Ordigno vicino sinagoga, Di Giorgi (PD): «Simbolo di una situazione di crisi da cui nessuno può sentirsi escluso»

Queste il testo dell'intervento di Rosa Maria Di Giorgi, vicecapogruppo del Partito Democratico:

«L'ordigno rinvenuto nella sinagoga di Firenze è il simbolo di una tensione e di una situazione di crisi da cui nessuno può sentirsi escluso. Questo atto di inaudita gravità rivolto alla comunità ebraica di Firenze non è tollerabile, ancora di più proprio perchè si è compiuto a Firenze, la città dove le ragioni della convivenza pacifica tra religioni e tra sensibilità diverse sono state e sono al centro del dibattito politico e della discussione all'interno della società civile e delle istituzioni. Il popolo di Firenze è educato alla pace e alla tolleranza e non può che esprimere il proprio sdegno per atti che non devono trovare cittadinanza nella nostra città. La violenza chiama violenza e e il rischio determinato da atti di questa natura è altissimo. Siamo vicini alla comunità ebraica ed esprimiamo tutto il nostro orrore per atti e segnali che certo non possono condurre che a un'esasperazione della situazione già di altissima tensione. Il cessate il fuoco immediato e la tregua nei territori martoriati di Israele e di Gaza è la sola risposta possibile. Il rispetto dei diritti umani e la protezione della popolazione civile deve essere immediatamente garantita e la manifestazione odierna di Assisi si muove nell'unica direzione che riteniamo condivisibile, senza alcuna concessione ai movimenti terroristici e a quanti cercano di innescare pericolose situazioni di tensione e di violenza».





(fn)