De Zordo (Unaltracittà): «I lavori di questo consiglio hanno subito negli ultimi due mesi un andamento assolutamente 'anomalo'»
«I lavori di questo consiglio hanno subito negli ultimi due mesi un andamento assolutamente 'anomalo'. Con un sindaco che ha sovrapposto i problemi interni del suo partito e della sua coalizione a quella governance che sembrava così centrale alla cultura politica che gli appartiene». Lo ha detto Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, intervenendo questo pomeriggio in consiglio comunale.
«Privilegiare lotte interne di partito al buon governo della città - secondo l'esponente dell'opposizione - ha di fatto tenuto in "ostaggio" questo consiglio, tanto che siamo arrivati a una richiesta di sue dimissioni condivisa dalle due opposizioni. Il che segna l'eccezionalità della situazione. L'anomalia sta anche nel fatto che il sindaco, anziché farsi carico di sciogliere questo nodo, lo ha stretto ancora di più rifiutandosi di partecipare alle sedute consiliari e indicandone il motivo nel fatto che "il dibattito politico cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative condizioni totalmente il confronto e l'attività del consiglio comunale". Insomma, dopo aver contribuito a un'empasse politico-amministrativa con dichiarazioni pubbliche e assenze annunciate, si è comportato come se l'avesse subita».
«Quel che è certo - ha concluso Ornella De Zordo - è che non ha esercitato il ruolo che gli è proprio di punto di riferimento per gli interessi della collettività e di Firenze di cui è primo cittadino». (fn)
«Privilegiare lotte interne di partito al buon governo della città - secondo l'esponente dell'opposizione - ha di fatto tenuto in "ostaggio" questo consiglio, tanto che siamo arrivati a una richiesta di sue dimissioni condivisa dalle due opposizioni. Il che segna l'eccezionalità della situazione. L'anomalia sta anche nel fatto che il sindaco, anziché farsi carico di sciogliere questo nodo, lo ha stretto ancora di più rifiutandosi di partecipare alle sedute consiliari e indicandone il motivo nel fatto che "il dibattito politico cittadino in vista delle prossime elezioni amministrative condizioni totalmente il confronto e l'attività del consiglio comunale". Insomma, dopo aver contribuito a un'empasse politico-amministrativa con dichiarazioni pubbliche e assenze annunciate, si è comportato come se l'avesse subita».
«Quel che è certo - ha concluso Ornella De Zordo - è che non ha esercitato il ruolo che gli è proprio di punto di riferimento per gli interessi della collettività e di Firenze di cui è primo cittadino». (fn)