La provincia di Trento ha adottato il sistema banche dati creato dal Comune di Firenze
Dal 2004 nel Comune di Firenze è in funzione un'attività di razionalizzazione e di bonifica degli archivi comunali digitalizzati, dalle quali è stata creata una Base Dati del Patrimonio Informativo dell'Ente, che ad oggi raccoglie fra le 50 Basi Dati più significative del Comune. Il sistema BDPI (base dati del patrimonio informativo) è stato strutturato in modo da poter essere riutilizzato anche da altri enti, che con uno sviluppo minimo può essere utilizzato da altri enti. Sulla base di questo è stato firmato un accordo con la Provincia di Trento, che nei mesi scorsi ha manifestato l'esigenza di razionalizzare le proprie banche dati, attraverso cui utilizzerà in forma sperimentale per 6 mesi il sistema creato dai sistemi informativi del Comune di Firenze. "Sono molto soddisfatta di questo accordo. Il fatto che la Provincia di Trento, un territorio molto attento all'innovazione e punta di eccellenza della Pubblica Amministrazione, decida di adottare uno strumento creato dal Comune di Firenze è un riconoscimento molto importante del nostro lavoro" - è quanto ha dichiarato l'assessore all'informatica Lucia De Siervo "come pure è centrale che i soggetti della pubblica amministrazione adottino come metodo la collaborazione per sviluppare i servizi informatici". Dall'accordo con la Provincia di Trento il Comune riceverà 10 mila euro come corrispettivo per la sperimentazione.