Giocoli (FI-PdL): «Lunedì il sindaco torna in consiglio. Ma nessuna certezza su atti importanti per la città»
Questo il testo dell'intervento di Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL:
«Lunedì ci sarà finalmente la grande rentrée in consiglio comunale del sindaco Domenici e il menu del giorno prevede una sua comunicazione, dal titolo "prospettive per la conclusione del mandato amministrativo".
Prendiamo atto che è finalmente finito il periodo di auto-esilio dagli obblighi istituzionali e prendiamo anche atto che non vi sarà la comunicazione sulle dimissioni di parte della giunta e sulla crisi di maggioranza. Problemi, a quanto pare, secondo Domenici ormai sorpassati e abbondantemente (per lui) archiviati.
Da lunedì, dunque, Domenici vuole affrontare il futuro.
Ma il titolo dato alla sua comunicazione non depone verso una soluzione ottimisticamente concreta di questi due mesi, o poco più, di amministrazione della città.
Anzi potrebbe essere il titolo di una comunicazione di inizio più che di fine mandato.
Cosa vuole dire prospettiva? A parte la famosa prospettiva Nevskij di San Pietroburgo che ha ispirato anche il famoso pezzo di Battiato, il vocabolario assegna a 'prospettiva' il significato di previsione, possibilità per il futuro.
E' questo il programma di governo, ovvero solo previsioni ? Si esclude quindi la possibilità di concretizzare qualcosa? Siamo curiosi di apprendere, lunedì pomeriggio, quali saranno le prospettive e le previsioni ma francamente ci saremmo aspettati qualcosa di più, magari qualche certezza, se non tutte.
Per esempio certezze sul bilancio da lasciare in eredità a chi viene dopo,certezze sul piano strutturale, certezze sull'area di Castello e sullo stadio.
O questi problemi verranno accantonati, come è stato fatto per la delibera sul servizio idrico, proprio per mancanza proprio di certezze sul voto in aula?
Invece dopo lo sproloquio di oggi davanti al cardinale arcivescovo Betori del presidente del consiglio comunale, nonché candidato sindaco Eros Cruccolini, una certezza noi si che l'abbiamo.
Che non solo la sinistra (sindaco compreso ) continua nella confusione e commistione dei ruoli partitici con quelli istituzionali, ma conferma che Cruccolini è ora più che mai inadeguato a svolgere quel ruolo istituzionale che ricopre e che in questo momento sta furbescamente sfruttando per la sua campagna elettorale.
Ovvero 'Cicero pro domo sua'».
(fn)
«Lunedì ci sarà finalmente la grande rentrée in consiglio comunale del sindaco Domenici e il menu del giorno prevede una sua comunicazione, dal titolo "prospettive per la conclusione del mandato amministrativo".
Prendiamo atto che è finalmente finito il periodo di auto-esilio dagli obblighi istituzionali e prendiamo anche atto che non vi sarà la comunicazione sulle dimissioni di parte della giunta e sulla crisi di maggioranza. Problemi, a quanto pare, secondo Domenici ormai sorpassati e abbondantemente (per lui) archiviati.
Da lunedì, dunque, Domenici vuole affrontare il futuro.
Ma il titolo dato alla sua comunicazione non depone verso una soluzione ottimisticamente concreta di questi due mesi, o poco più, di amministrazione della città.
Anzi potrebbe essere il titolo di una comunicazione di inizio più che di fine mandato.
Cosa vuole dire prospettiva? A parte la famosa prospettiva Nevskij di San Pietroburgo che ha ispirato anche il famoso pezzo di Battiato, il vocabolario assegna a 'prospettiva' il significato di previsione, possibilità per il futuro.
E' questo il programma di governo, ovvero solo previsioni ? Si esclude quindi la possibilità di concretizzare qualcosa? Siamo curiosi di apprendere, lunedì pomeriggio, quali saranno le prospettive e le previsioni ma francamente ci saremmo aspettati qualcosa di più, magari qualche certezza, se non tutte.
Per esempio certezze sul bilancio da lasciare in eredità a chi viene dopo,certezze sul piano strutturale, certezze sull'area di Castello e sullo stadio.
O questi problemi verranno accantonati, come è stato fatto per la delibera sul servizio idrico, proprio per mancanza proprio di certezze sul voto in aula?
Invece dopo lo sproloquio di oggi davanti al cardinale arcivescovo Betori del presidente del consiglio comunale, nonché candidato sindaco Eros Cruccolini, una certezza noi si che l'abbiamo.
Che non solo la sinistra (sindaco compreso ) continua nella confusione e commistione dei ruoli partitici con quelli istituzionali, ma conferma che Cruccolini è ora più che mai inadeguato a svolgere quel ruolo istituzionale che ricopre e che in questo momento sta furbescamente sfruttando per la sua campagna elettorale.
Ovvero 'Cicero pro domo sua'».
(fn)