Bilanci società partecipate. Alessandri (AN-PdL) e Stella (FI-PdL): "Una pessima gestione che pesa nelle tasche dei cittadini"
"Quindici euro a testa è la tassa che ogni fiorentino, neonati compresi, deve pagare per la cattiva gestione di sei società partecipate, delle diciannove nelle quali il Comune ha quote di partecipazione. Tutto questo è il frutto della cattiva gestione da parte degli amministratori fiorentini, che si ripercuote sulla crisi dell'Amministrazione Comunale che non è in grado di governare".
È quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito della Libertà, Stefano Alessandri (AN-PdL) e Marco Stella (FI-PdL) illustrando i dati dei bilanci 2007 delle società partecipate.
Complessivamente sono diciannove; in dodici di queste, il Comune di Firenze ha quote di partecipazione significative. Hanno un fatturato complessivo di 705.858.382 euro con un utile di 18.540.713. Le perdite che si riflettono nel bilancio del Comune, nel 2007, sono state di 3.246.168 euro. Sempre analizzando le dodici società partecipate (ATAF, Casa S.p.A., Centrale del latte, Farmacie fiorentine, Firenze parcheggi, Linea Comune, Mercafir, Publiacqua, Quadrifoglio, S.A.S., Silfi, Toscana Energia) i consiglieri Stella ed Alessandri hanno anche evidenziato che il loro patrimonio netto nel 2007 ammontava a 638.830.042 con un indebitamento di 579.930.597. I dipendenti sono 4.131.
"Andando ancora più nello specifico e prendendo in esame le sei società nelle quali il Comune di Firenze ha le quote di maggioranza (cioè, oltre il 50%) notiamo che qui la quota di perdite che finisce nel bilancio di Palazzo Vecchio è di 5.166.687 euro - proseguono i consiglieri comunali dell'opposizione -. È una cifra che, alla fine, finisce nei bilanci dei fiorentini e si traduce nella «tassa della cattiva gestione» pari a circa quindici euro a testa. Ci sono indebitamenti, soprattutto in queste società partecipate, per i quali, una normale S.r.l., avrebbe già dovuto portare i libri contabili in tribunale per il fallimento".
Le sei società partecipate dove il Comune di Firenze è titolare di oltre il 50% delle quote sono: ATAF (84%), Casa S.p.A. (59%), Centrale del latte (62,99%), Mercafir (59,59%), Quadrifoglio (93,15%), S.A.S. (100%).
"Se poi leggiamo i bilanci di alcune di queste società - spiegano Alessandri e Stella - notiamo che ATAF ha un indebitamento tre volte superiore al patrimonio netto, CASA S.p.A ha un indebitamento che è il doppio del patrimonio, l'indebitamento della Centrale del Latte è otto volte superiore al patrimonio, il patrimonio della SAS è un decimo rispetto all'indebitamento e quello della Mercafir è più del doppio. Soltanto il Quadrifoglio ha una differenza tra patrimonio e indebitamento di quasi quattro milioni di euro ma possedendo il patrimonio più alto, di oltre 53 milioni di euro".
I due consiglieri domandano all'Amministrazione Comunale da che cosa è determinato l'alto indebitamento della SAS che è l'unica società controllata interamente dal Comune di Firenze e che, ad esempio a differenza della Centrale del latte, non ha investimenti immobiliari di grande entità da sopportare.
"Le società partecipate - concludono Stella ed Alessandri - non possono essere il rifugium peccatorum di politici, amministratori e sindacalisti non più operativi, come successo recentemente all'ATAF, e come succede nelle sei società dove il Comune ha la maggior parte delle quote dove ci sono i cinque direttori generali presenti tra tutte e dodici le partecipate più importanti. Non sanno lavorare, altrimenti non si spiegherebbero le enormi perdite, non giustificabili. Ci sono società come ATAF, Quadrifoglio e Centrale del latte che operano quasi in monopolio eppure i bilanci sono costantemente in rosso. È vero che in tutta Italia i bilanci delle società partecipate sono in perdita ma non è possibile che a Firenze si superano tutte le medie nazionali". (uc)
È quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito della Libertà, Stefano Alessandri (AN-PdL) e Marco Stella (FI-PdL) illustrando i dati dei bilanci 2007 delle società partecipate.
Complessivamente sono diciannove; in dodici di queste, il Comune di Firenze ha quote di partecipazione significative. Hanno un fatturato complessivo di 705.858.382 euro con un utile di 18.540.713. Le perdite che si riflettono nel bilancio del Comune, nel 2007, sono state di 3.246.168 euro. Sempre analizzando le dodici società partecipate (ATAF, Casa S.p.A., Centrale del latte, Farmacie fiorentine, Firenze parcheggi, Linea Comune, Mercafir, Publiacqua, Quadrifoglio, S.A.S., Silfi, Toscana Energia) i consiglieri Stella ed Alessandri hanno anche evidenziato che il loro patrimonio netto nel 2007 ammontava a 638.830.042 con un indebitamento di 579.930.597. I dipendenti sono 4.131.
"Andando ancora più nello specifico e prendendo in esame le sei società nelle quali il Comune di Firenze ha le quote di maggioranza (cioè, oltre il 50%) notiamo che qui la quota di perdite che finisce nel bilancio di Palazzo Vecchio è di 5.166.687 euro - proseguono i consiglieri comunali dell'opposizione -. È una cifra che, alla fine, finisce nei bilanci dei fiorentini e si traduce nella «tassa della cattiva gestione» pari a circa quindici euro a testa. Ci sono indebitamenti, soprattutto in queste società partecipate, per i quali, una normale S.r.l., avrebbe già dovuto portare i libri contabili in tribunale per il fallimento".
Le sei società partecipate dove il Comune di Firenze è titolare di oltre il 50% delle quote sono: ATAF (84%), Casa S.p.A. (59%), Centrale del latte (62,99%), Mercafir (59,59%), Quadrifoglio (93,15%), S.A.S. (100%).
"Se poi leggiamo i bilanci di alcune di queste società - spiegano Alessandri e Stella - notiamo che ATAF ha un indebitamento tre volte superiore al patrimonio netto, CASA S.p.A ha un indebitamento che è il doppio del patrimonio, l'indebitamento della Centrale del Latte è otto volte superiore al patrimonio, il patrimonio della SAS è un decimo rispetto all'indebitamento e quello della Mercafir è più del doppio. Soltanto il Quadrifoglio ha una differenza tra patrimonio e indebitamento di quasi quattro milioni di euro ma possedendo il patrimonio più alto, di oltre 53 milioni di euro".
I due consiglieri domandano all'Amministrazione Comunale da che cosa è determinato l'alto indebitamento della SAS che è l'unica società controllata interamente dal Comune di Firenze e che, ad esempio a differenza della Centrale del latte, non ha investimenti immobiliari di grande entità da sopportare.
"Le società partecipate - concludono Stella ed Alessandri - non possono essere il rifugium peccatorum di politici, amministratori e sindacalisti non più operativi, come successo recentemente all'ATAF, e come succede nelle sei società dove il Comune ha la maggior parte delle quote dove ci sono i cinque direttori generali presenti tra tutte e dodici le partecipate più importanti. Non sanno lavorare, altrimenti non si spiegherebbero le enormi perdite, non giustificabili. Ci sono società come ATAF, Quadrifoglio e Centrale del latte che operano quasi in monopolio eppure i bilanci sono costantemente in rosso. È vero che in tutta Italia i bilanci delle società partecipate sono in perdita ma non è possibile che a Firenze si superano tutte le medie nazionali". (uc)