Sicurezza stradale, Alessandri (AN-PdL) e Stella (FI-PdL): «Non bastano 18 centesimi a cittadino per educare i giovani»
Monitoraggio e sorveglianza, formazione ed educazione, rafforzamento dell'azione di controllo e di repressione. Sono questi i 'punti di forza' del pacchetto di proposte sulla sicurezza stradale, suddiviso per 'aree di intervento' e contenuto in una mozione dei consiglieri del PdL Stefano Alessandri (AN) e Marco Stella (FI). «Il Comune deve fare la sua parte e investire di più - hanno sottolineato - non basta, ad esempio, spendere 18 centesimi a cittadino per l'educazione stradale».
«Sul monitoraggio e la sorveglianza - spiegano i due esponenti del centrodestra - l'amministrazione ha già prodotto una serie di iniziative prevedendo rapporti statistici quadrimestrali sul numero dei sinistri stradali e la loro localizzazione. Sarebbe auspicabile proseguire in questa direzione, stipulando accordi con la Prefettura e le Forze dell'Ordine in cui le informazioni controllate, revisionate e informatizzate a livello locale, siano disponibili in un archivio provinciale costituendo un osservatorio informativo di natura statistica che abbia l'obiettivo di supportare la programmazione e la pianificazione di interventi ed investimenti in tema di incidentalità e sicurezza stradale».
«Un ruolo chiave - secondo Stella e Alessandri - potrebbe essere svolto dall'Istat. Anzitutto si può partire da una convenzione tra l'istituto e l'amministrazione che consenta all'ufficio statistico del Comune la disponibilità delle schede di rilevazione statistica relative agli incidenti occorsi sul territorio fiorentino, compilate dalle forze dell'ordine. Il Comune potrebbe raccogliere i modelli CTT.INC "rapporto statistico dell'incidente stradale" presso gli organi individuati dall'Istat per la compilazione, ovvero il comando delle sezioni di polizia stradale e il comando del gruppo dei carabinieri, e verificare tali modelli; occupandosi della loro memorizzazione su supporto magnetico e del successivo invio all'istituto statistico».
«Si può inoltre istituire un "catasto stradale" - si legge nella mozione - con l'obiettivo di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada, attraverso azioni volte a migliorare la pianificazione in materia di manutenzione e progettazione di nuove opere programmando gli interventi necessari per eliminare, il più possibile, gli elementi causa di non sicurezza. Questo strumento metterebbe in condizione l'amministrazione comunale di acquisire tutte le informazioni inerenti le infrastrutture varie con riferimento a tracciati, caratteristiche pavimentazione, segnaletica, carenza di illuminazione e di guardrail a protezione delle carreggiate, accessi e punti critici, realizzando un archivio informatico contenente questi dati».
«Quanto alla formazione ed educazione alla sicurezza - sostengono i due consiglieri - si può cominciare potenziando il progetto 'Vigilandia' per coinvolgere un numero maggiore di alunni e avviando un programma di promozione sulla sicurezza stradale nelle scuole cittadine con contributi informativi teorico-pratici finalizzati ad approfondire la conoscenze delle problematiche della sicurezza stradale. Ferma restando, però, la distinzione tra questo intervento e l'insegnamento vero e proprio dell'educazione stradale reso obbligatorio, presso le scuole di ogni ordine e grado, dall'articolo 230 del codice della strada e dal decreto ministeriale 5 agosto 1994 (Ministero della Pubblica Istruzione- G.U.n. 193 del 19.08-1994). Il progetto dovrebbe avere come obiettivo primario la trattazione di temi specifici che possono aiutare a ridurre il rischio di incidenti e di conseguenza sensibilizzare gli alunni all'osservanza di comportamenti corretti nell'uso della strada. L'insegnamento dell'educazione stradale, ottemperando ad un ordine espresso nei programmi ministeriali del già citato Decreto, troverebbe nella campagna un momento importante per agevolare i giovani all'apprendimento delle regole del codice della strada e allo sviluppo della civile convivenza. Sul piano attuativo l'iniziativa si potrebbe avvalere della collaborazione, con interventi anche presso le classi, di appartenenti a polizia municipale, polstrada, carabinieri, anas, motorizzazione civile, associazione autoscuole, associazioni di volontariato attive nel settore socio sanitario, con il contributo dell'azienda sanitaria locale».
«C'è poi l'importante capitolo della formazione degli insegnanti e gli istruttori delle scuole guida - hanno aggiunto Alessandri e Stella - approfondendo le questioni legate agli effetti degli alcolici e delle droghe sulle capacità di guida e sperimentando metodi di comunicazione che rendano poi efficaci e corrette le lezioni ai ragazzi su questi temi. L'iniziativa permetterebbe di realizzare un modulo didattico che prevede dispense, prove con l'etilometro, cartelloni di sintesi. Tutti materiali che, insieme alla presenza di esperti, potrebbero essere utilizzati in altri corsi dalle scuole e dalla polizia municipale».
«Senza dimenticare - si sottolinea nella mozione - l'educazione stradale per i cittadini stranieri incrementando, attraverso materiale informativo e brevi corsi, le informazioni e le conoscenze dei cittadini stranieri relative al codice stradale, alle norme di circolazione del nostro paese e alla documentazione necessaria per la guida. Non sempre c'è una corretta conoscenza da parte dei cittadini stranieri residenti della normativa relativa alle procedure di controllo e manutenzione del mezzo, e più in generale riguardante tutti gli ambiti della sicurezza stradale. La lingua diventa un ostacolo importante nell'acquisizione della patente di guida, specialmente nella comprensione della terminologia tecnica e nella comprensione dei quiz. Potrebbero essere introdotti incontri tra le comunità straniere e la polizia municipale e predisposto materiale informativo nelle principali lingue».
«Inoltre - sostengono Alessandri e Stella - si potrebbe stipulare un 'piano d'azione' per la promozione di attività di prevenzione negli spazi di intrattenimento musicale e/o danzante, tra prefettura, comune ed associazioni di categoria, affrontando il problema del consumo dannoso di alcol e di sostanze sintetiche tra i giovani, e in particolare i rischi collegati alla guida in stato di alterazione. Il piano potrebbe svilupparsi proponendo agli avventori test sono anonimi, volontari, gratuiti e non soggetti a sanzioni mediante l'utilizzo di etilometri, driver test e la consegna di materiale informativo. All'interno del piano, potrebbero essere previsti altresì servizi di bus navetta per gli avventori dei locali da ballo e tariffe agevolate del servizio taxi attivando anche il taxi collettivo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di sensibilizzare i giovani ad assumere stili di guida sicura al fine di prevenire gli incidenti stradali facendo emergere la sottovalutazione tra la popolazione giovanile dei rischi legati all'uso di alcol e sostanze per la guida».
Tra i capitoli della mozione c'è anche quello dedicato alla comunicazione: «occorre informare il maggior numero possibile di cittadini su tutto il territorio comunale - si legge nel documento - attraverso una campagna informativa e di sensibilizzazione efficace e di ampia diffusione mediante la realizzazione di un depliant informativo da associare ad un gadget quale oggetto promozionale ed elemento di riconoscimento della rete di soggetti impegnati sui temi della sicurezza stradale. Si deve anche puntare alla creazione di una rete di rapporti di collaborazione tra enti pubblici, ambiti educativi e aggregativi, per promuovere i progetti e gli interventi di sensibilizzazione. E' infine necessario predisporre mostre tematiche, coinvolgere le squadre sportive della città, organizzazione di concerti musicali con artisti testimonial, promuovere spettacoli teatrali con al centro il tema della sicurezza stradale».
«Quanto al rafforzamento dell'azione di controllo e di repressione - hanno proseguito i due consiglieri del PdL - contestualmente alla fase di prevenzione occorre rafforzare ed investire risorse per aumentare i controlli sulle strade, estendendo l'utilizzo di dispositivi alcol test non solo dopo sinistri stradali ma in modo esteso durante i quotidiani posti di controllo. Investire in sicurezza stradale, significa anche investire in termini di risorse umane organizzando maggiori corsi di formazione per il personale di polizia municipale ed incrementando il numero di unità destinato al controllo del territorio, anche nella fascia oraria notturna.
Si devono poi prevedere posti di controllo congiunti assieme alle forze dell'ordine e dotare il corpo di polizia municipale di maggiori strumentazioni adeguate a rilevare la presenza di sostanze stupefacenti nei conducenti alla guida dei veicoli».
«Sulla sicurezza stradale il Comune deve fare la sua parte - ha concluso Alessandri e Stella - a Firenze, nei primi otto mesi del 2008, si sono verificati 2.974 incidenti, dei quali 2.444 con lesioni alle persone, e 8 persone sono decedute. In via Pistoiese, sempre nei primi otto mesi del 2008, si sono registrati 55 incidenti: solo in via Baracca se ne sono verificati di più, 58 incidenti.
La battaglia per la sicurezza stradale può essere vinta solo se la politica sarà in grado di predisporre e coordinare una serie interventi in termini di prevenzione e repressione, oltre ad investire sulla manutenzione e messa in sicurezza dei tratti stradali cittadini». (fn)
Questo il testo della mozione:
MOZIONE
Oggetto: invita il Sindaco a promuovere politiche per la sicurezza stradale
Proponenti: Marco Stella; Stefano Alessandri
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato che ogni giorno in Italia si verificano in media 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893;
Preso atto che nel 2007 in Italia sono stati rilevati 230.871 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.131 persone, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità;
Considerato che nel 2007 in Toscana sono stati rilevati 20.209 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 322 persone e il ferimento di altre 8.869;
Preso atto che nel Comune di Firenze nell'anno 2007 sono stati rilevati 7.008 incidenti, che hanno causato 65 decessi e il ferimento di 8.869 persone;
Vista l'esperienza della Regione Emilia Romagna che nel 1990 ha istituito l'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza;
Preso atto che l'Osservatorio, sulla base della legislazione regionale, oltre a svolgere un ruolo autonomo di ideazione, di progettazione e di produzione di programmi, di sussidi didattici e di attività varie, svolge un ruolo di consulenza e di collaborazione indirizzata verso vari soggetti sia pubblici che privati impegnati sul problema della sicurezza stradale;.
Ricordato come suddetto Osservatorio può dare un reale contributo alla diminuzione degli incidenti e conseguentemente ai morti sulle strade;
Preso atto che il Comune di Firenze ha promosso varie campagne per la prevenzione degli incidenti stradali;
Visto che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i ragazzi tra i 19 e i 29 anni;
Considerato che il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica della Regione Toscana conta fra gli obiettivi quello di ridurre del 25% al 2009 il numero di incidenti stradali e delle vittime e del 50% al 2015
Considerato che per affrontare l'emergenza e per programmare azioni efficaci anche medio - lungo periodo, le misure repressive da sole non bastano più. Autovelox, fotored, divieto di vendita alcolici, da sole sono insufficienti, occorrono misure di prevenzione insieme alle misure di repressione, soltanto così si potrà combattere efficacemente un fenomeno di dimensioni spaventose.
Visto che la battaglia per la sicurezza stradale può essere vinta solo se la politica sarà in grado di predisporre e coordinare una serie interventi in termini di prevenzione e repressione, oltre ad investire sulla manutenzione e messa in sicurezza dei tratti stradali cittadini. Occorre investire risorse nella prevenzione perché l'uso e l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte dei giovani che poi si mettono alla guida di auto e motoveicoli è innanzitutto un problema culturale.
Ritenuto indispensabile incentivare percorsi formativi nelle scuole, stimolare protocolli di intesa tra enti locali, associazioni di volontariato, forze di polizia ed aziende sanitarie per formare ed informare le giovani generazioni sui rischi di modelli comportamentali sbagliati secondo un approccio che sviluppi una nuova consapevolezza dei rischi connessi alla circolazione stradale.
Ritenuto fondamentale, a livello comunale, promuovere una serie di progetti che costituiscano di fatto un sistema di interventi e di azioni integrate e coordinate, volte a migliorare e incrementare le azioni di prevenzione e controllo e la messa a punto di dispositivi organizzativi e infrastrutturali. Lo scopo e quello di migliorare la sicurezza stradale, sviluppare una rete di informazioni e di azioni di sensibilizzazione, di attività e servizi finalizzata alla riduzione degli incidenti stradali e delle loro conseguenze in sintonia con gli obiettivi posti dai Piani nazionali e Regionali
Considerato che i progetti debbano prioritariamente interessare le seguenti aree di intervento: Monitoraggio e sorveglianza, Formazione ed educazione alla sicurezza, Comunicazione e Rafforzamento dell'azione di controllo e di repressione
INVITA IL SINDACO
Ad attivarsi presso il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini affinché anche la Regione Toscana istituisca l'Osservatorio Regionale per l'educazione stradale e la sicurezza.
A proseguire le iniziative di monitoraggio e sorveglianza stipulando accordi con la Prefettura e le Forze dell'Ordine in cui le informazioni controllate, revisionate e informatizzate a livello locale, siano disponibili in un archivio provinciale costituendo un osservatorio informativo di natura statistica che abbia l'obiettivo di supportare la programmazione e la pianificazione di interventi ed investimenti in tema di incidentalità e sicurezza stradale. A predisporre:
La firma di una convenzione tra ISTAT e Comune di Firenze che consenta all'Ufficio Statistico del Comune la disponibilità delle schede di rilevazione statistica relative agli incidenti occorsi sul territorio fiorentino, compilate dalle competenti Forze dell'Ordine.Il Comune di Firenze potrebbe raccogliere i modelli CTT.INC "rapporto statistico dell'incidente stradale" presso gli organi individuati dall'ISTAT per la compilazione (Comando delle Sezioni di Polizia Stradale, Comando del Gruppo dei Carabinieri) e verificare tali modelli; occupandosi della loro memorizzazione su supporto magnetico e del successivo invio all'ISTAT.
Istituzione di un "Catasto Stradale" con l'obiettivo di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada, attraverso azioni volte a migliorare la pianificazione in materia di manutenzione e progettazione di nuove opere programmando gli interventi necessari per eliminare, il più possibile, gli elementi causa di non sicurezza. L'attuazione del Catasto Stradale metterebbe in condizione l'amministrazione comunale di acquisire tutte le informazioni inerenti le infrastrutture varie con riferimento a tracciati, caratteristiche pavimentazione, segnaletica, carenza di illuminazione e di guardrail a protezione delle carreggiate, accessi e punti critici, realizzando un archivio informatico contenente i dati suddetti.
Nel campo della formazione ed educazione alla sicurezza a potenziare il progetto Vigilandia per coinvolgere un numero maggiore di alunni.
- Avviare un programma di promozione sulla sicurezza stradale nelle scuole cittadine con contributi informativi teorico-pratici finalizzati ad approfondire la conoscenze delle problematiche della sicurezza stradale, ferma restando la distinzione tra questo intervento e l'insegnamento vero e proprio dell'Educazione stradale reso obbligatorio, presso le scuole di ogni ordine e grado, dall'art. 230 del Codice della strada e dal D.M. 05-08-1994 ( Ministero della Pubblica Istruzione- G.U.n. 193 del 19.08-1994). Il progetto dovrebbe avere come obiettivo primario la trattazione di temi specifici che possono aiutare a ridurre il rischio di incidenti e di conseguenza sensibilizzare gli alunni all'osservanza di comportamenti corretti nell'uso della strada.
L'insegnamento dell'Educazione stradale dal canto suo, ottemperando ad un ordine espresso nei programmi ministeriali del già citato Decreto, troverebbe nella Campagna un momento importante per agevolare i giovani all'apprendimento delle regole del Codice della strada e allo sviluppo della civile convivenza. Sul piano attuativo l'iniziativa si potrebbe avvalere della collaborazione, con interventi anche presso le classi, di appartenenti a : Polizia Municipale, Polstrada, Arma dei Carabinieri, Anas, Motorizzazione civile, Associazione autoscuole, associazioni di volontariato attive nel settore socio sanitario, con il contributo dell'Azienda sanitaria locale.
- Formazione degli insegnanti e gli istruttori delle scuole guida approfondendo le questioni legate agli effetti degli alcolici e delle droghe sulle capacità di guida e sperimentando metodi di comunicazione che rendano poi efficaci e corrette le lezioni ai ragazzi su questi temi. L'iniziativa permetterebbe di realizzare un modulo didattico che prevede dispense, prove con l'etilometro, cartelloni di sintesi. Tutti materiali che, insieme alla presenza di esperti, potrebbero essere utilizzati in altri corsi dalle scuole e dalla polizia municipale.
- Educazione stradale per cittadini stranieri incrementando, attraverso materiale informativo e brevi corsi, le informazioni e le conoscenze dei cittadini stranieri relative al codice stradale, alle norme di circolazione del nostro paese e alla documentazione necessaria per la guida. Non sempre infatti, vi è una corretta conoscenza da parte dei cittadini stranieri residenti della normativa relativa alle procedure di controllo e manutenzione del mezzo, e più in generale riguardante tutti gli ambiti della sicurezza stradale. La lingua diventa un ostacolo importante nell'acquisizione della patente di guida (specialmente nella comprensione della terminologia tecnica e nella comprensione dei quiz).Potrebbero essere introdotti incontri tra le comunità straniere e la Polizia Municipale e predisposto materiale informativo nelle principali lingue.
- Stipulare un Piano d'azione per la promozione di attività di prevenzione negli spazi di intrattenimento musicale e/o danzante, tra Prefettura, Comune ed Associazioni di categoria, affrontando il problema del consumo dannoso di alcol e di sostanze sintetiche tra i giovani, e in particolare i rischi collegati alla guida in stato di alterazione. Il Piano potrebbe svilupparsi proponendo agli avventori test sono anonimi, volontari, gratuiti e non soggetti a sanzioni mediante l'utilizzo di etilometri, driver test e la consegna di materiale informativo. All'interno del Piano, potrebbero essere previsti altresì servizi di bus navetta per gli avventori dei locali da ballo e tariffe agevolate del servizio taxi attivando anche il taxi collettivo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di sensibilizzare i giovani ad assumere stili di guida sicura al fine di prevenire gli incidenti stradali facendo emergere la sottovalutazione tra la popolazione giovanile dei rischi legati all'uso di alcol e sostanze per la guida.
Nel campo della comunicazione, a informare il maggior numero possibile di cittadini su tutto il territorio comunale, attraverso una campagna informativa e di sensibilizzazione efficace e di ampia diffusione mediante la realizzazione di un depliant informativo da associare ad un gadget quale oggetto promozionale ed elemento di riconoscimento della rete di soggetti impegnati sui temi della sicurezza stradale.
- Creazione di una rete di rapporti di collaborazione tra Enti pubblici, ambiti educativi e aggregativi, per promuovere i progetti e gli interventi di sensibilizzazione.
- predisposizione di mostre tematiche, coinvolgimento delle squadre sportive della città, organizzazione di concerti musicali con artisti testimonial, promuovere spettacoli teatrali con al centro il tema della sicurezza stradale.
Contestualmente alla fase di prevenzione a rafforzare ed investire risorse per aumentare i controlli sulle strade, estendendo l'utilizzo di dispositivi alcol test non solo dopo sinistri stradali ma in modo esteso durante i quotidiani posti di controllo. Investendo in termini di risorse umane organizzando maggiori corsi di formazione per il personale di Polizia Municipale ed incrementando il numero di unità destinato al controllo del territorio, anche nella fascia oraria notturna.
- Prevedere posti di controllo congiunti assieme alle Forze dell'Ordine e dotare il corpo di Polizia Municipale di maggiori strumentazioni adeguate a rilevare la presenza di sostanze stupefacenti nei conducenti alla guida dei veicoli.
Marco Stella
Stefano Alessandri
Firenze, 27 gennaio 2009
«Sul monitoraggio e la sorveglianza - spiegano i due esponenti del centrodestra - l'amministrazione ha già prodotto una serie di iniziative prevedendo rapporti statistici quadrimestrali sul numero dei sinistri stradali e la loro localizzazione. Sarebbe auspicabile proseguire in questa direzione, stipulando accordi con la Prefettura e le Forze dell'Ordine in cui le informazioni controllate, revisionate e informatizzate a livello locale, siano disponibili in un archivio provinciale costituendo un osservatorio informativo di natura statistica che abbia l'obiettivo di supportare la programmazione e la pianificazione di interventi ed investimenti in tema di incidentalità e sicurezza stradale».
«Un ruolo chiave - secondo Stella e Alessandri - potrebbe essere svolto dall'Istat. Anzitutto si può partire da una convenzione tra l'istituto e l'amministrazione che consenta all'ufficio statistico del Comune la disponibilità delle schede di rilevazione statistica relative agli incidenti occorsi sul territorio fiorentino, compilate dalle forze dell'ordine. Il Comune potrebbe raccogliere i modelli CTT.INC "rapporto statistico dell'incidente stradale" presso gli organi individuati dall'Istat per la compilazione, ovvero il comando delle sezioni di polizia stradale e il comando del gruppo dei carabinieri, e verificare tali modelli; occupandosi della loro memorizzazione su supporto magnetico e del successivo invio all'istituto statistico».
«Si può inoltre istituire un "catasto stradale" - si legge nella mozione - con l'obiettivo di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada, attraverso azioni volte a migliorare la pianificazione in materia di manutenzione e progettazione di nuove opere programmando gli interventi necessari per eliminare, il più possibile, gli elementi causa di non sicurezza. Questo strumento metterebbe in condizione l'amministrazione comunale di acquisire tutte le informazioni inerenti le infrastrutture varie con riferimento a tracciati, caratteristiche pavimentazione, segnaletica, carenza di illuminazione e di guardrail a protezione delle carreggiate, accessi e punti critici, realizzando un archivio informatico contenente questi dati».
«Quanto alla formazione ed educazione alla sicurezza - sostengono i due consiglieri - si può cominciare potenziando il progetto 'Vigilandia' per coinvolgere un numero maggiore di alunni e avviando un programma di promozione sulla sicurezza stradale nelle scuole cittadine con contributi informativi teorico-pratici finalizzati ad approfondire la conoscenze delle problematiche della sicurezza stradale. Ferma restando, però, la distinzione tra questo intervento e l'insegnamento vero e proprio dell'educazione stradale reso obbligatorio, presso le scuole di ogni ordine e grado, dall'articolo 230 del codice della strada e dal decreto ministeriale 5 agosto 1994 (Ministero della Pubblica Istruzione- G.U.n. 193 del 19.08-1994). Il progetto dovrebbe avere come obiettivo primario la trattazione di temi specifici che possono aiutare a ridurre il rischio di incidenti e di conseguenza sensibilizzare gli alunni all'osservanza di comportamenti corretti nell'uso della strada. L'insegnamento dell'educazione stradale, ottemperando ad un ordine espresso nei programmi ministeriali del già citato Decreto, troverebbe nella campagna un momento importante per agevolare i giovani all'apprendimento delle regole del codice della strada e allo sviluppo della civile convivenza. Sul piano attuativo l'iniziativa si potrebbe avvalere della collaborazione, con interventi anche presso le classi, di appartenenti a polizia municipale, polstrada, carabinieri, anas, motorizzazione civile, associazione autoscuole, associazioni di volontariato attive nel settore socio sanitario, con il contributo dell'azienda sanitaria locale».
«C'è poi l'importante capitolo della formazione degli insegnanti e gli istruttori delle scuole guida - hanno aggiunto Alessandri e Stella - approfondendo le questioni legate agli effetti degli alcolici e delle droghe sulle capacità di guida e sperimentando metodi di comunicazione che rendano poi efficaci e corrette le lezioni ai ragazzi su questi temi. L'iniziativa permetterebbe di realizzare un modulo didattico che prevede dispense, prove con l'etilometro, cartelloni di sintesi. Tutti materiali che, insieme alla presenza di esperti, potrebbero essere utilizzati in altri corsi dalle scuole e dalla polizia municipale».
«Senza dimenticare - si sottolinea nella mozione - l'educazione stradale per i cittadini stranieri incrementando, attraverso materiale informativo e brevi corsi, le informazioni e le conoscenze dei cittadini stranieri relative al codice stradale, alle norme di circolazione del nostro paese e alla documentazione necessaria per la guida. Non sempre c'è una corretta conoscenza da parte dei cittadini stranieri residenti della normativa relativa alle procedure di controllo e manutenzione del mezzo, e più in generale riguardante tutti gli ambiti della sicurezza stradale. La lingua diventa un ostacolo importante nell'acquisizione della patente di guida, specialmente nella comprensione della terminologia tecnica e nella comprensione dei quiz. Potrebbero essere introdotti incontri tra le comunità straniere e la polizia municipale e predisposto materiale informativo nelle principali lingue».
«Inoltre - sostengono Alessandri e Stella - si potrebbe stipulare un 'piano d'azione' per la promozione di attività di prevenzione negli spazi di intrattenimento musicale e/o danzante, tra prefettura, comune ed associazioni di categoria, affrontando il problema del consumo dannoso di alcol e di sostanze sintetiche tra i giovani, e in particolare i rischi collegati alla guida in stato di alterazione. Il piano potrebbe svilupparsi proponendo agli avventori test sono anonimi, volontari, gratuiti e non soggetti a sanzioni mediante l'utilizzo di etilometri, driver test e la consegna di materiale informativo. All'interno del piano, potrebbero essere previsti altresì servizi di bus navetta per gli avventori dei locali da ballo e tariffe agevolate del servizio taxi attivando anche il taxi collettivo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di sensibilizzare i giovani ad assumere stili di guida sicura al fine di prevenire gli incidenti stradali facendo emergere la sottovalutazione tra la popolazione giovanile dei rischi legati all'uso di alcol e sostanze per la guida».
Tra i capitoli della mozione c'è anche quello dedicato alla comunicazione: «occorre informare il maggior numero possibile di cittadini su tutto il territorio comunale - si legge nel documento - attraverso una campagna informativa e di sensibilizzazione efficace e di ampia diffusione mediante la realizzazione di un depliant informativo da associare ad un gadget quale oggetto promozionale ed elemento di riconoscimento della rete di soggetti impegnati sui temi della sicurezza stradale. Si deve anche puntare alla creazione di una rete di rapporti di collaborazione tra enti pubblici, ambiti educativi e aggregativi, per promuovere i progetti e gli interventi di sensibilizzazione. E' infine necessario predisporre mostre tematiche, coinvolgere le squadre sportive della città, organizzazione di concerti musicali con artisti testimonial, promuovere spettacoli teatrali con al centro il tema della sicurezza stradale».
«Quanto al rafforzamento dell'azione di controllo e di repressione - hanno proseguito i due consiglieri del PdL - contestualmente alla fase di prevenzione occorre rafforzare ed investire risorse per aumentare i controlli sulle strade, estendendo l'utilizzo di dispositivi alcol test non solo dopo sinistri stradali ma in modo esteso durante i quotidiani posti di controllo. Investire in sicurezza stradale, significa anche investire in termini di risorse umane organizzando maggiori corsi di formazione per il personale di polizia municipale ed incrementando il numero di unità destinato al controllo del territorio, anche nella fascia oraria notturna.
Si devono poi prevedere posti di controllo congiunti assieme alle forze dell'ordine e dotare il corpo di polizia municipale di maggiori strumentazioni adeguate a rilevare la presenza di sostanze stupefacenti nei conducenti alla guida dei veicoli».
«Sulla sicurezza stradale il Comune deve fare la sua parte - ha concluso Alessandri e Stella - a Firenze, nei primi otto mesi del 2008, si sono verificati 2.974 incidenti, dei quali 2.444 con lesioni alle persone, e 8 persone sono decedute. In via Pistoiese, sempre nei primi otto mesi del 2008, si sono registrati 55 incidenti: solo in via Baracca se ne sono verificati di più, 58 incidenti.
La battaglia per la sicurezza stradale può essere vinta solo se la politica sarà in grado di predisporre e coordinare una serie interventi in termini di prevenzione e repressione, oltre ad investire sulla manutenzione e messa in sicurezza dei tratti stradali cittadini». (fn)
Questo il testo della mozione:
MOZIONE
Oggetto: invita il Sindaco a promuovere politiche per la sicurezza stradale
Proponenti: Marco Stella; Stefano Alessandri
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato che ogni giorno in Italia si verificano in media 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893;
Preso atto che nel 2007 in Italia sono stati rilevati 230.871 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 5.131 persone, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità;
Considerato che nel 2007 in Toscana sono stati rilevati 20.209 incidenti stradali, che hanno causato il decesso di 322 persone e il ferimento di altre 8.869;
Preso atto che nel Comune di Firenze nell'anno 2007 sono stati rilevati 7.008 incidenti, che hanno causato 65 decessi e il ferimento di 8.869 persone;
Vista l'esperienza della Regione Emilia Romagna che nel 1990 ha istituito l'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza;
Preso atto che l'Osservatorio, sulla base della legislazione regionale, oltre a svolgere un ruolo autonomo di ideazione, di progettazione e di produzione di programmi, di sussidi didattici e di attività varie, svolge un ruolo di consulenza e di collaborazione indirizzata verso vari soggetti sia pubblici che privati impegnati sul problema della sicurezza stradale;.
Ricordato come suddetto Osservatorio può dare un reale contributo alla diminuzione degli incidenti e conseguentemente ai morti sulle strade;
Preso atto che il Comune di Firenze ha promosso varie campagne per la prevenzione degli incidenti stradali;
Visto che gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i ragazzi tra i 19 e i 29 anni;
Considerato che il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica della Regione Toscana conta fra gli obiettivi quello di ridurre del 25% al 2009 il numero di incidenti stradali e delle vittime e del 50% al 2015
Considerato che per affrontare l'emergenza e per programmare azioni efficaci anche medio - lungo periodo, le misure repressive da sole non bastano più. Autovelox, fotored, divieto di vendita alcolici, da sole sono insufficienti, occorrono misure di prevenzione insieme alle misure di repressione, soltanto così si potrà combattere efficacemente un fenomeno di dimensioni spaventose.
Visto che la battaglia per la sicurezza stradale può essere vinta solo se la politica sarà in grado di predisporre e coordinare una serie interventi in termini di prevenzione e repressione, oltre ad investire sulla manutenzione e messa in sicurezza dei tratti stradali cittadini. Occorre investire risorse nella prevenzione perché l'uso e l'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti da parte dei giovani che poi si mettono alla guida di auto e motoveicoli è innanzitutto un problema culturale.
Ritenuto indispensabile incentivare percorsi formativi nelle scuole, stimolare protocolli di intesa tra enti locali, associazioni di volontariato, forze di polizia ed aziende sanitarie per formare ed informare le giovani generazioni sui rischi di modelli comportamentali sbagliati secondo un approccio che sviluppi una nuova consapevolezza dei rischi connessi alla circolazione stradale.
Ritenuto fondamentale, a livello comunale, promuovere una serie di progetti che costituiscano di fatto un sistema di interventi e di azioni integrate e coordinate, volte a migliorare e incrementare le azioni di prevenzione e controllo e la messa a punto di dispositivi organizzativi e infrastrutturali. Lo scopo e quello di migliorare la sicurezza stradale, sviluppare una rete di informazioni e di azioni di sensibilizzazione, di attività e servizi finalizzata alla riduzione degli incidenti stradali e delle loro conseguenze in sintonia con gli obiettivi posti dai Piani nazionali e Regionali
Considerato che i progetti debbano prioritariamente interessare le seguenti aree di intervento: Monitoraggio e sorveglianza, Formazione ed educazione alla sicurezza, Comunicazione e Rafforzamento dell'azione di controllo e di repressione
INVITA IL SINDACO
Ad attivarsi presso il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini affinché anche la Regione Toscana istituisca l'Osservatorio Regionale per l'educazione stradale e la sicurezza.
A proseguire le iniziative di monitoraggio e sorveglianza stipulando accordi con la Prefettura e le Forze dell'Ordine in cui le informazioni controllate, revisionate e informatizzate a livello locale, siano disponibili in un archivio provinciale costituendo un osservatorio informativo di natura statistica che abbia l'obiettivo di supportare la programmazione e la pianificazione di interventi ed investimenti in tema di incidentalità e sicurezza stradale. A predisporre:
La firma di una convenzione tra ISTAT e Comune di Firenze che consenta all'Ufficio Statistico del Comune la disponibilità delle schede di rilevazione statistica relative agli incidenti occorsi sul territorio fiorentino, compilate dalle competenti Forze dell'Ordine.Il Comune di Firenze potrebbe raccogliere i modelli CTT.INC "rapporto statistico dell'incidente stradale" presso gli organi individuati dall'ISTAT per la compilazione (Comando delle Sezioni di Polizia Stradale, Comando del Gruppo dei Carabinieri) e verificare tali modelli; occupandosi della loro memorizzazione su supporto magnetico e del successivo invio all'ISTAT.
Istituzione di un "Catasto Stradale" con l'obiettivo di migliorare la sicurezza per gli utenti della strada, attraverso azioni volte a migliorare la pianificazione in materia di manutenzione e progettazione di nuove opere programmando gli interventi necessari per eliminare, il più possibile, gli elementi causa di non sicurezza. L'attuazione del Catasto Stradale metterebbe in condizione l'amministrazione comunale di acquisire tutte le informazioni inerenti le infrastrutture varie con riferimento a tracciati, caratteristiche pavimentazione, segnaletica, carenza di illuminazione e di guardrail a protezione delle carreggiate, accessi e punti critici, realizzando un archivio informatico contenente i dati suddetti.
Nel campo della formazione ed educazione alla sicurezza a potenziare il progetto Vigilandia per coinvolgere un numero maggiore di alunni.
- Avviare un programma di promozione sulla sicurezza stradale nelle scuole cittadine con contributi informativi teorico-pratici finalizzati ad approfondire la conoscenze delle problematiche della sicurezza stradale, ferma restando la distinzione tra questo intervento e l'insegnamento vero e proprio dell'Educazione stradale reso obbligatorio, presso le scuole di ogni ordine e grado, dall'art. 230 del Codice della strada e dal D.M. 05-08-1994 ( Ministero della Pubblica Istruzione- G.U.n. 193 del 19.08-1994). Il progetto dovrebbe avere come obiettivo primario la trattazione di temi specifici che possono aiutare a ridurre il rischio di incidenti e di conseguenza sensibilizzare gli alunni all'osservanza di comportamenti corretti nell'uso della strada.
L'insegnamento dell'Educazione stradale dal canto suo, ottemperando ad un ordine espresso nei programmi ministeriali del già citato Decreto, troverebbe nella Campagna un momento importante per agevolare i giovani all'apprendimento delle regole del Codice della strada e allo sviluppo della civile convivenza. Sul piano attuativo l'iniziativa si potrebbe avvalere della collaborazione, con interventi anche presso le classi, di appartenenti a : Polizia Municipale, Polstrada, Arma dei Carabinieri, Anas, Motorizzazione civile, Associazione autoscuole, associazioni di volontariato attive nel settore socio sanitario, con il contributo dell'Azienda sanitaria locale.
- Formazione degli insegnanti e gli istruttori delle scuole guida approfondendo le questioni legate agli effetti degli alcolici e delle droghe sulle capacità di guida e sperimentando metodi di comunicazione che rendano poi efficaci e corrette le lezioni ai ragazzi su questi temi. L'iniziativa permetterebbe di realizzare un modulo didattico che prevede dispense, prove con l'etilometro, cartelloni di sintesi. Tutti materiali che, insieme alla presenza di esperti, potrebbero essere utilizzati in altri corsi dalle scuole e dalla polizia municipale.
- Educazione stradale per cittadini stranieri incrementando, attraverso materiale informativo e brevi corsi, le informazioni e le conoscenze dei cittadini stranieri relative al codice stradale, alle norme di circolazione del nostro paese e alla documentazione necessaria per la guida. Non sempre infatti, vi è una corretta conoscenza da parte dei cittadini stranieri residenti della normativa relativa alle procedure di controllo e manutenzione del mezzo, e più in generale riguardante tutti gli ambiti della sicurezza stradale. La lingua diventa un ostacolo importante nell'acquisizione della patente di guida (specialmente nella comprensione della terminologia tecnica e nella comprensione dei quiz).Potrebbero essere introdotti incontri tra le comunità straniere e la Polizia Municipale e predisposto materiale informativo nelle principali lingue.
- Stipulare un Piano d'azione per la promozione di attività di prevenzione negli spazi di intrattenimento musicale e/o danzante, tra Prefettura, Comune ed Associazioni di categoria, affrontando il problema del consumo dannoso di alcol e di sostanze sintetiche tra i giovani, e in particolare i rischi collegati alla guida in stato di alterazione. Il Piano potrebbe svilupparsi proponendo agli avventori test sono anonimi, volontari, gratuiti e non soggetti a sanzioni mediante l'utilizzo di etilometri, driver test e la consegna di materiale informativo. All'interno del Piano, potrebbero essere previsti altresì servizi di bus navetta per gli avventori dei locali da ballo e tariffe agevolate del servizio taxi attivando anche il taxi collettivo. L'obiettivo dovrebbe essere quello di sensibilizzare i giovani ad assumere stili di guida sicura al fine di prevenire gli incidenti stradali facendo emergere la sottovalutazione tra la popolazione giovanile dei rischi legati all'uso di alcol e sostanze per la guida.
Nel campo della comunicazione, a informare il maggior numero possibile di cittadini su tutto il territorio comunale, attraverso una campagna informativa e di sensibilizzazione efficace e di ampia diffusione mediante la realizzazione di un depliant informativo da associare ad un gadget quale oggetto promozionale ed elemento di riconoscimento della rete di soggetti impegnati sui temi della sicurezza stradale.
- Creazione di una rete di rapporti di collaborazione tra Enti pubblici, ambiti educativi e aggregativi, per promuovere i progetti e gli interventi di sensibilizzazione.
- predisposizione di mostre tematiche, coinvolgimento delle squadre sportive della città, organizzazione di concerti musicali con artisti testimonial, promuovere spettacoli teatrali con al centro il tema della sicurezza stradale.
Contestualmente alla fase di prevenzione a rafforzare ed investire risorse per aumentare i controlli sulle strade, estendendo l'utilizzo di dispositivi alcol test non solo dopo sinistri stradali ma in modo esteso durante i quotidiani posti di controllo. Investendo in termini di risorse umane organizzando maggiori corsi di formazione per il personale di Polizia Municipale ed incrementando il numero di unità destinato al controllo del territorio, anche nella fascia oraria notturna.
- Prevedere posti di controllo congiunti assieme alle Forze dell'Ordine e dotare il corpo di Polizia Municipale di maggiori strumentazioni adeguate a rilevare la presenza di sostanze stupefacenti nei conducenti alla guida dei veicoli.
Marco Stella
Stefano Alessandri
Firenze, 27 gennaio 2009