sappiamo quanto non solo a Firenze, ma in tutte le grandi città impegnate come la nostra in un profondo e sostanziale processo di trasformazione, sia importante la riqualificazione e il riutilizzo ragionevole e compatibile delle aree delle ferrovie. In questo caso, ci troviamo di fronte a una cessione di un'area sulla base di un protocollo sottoscritto con Regione e Provincia, e ci troviamo quindi di fronte ad un impegno comune in vista dell'appuntamento dei 150 anni dell'Unità d'Italia".
Domenici ha voluto ricordare e ringraziare anche Franco Zeffirelli, raccontando un incontro con il grande regista in Palazzo Vecchio avvenuto quando ancora non era stato deciso dove realizzare il nuovo teatro. "Zeffirelli venne a trovarmi nel periodo in cui c'era il 'ballottaggio' fra un paio di aree; in un primo momento si era pensato infatti che il teatro potesse sorgere davanti alla nuova stazione dell'alta velocità di Foster. Ma eravamo incerti, perché l'area più 'naturalmente' destinata al teatro fosse questa. Ne parlammo, e lui sostenne con molto vigore l'idea di tornare a pensare a Porta a Prato. E trovai nelle sue parole uno stimolo ulteriore perché ci si impegnasse insieme su questa destinazione".
"Questo è un appuntamento molto importante per la città - ha concluso il sindaco - I tempi sono stretti: beh, speriamo che questo, in un paese in cui le opere è sempre difficile realizzarle nei tempi preventivati, sia uno stimolo per rispettarli".
(ag)