Giorno della Memoria, minacce fasciste dopo la video-inchiesta sull'estrema destra toscana. De Zordo (Unaltracittà) presenta denuncia contro ignoti
Minacce su Youtube e l'ingresso della Cabina Teatrale di Saverio Tommasi sigillato durante la notte con il silicone. Queste le reazioni dopo un video-inchiesta sul razzismo realizzato e diffuso su internet da Firenze. E' quanto denunciano Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà-Unaltromondo, e il regista Saverio Tommasi, autori della video-inchiesta, visibile all'indirizzo web http://it.youtube.com/watch?v=NNLkCPvoRn8.
«Su YouTube - hanno spiegato - sono arrivate minacce del tipo "Te lo dò io un bel video, ma sulle funzioni che ha il Cto", ovvero il centro traumatologico ortopedico di Firenze, o "Perchè non vieni con la tua telecamerina di merda da me", frasi oltraggiose e pesanti riferimenti sessuali, difesa della Repubblica Sociale Italiana, Mussolini come unico eroe italiano e apologia del fascismo».
«Il video - ricordano Ornella De Zordo e Saverio Tommasi - è stato girato nelle scorse settimane e mostra una Toscana inedita, con slogan fascisti, libri, svastiche e cimeli, come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista. Un video girato e promosso con l'intento di far conoscere una realtà troppo spesso sottovalutata e tollerata, con un appello alle forze democratiche perché vengano fatte rispettare la Costituzione e le leggi italiane che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, l'apologia del fascismo e le manifestazioni fasciste. Il video è stato pensato dagli autori come un piccolo contributo per il Giorno della Memoria affinché il pensiero di tutti non si rivolga solo a quanto il nazifascismo ha prodotto nei decenni in cui è stato al potere, ma venga tenuta viva la consapevolezza del perdurare di quell'ideologia, soprattutto nelle fasce giovanili, anche in Toscana».
Gli autori dell'inchiesta hanno sporto una denuncia contro ignoti. (fn)
«Su YouTube - hanno spiegato - sono arrivate minacce del tipo "Te lo dò io un bel video, ma sulle funzioni che ha il Cto", ovvero il centro traumatologico ortopedico di Firenze, o "Perchè non vieni con la tua telecamerina di merda da me", frasi oltraggiose e pesanti riferimenti sessuali, difesa della Repubblica Sociale Italiana, Mussolini come unico eroe italiano e apologia del fascismo».
«Il video - ricordano Ornella De Zordo e Saverio Tommasi - è stato girato nelle scorse settimane e mostra una Toscana inedita, con slogan fascisti, libri, svastiche e cimeli, come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista. Un video girato e promosso con l'intento di far conoscere una realtà troppo spesso sottovalutata e tollerata, con un appello alle forze democratiche perché vengano fatte rispettare la Costituzione e le leggi italiane che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, l'apologia del fascismo e le manifestazioni fasciste. Il video è stato pensato dagli autori come un piccolo contributo per il Giorno della Memoria affinché il pensiero di tutti non si rivolga solo a quanto il nazifascismo ha prodotto nei decenni in cui è stato al potere, ma venga tenuta viva la consapevolezza del perdurare di quell'ideologia, soprattutto nelle fasce giovanili, anche in Toscana».
Gli autori dell'inchiesta hanno sporto una denuncia contro ignoti. (fn)