Stella (FI-PdL): «L'odg votato dalla maggioranza è il vero patto di fine mandato' del sindaco. La maggioranza ha confermato la sua profonda crisi»
«L'ordine del giorno votato dalla maggioranza è il vero 'patto di fine mandato' del sindaco Domenici. Ma il fatto di ribadire la necessità di approvare il bilancio e il piano strutturale dimostra la crisi profonda nella quale si trova il centrosinistra a Palazzo Vecchio». Lo ha detto Marco Stella (Forza Italia-PdL), intervenendo ieri in consiglio comunale.
«Abbiamo assistito ad una vera e propria farsa - ha commentato l'esponente dell'opposizione - abbiamo sentito consiglieri che hanno parlato in difesa di Domenici, tranne poi richiamare la discontinuità con questa amministrazione quando sostengono i candidati alle primarie. Il sindaco che, dopo una pacata protesta di un singolo cittadino, ha lasciato per due volte il consiglio comunale non partecipando al dibattito. La maggioranza ha rivendicato il proprio programma elettorale, e invece di portarlo a compimento ha votato un ordine del giorno per finire il mandato facendo soltanto due cose, il bilancio ed il piano strutturale. Perché si è sentito il bisogno di ribadire che questi due atti devono essere fatti? Il bilancio non è forse un atto dovuto? Chi si assumeva la responsabilità di non approvarlo con le conseguenze che questa scelta poteva provocare?».
«Quanto al piano strutturale - ha aggiunto Stella - nel programma di Domenici 2004-2009 era scritto chiaro che il piano strutturale sarebbe stato approvato entro la fine del mandato. E cosa importa se soltanto pochi giorni fa il sindaco aveva annunciato invece che sarebbe stato bloccato. Alla fine, da un programma di governo presentato nel 2004 e di circa trenta pagine, si è passati ad un patto di fine mandato di 3 pagine, per finire ad un ordine del giorno di tre righe, all'interno delle quali si è decretata la fine di questa esperienza amministrativa di centrosinistra». (fn)
«Abbiamo assistito ad una vera e propria farsa - ha commentato l'esponente dell'opposizione - abbiamo sentito consiglieri che hanno parlato in difesa di Domenici, tranne poi richiamare la discontinuità con questa amministrazione quando sostengono i candidati alle primarie. Il sindaco che, dopo una pacata protesta di un singolo cittadino, ha lasciato per due volte il consiglio comunale non partecipando al dibattito. La maggioranza ha rivendicato il proprio programma elettorale, e invece di portarlo a compimento ha votato un ordine del giorno per finire il mandato facendo soltanto due cose, il bilancio ed il piano strutturale. Perché si è sentito il bisogno di ribadire che questi due atti devono essere fatti? Il bilancio non è forse un atto dovuto? Chi si assumeva la responsabilità di non approvarlo con le conseguenze che questa scelta poteva provocare?».
«Quanto al piano strutturale - ha aggiunto Stella - nel programma di Domenici 2004-2009 era scritto chiaro che il piano strutturale sarebbe stato approvato entro la fine del mandato. E cosa importa se soltanto pochi giorni fa il sindaco aveva annunciato invece che sarebbe stato bloccato. Alla fine, da un programma di governo presentato nel 2004 e di circa trenta pagine, si è passati ad un patto di fine mandato di 3 pagine, per finire ad un ordine del giorno di tre righe, all'interno delle quali si è decretata la fine di questa esperienza amministrativa di centrosinistra». (fn)