Giocoli (Fi-Pdl): 'La telenovela che ha per protagonista Leonardo Domenici continua'
"La telenovela che ha per protagonista il sindaco Leonardo Domenici continua". Lo afferma la capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli.
"Nella puntata del 12 gennaio - spiega la capogruppo - era previsto il suo ingresso in scena e invece gli spettatori sono rimasti delusi: ancora niente. Si dovrà pazientare fino al 26 gennaio.
Quel giorno al suono delle chiarine farà il suo ingresso in aula e fuori in piazza della Signoria fuochi di artificio si leveranno nel cielo mentre la banda suonerà in modo che tutta la città saprà della lieta novella".
"C'è comunque poco da scherzare - rileva Giocoli -. Il sindaco non ha ancora capito e ci meravigliamo dopo decenni di carriera politica e dopo che ricopre il ruolo di presidente dei sindaci italiani che una cosa è il ruolo istituzionale e un'altra il ruolo partitico /politico. Mescolare le due anime non fa che confondere le idee agli amministratori e alla città. Gli uni pensano che Palazzo Vecchio sia 'cosa loro' e quindi i ritmi istituzionali e in primo luogo il consiglio comunale soffrono delle crisi di maggioranza ,e persino di semplici riunioni di partito. La città è cosi incredibilmente paralizzata in tutti i suoi progetti dalla vicenda delle primarie.
"Domenici - conclude Giocoli - antepone gli interessi del suo partito a Firenze dimenticandosi di essere il sindaco della città e non il sindaco del PD. La sua assenza era ed è ampiamente ingiustificata e ha messo sotto scacco la legittimazione istituzionale del consiglio comunale nella sua interezza. Nessun altro sindaco di Firenze ha mai tenuto un comportamento cosi offensivo nei confronti dell'organo elettivo e quindi nella sostanza dell'intera città. E' sicuramente l'unica cosa per cui sarà ricordato".(fd)
"Nella puntata del 12 gennaio - spiega la capogruppo - era previsto il suo ingresso in scena e invece gli spettatori sono rimasti delusi: ancora niente. Si dovrà pazientare fino al 26 gennaio.
Quel giorno al suono delle chiarine farà il suo ingresso in aula e fuori in piazza della Signoria fuochi di artificio si leveranno nel cielo mentre la banda suonerà in modo che tutta la città saprà della lieta novella".
"C'è comunque poco da scherzare - rileva Giocoli -. Il sindaco non ha ancora capito e ci meravigliamo dopo decenni di carriera politica e dopo che ricopre il ruolo di presidente dei sindaci italiani che una cosa è il ruolo istituzionale e un'altra il ruolo partitico /politico. Mescolare le due anime non fa che confondere le idee agli amministratori e alla città. Gli uni pensano che Palazzo Vecchio sia 'cosa loro' e quindi i ritmi istituzionali e in primo luogo il consiglio comunale soffrono delle crisi di maggioranza ,e persino di semplici riunioni di partito. La città è cosi incredibilmente paralizzata in tutti i suoi progetti dalla vicenda delle primarie.
"Domenici - conclude Giocoli - antepone gli interessi del suo partito a Firenze dimenticandosi di essere il sindaco della città e non il sindaco del PD. La sua assenza era ed è ampiamente ingiustificata e ha messo sotto scacco la legittimazione istituzionale del consiglio comunale nella sua interezza. Nessun altro sindaco di Firenze ha mai tenuto un comportamento cosi offensivo nei confronti dell'organo elettivo e quindi nella sostanza dell'intera città. E' sicuramente l'unica cosa per cui sarà ricordato".(fd)