Giorno della Memoria, in Palazzo Vecchio proiezione di "16 ottobre 1943" per oltre 300 alunni. L'assessorie Lastri: "Contro indifferenza e razzismo"


Mantenere vivo il ricordo della tragedia della Shoah e delle persecuzioni razziali, affinché il tempo non cancelli la memoria. Proprio per questo, nel Salone de' Cinquecento, oltre 300 alunni delle classi primarie e secondarie di primo grado, hanno ricordato il 27 gennaio del 1945, quando il mondo conobbe l'orrore dei campi di sterminio con l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
L'iniziativa si è aperta alle 10 con il saluto dell'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e l'intervento di Daniela Musil, presidente della comunità ebraica fiorentina. Erano presenti gli alunni delle scuole primarie Francesco Petrarca, Giovanni Villani e Vittorio Veneto. Le scuole secondarie di primo grado Dino Compagni, Gandhi, Giosuè Carducci, Montagnola -Gramsci, Masaccio-Calvino-Don Milani, Ottone Rosai, Papini, Pieraccini-Rosselli-Verdi, Barsanti e Botticelli-Puccini.
"Questa giornata - ha commentato l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri - è un momento di riflessione importante per l'intera comunità, perché tutti insieme possiamo ricordare la tragedia della Shoah, la malvagità umana e l'orrore della guerra. Per questo, attraverso l'iniziativa che si svolgerà stamani, vogliamo dare l'opportunità a voi giovani di riflettere, perché si rafforzi in voi una forte coscienza democratica contro l'indifferenza e ogni forma di razzismo, per il rispetto dell'altro e delle diversità".
La manifestazione è proseguita con la proiezione del cortometraggio "16 ottobre 1943" del regista Ansano Giannarelli, prodotto da Marina Piperno, musiche di Sergio Liberovici e fotografia di Marcello Gatti.
Il cortometraggio è tratto dal libro "16 ottobre 1943" di Giacomo Debenedetti. Una breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, dove viene raccontata la retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. È il 16 ottobre del 1943, il "sabato nero" del ghetto di Roma. Alle 5.15 del mattino le SS invadono le strade del Portico d'Ottavia e rastrellano 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni piombati partiranno dalla stazione Tiburtina. Dopo sei giorni arriveranno al campo di concentramento di Auschwitz in territorio polacco. Solo quindici uomini e una donna ritorneranno a casa dalla Polonia. Nessuno dei duecento bambini è mai tornato.
Dopo la proiezione Riccardo Biffoli ha letto la "Lettera di Chaim", un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustków, ucciso nel 1944. Chaim lanciò la lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo; fu fortunosamente raccolta e conservata fino alla liberazione. Oggi la lettera fa parte delle Lettere di condannati a morte della Resistenza europea, da questa lettera Ivan Della Mea ha tratto una canzone che fa parte della raccolta Canti dei Lager.
"Al termine della manifestazione l'assessore Lastri si è rivolta di nuovo agli alunni ribadendo l'impegno che dobbiamo assumerci di tutti noi "a non dimenticare quella tragica pagina della nostra storia e a batterci per un futuro in cui tutto questo non accada mai più, e in cui gli uomini e le donne di questo mondo possano vivere pacificamente in ogni parte del mondo".
Dopo la manifestazione di stamani l'assessorato alla pubblica istruzione ha organizzato per martedì 3 febbraio alle 10, al teatro Cantieri Florida "Firenze ragazzi a teatro", lo spettacolo "Anna Frank, preludio, corale e fuga" regia e musiche originali di Emanuele Bergamaschi. Le iniziative fanno parte dei percorsi formativi delle Chiavi della Città. (pc)

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