Piano strutturale, De Zordo (Unaltracittà): «Cosa è cambiato da quando abbiamo votato lo stop?»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:
«Uno dei punti centrali della recente disputa tutta interna alla coalizione di maggioranza è il Piano strutturale. Il cui iter è stato bloccato da un odg presentato il 1 dicembre da Verdi, Sinistra e Socialisti (e da noi votato) perché "erano venute meno le condizioni per procedere alla discussione in merito all'approvazione dl Piano Strutturale". Il 23 gennaio invece leggiamo di un'intesa "che ha rinsaldato la maggioranza" e che riparte l'iter per l'approvazione del piano strutturale. Cosa è cambiato? E qui mi rivolgo agli alleati del PD. Forse aver rinviato il dimensionamento dei mq edificabili nelle aree di ferrovie sarebbe una garanzia? Ma è il contrario! E anche il generico accenno allo Stadio, in una forma che non avrebbe alcun effetto, e nella sostanza senza un serio confronto sulle possibili localizzazioni e sul riutilizzo dell'impianto di Campo di Marte.
Queste trovate estemporanee confermano quello che diciamo da tempo: questo Piano strutturale è una scatola vuota, in cui si vorrebbe all'occorrenza infilare ora questo ora quello. Come se localizzare un impianto come lo stadio, o una pesante cementificazione di aree ferroviarie in zona centrale (sottraendole al possibile utilizzo per il trasporto urbano e metropolitano) fossero questioni da "risolvere" senza una valutazione complessiva sugli equilibri urbani. da qui l'odg presentato dall'opposizione di sinistra, ma bocciato anche coi voti contrari della sinistra di governo, che impegnava a riadottare un Piano strutturale così modificatoo da emendamenti di Giunta.
E' del tutto evidente che l'intesa trovata non riguarda il merito del Piano, ma gli equilibri(smi) di una maggioranza che deve essere tenuta insieme a ogni costo, e che questo Piano, prodotto della concezione dell'urbanistica che abbiamo letto sui giornali, con espedienti elettoralistici (come il famoso emendamento di agosto) non può e non deve essere approvato. Ne va del futuro patrimonio urbano e ambientale di questa città. Non ipotechiamolo».
(fn)
«Uno dei punti centrali della recente disputa tutta interna alla coalizione di maggioranza è il Piano strutturale. Il cui iter è stato bloccato da un odg presentato il 1 dicembre da Verdi, Sinistra e Socialisti (e da noi votato) perché "erano venute meno le condizioni per procedere alla discussione in merito all'approvazione dl Piano Strutturale". Il 23 gennaio invece leggiamo di un'intesa "che ha rinsaldato la maggioranza" e che riparte l'iter per l'approvazione del piano strutturale. Cosa è cambiato? E qui mi rivolgo agli alleati del PD. Forse aver rinviato il dimensionamento dei mq edificabili nelle aree di ferrovie sarebbe una garanzia? Ma è il contrario! E anche il generico accenno allo Stadio, in una forma che non avrebbe alcun effetto, e nella sostanza senza un serio confronto sulle possibili localizzazioni e sul riutilizzo dell'impianto di Campo di Marte.
Queste trovate estemporanee confermano quello che diciamo da tempo: questo Piano strutturale è una scatola vuota, in cui si vorrebbe all'occorrenza infilare ora questo ora quello. Come se localizzare un impianto come lo stadio, o una pesante cementificazione di aree ferroviarie in zona centrale (sottraendole al possibile utilizzo per il trasporto urbano e metropolitano) fossero questioni da "risolvere" senza una valutazione complessiva sugli equilibri urbani. da qui l'odg presentato dall'opposizione di sinistra, ma bocciato anche coi voti contrari della sinistra di governo, che impegnava a riadottare un Piano strutturale così modificatoo da emendamenti di Giunta.
E' del tutto evidente che l'intesa trovata non riguarda il merito del Piano, ma gli equilibri(smi) di una maggioranza che deve essere tenuta insieme a ogni costo, e che questo Piano, prodotto della concezione dell'urbanistica che abbiamo letto sui giornali, con espedienti elettoralistici (come il famoso emendamento di agosto) non può e non deve essere approvato. Ne va del futuro patrimonio urbano e ambientale di questa città. Non ipotechiamolo».
(fn)