Giocoli (FI-PdL): «Dal sindaco solo ‘supercazzole' stile conte Mascetti»

Questo il testo dell'intervento di Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL, nel consiglio comunale di questo pomeriggio:

«Poiché, contrariamente a quanto lei continuamente dichiara, anche in modo sgradevolmente offensivo, a noi non manca il senso di responsabilità ed il senso dell'istituzione che rappresentiamo, non possiamo che essere contenti che finalmente il Sindaco oggi si sia degnato di tornare in consiglio comunale e abbia cosi cessato un lungo ed immotivato autoesilio dal Salone dei Duecento.
Immotivato, perché francamente continuano a sfuggirci, (forse perché siamo animali?), quali siano realmente i motivi istituzionali che La hanno tenuto lontano da qui.
Ma forse, anzi certamente, motivi istituzionali che giustifichino il suo distacco non ce ne sono.
Lei, come è inveterata abitudine di tutta la sinistra che governa, ormai da troppo tempo, questa città, ha, 'more solito', mescolato le istituzioni con il partito, piegando tutto alle vostre beghe interne, a queste primarie che vi stanno dilaniando.
A rimetterci, in questo scambio di ruoli, è solo la politica, quella con la P maiuscola, quella dell'interesse della polis, a rimetterci è la democrazia e i suoi capisaldi istituzionali come il nostro consiglio comunale.
Male ha fatto signor sindaco a calpestarle.
E non ci venga ancora a raccontare la storiella che saremmo noi, i parvenu della politica, a minare la democrazia in questo consiglio.
Le nostre legittime, per forza di cose eclatanti e, non abbiamo timore a dirlo, qualche volta anche folkloristiche proteste avevano lo scopo di segnalare alla città il tentativo di delegittimazione che stava avvenendo dell'organo democratico per eccellenza della città.
Un tentativo di delegittimazione che Lei ha consumato.
Fatte queste doverose e non inutili premesse, quale è la prospettiva di queste otto o nove sedute di consiglio comunale, questi due mesi o poco più che ci separano dalla fine del mandato amministrativo 2004/2009?
Non vorremmo fare le facili Cassandre ma siamo certi che ci trascineremo nel nulla: pochi atti, meglio se su argomenti non scottanti o che non siano a rischio conta dei voti per la vostra sfiatata banda di maggioranza.
Certo, il bilancio verrà approvato, perché su questo ormai tutti i gruppi della pseudo maggioranza barcollante daranno il loro benestare magari anche controvoglia.
Ma già, tanto poi a governare sarà qualcun altro e chi eredita dovrà per forza di cose fare i conti con progetti e programmi non scelti ma subiti.
Per quanto concerne le scelte importanti, che vanno ad incidere sulla vita della città come il piano strutturale e con esso ad esempio il nuovo stadio non crediamo alle promesse fatte oggi.
Il piano strutturale non si farà o peggio forse si farà ma nelle scelte importanti e scottanti come lo stadio, o la riqualificazione dell'area del campo di marte ci saranno le solite perifrasi, quei contorcimenti di parole che dicono tutto e il contrario di tutto, niente e il contrario di niente. Insomma, per intendersi, qualche "supercazzola" alla conte Mascetti del film Amici Miei.
La città sarà per l'ennesima volta presa in giro da questa amministrazione.
Un sindaco ed una maggioranza che saranno ricordate solo per le scelte sbagliate e dannose per Firenze e il suo futuro o peggio ancora per le non scelte, fatte tatticamente, e ciò è veramente triste, ad esclusivo uso preelettorale.
Noi coerentemente da tempo andiamo ripetendo che l'unica soluzione concreta e positiva per Firenze sarebbe stata quella di sciogliere anticipatamente questo consiglio con le sue dimissioni da sindaco.
Tutti, e dico tutti, ne avrebbero tratto giovamento e per primi i vostri candidati alle primarie che siedono in questo consiglio.
Certo per lei signor sindaco sarebbe stato mediaticamente meno efficace rispetto all'incatenamento romano, ma sarebbe stata una vera, forse la prima, scelta di coraggio di questi anni.
Invece signor sindaco Lei ha preferito una più comoda e meno sofferta fuga dalla realtà.
Come don Abbondio anche Domenici "... per preservare la sua tranquillità ha deciso di scansare tutti gli ostacoli dalla sua strada, proprio come fa con i ciottoli lungo il sentiero"».





(fn)