Il presidente Cruccolini interviene a Lamezia Terme in occasione delle celebrazioni per il 40° anniversario della città calabra
Questo l'intervento del presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini a Lamezia Terme in occasione del 40° anniversario della città calabra, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
"Ringraziamo il sindaco di Lamezia Terme che ci ha invitati qui oggi ad intervenire alla presenza del presidente della Repubblica per sottolineare anche la stretta collaborazione fra le due amministrazioni.Firenze, città di La Pira e città operatrice di pace non poteva non rispondere al grido dei giovani calabresi all'indomani dell'omicidio del vicepresidente Fortugno.
A partire da qui abbiamo iniziato a costruire un ponte con Lamezia Terme cominciando dalle molte cose che il nostro comune ha fatto del nome di una nuova sensibilità verso la legalità, invitando gli artigiani e gli operatori calabri alla mostra internazionale dell'Artigianato, organizzando la settimana calabra e dando spazio ai giovani che sono venuti a Firenze in occasione della mostra 'I colori puliti del sud'. La Calabria ha un patrimonio naturale di grosso rilievo che noi vogliamo contribuire a valorizzare sostenendo l'economia locale e favorendo il turismo e le relazioni fra i giovani. La nostra azione non si limita a questo: i legami che abbiamo intrecciato con alcune realtà della regione, come ci insegna Don Ciotti, servono anche a noi per una diversa e maggiore attenzione ai temi della criminalità organizzata e dell'infiltrazione mafiosa. Questi rapporti sono quindi uno scambio e un arricchimento reciproco e in questo senso vogliamo mandare un messaggio al presidente Napolitano affinchè inviti gli amministratori di altre città italiane a stipulare legami simili e affinchè l'azione a favore della legalità sia omogenea in tutto il territorio nazionale. La mostra allestita in Palazzo Vecchio "I colori puliti del sud" ha offerto uno spaccato, attraverso fotografie di Aldo Canino e dipinti di Giuseppe Lauria, della bellezza di questa terra dove i giovani hanno alzato la testa e hanno detto basta. Insieme alla mostra abbiamo potuto assistere allo spettacolo del laboratorio teatrale di Lamezia Terme con i giovani protagonisti che hanno dato voce a loro stessi, dalle piazze e dalle assemblee direttamente sul palcoscenico a gridare la loro rabbia per una dimensione che non lascia spazio al vivere civile. Lo spettacolo diventa anche un momento per chiedere ai governanti di cambiare rotta, di dare segnali nuovi verso un cambiamento che ancora non si percepisce. A fine dello spettacolo emblematico il braccio con il dito alzato per dire "noi ci siamo, ora ascoltateci, siamo le generazioni del futuro ma è il presente che vogliamo riprenderci e su cui vi chiediamo un impegno affinché nelle nostre terre si creino le condizioni per poter restare. "I colori puliti del sud" sono le migliaia di ragazzi calabresi che all'unisono con il loro grido ricordano lo scritto di Paolo Borsellino: "se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo". Oggi qui a Lamezia è importante ribadire l'impegno di tutti, nella lotta contro l'illegalità, amministratori e società civile, in modo che si senta forte e senza indugi il grido della parte buona dell'Italia che poi è anche quello di buona parte dell'Italia; un grido che arrivi forte ai sindaci come Gianni Speranza che quotidianamente sono in prima linea in questa battaglia senza frontiere alla mafia, all'illegalità, al mal costume dilagante e che faccia riflettere anche noi amministratori tutti perche nessuna città si senta esclusa dalle infiltrazioni mafiose, dal pericolo dei falsi appalti, dalla politica intrisa di connivenze. Il cosmopolita scrittore Tiziano Terzani, fiorentino di nascita, ci ha lasciato in eredità una affermazione importante che vorrei riportare alla fine di questo intervento per ribadire quanto le nuove generazioni la scuola le famiglie e la società tutta possano fare per cominciare a cambiare situazioni che sembrano di fatto incancrenite: "I genitori dovrebbero educare i propri figli ad essere onesti e non furbi". (lb)
"Ringraziamo il sindaco di Lamezia Terme che ci ha invitati qui oggi ad intervenire alla presenza del presidente della Repubblica per sottolineare anche la stretta collaborazione fra le due amministrazioni.Firenze, città di La Pira e città operatrice di pace non poteva non rispondere al grido dei giovani calabresi all'indomani dell'omicidio del vicepresidente Fortugno.
A partire da qui abbiamo iniziato a costruire un ponte con Lamezia Terme cominciando dalle molte cose che il nostro comune ha fatto del nome di una nuova sensibilità verso la legalità, invitando gli artigiani e gli operatori calabri alla mostra internazionale dell'Artigianato, organizzando la settimana calabra e dando spazio ai giovani che sono venuti a Firenze in occasione della mostra 'I colori puliti del sud'. La Calabria ha un patrimonio naturale di grosso rilievo che noi vogliamo contribuire a valorizzare sostenendo l'economia locale e favorendo il turismo e le relazioni fra i giovani. La nostra azione non si limita a questo: i legami che abbiamo intrecciato con alcune realtà della regione, come ci insegna Don Ciotti, servono anche a noi per una diversa e maggiore attenzione ai temi della criminalità organizzata e dell'infiltrazione mafiosa. Questi rapporti sono quindi uno scambio e un arricchimento reciproco e in questo senso vogliamo mandare un messaggio al presidente Napolitano affinchè inviti gli amministratori di altre città italiane a stipulare legami simili e affinchè l'azione a favore della legalità sia omogenea in tutto il territorio nazionale. La mostra allestita in Palazzo Vecchio "I colori puliti del sud" ha offerto uno spaccato, attraverso fotografie di Aldo Canino e dipinti di Giuseppe Lauria, della bellezza di questa terra dove i giovani hanno alzato la testa e hanno detto basta. Insieme alla mostra abbiamo potuto assistere allo spettacolo del laboratorio teatrale di Lamezia Terme con i giovani protagonisti che hanno dato voce a loro stessi, dalle piazze e dalle assemblee direttamente sul palcoscenico a gridare la loro rabbia per una dimensione che non lascia spazio al vivere civile. Lo spettacolo diventa anche un momento per chiedere ai governanti di cambiare rotta, di dare segnali nuovi verso un cambiamento che ancora non si percepisce. A fine dello spettacolo emblematico il braccio con il dito alzato per dire "noi ci siamo, ora ascoltateci, siamo le generazioni del futuro ma è il presente che vogliamo riprenderci e su cui vi chiediamo un impegno affinché nelle nostre terre si creino le condizioni per poter restare. "I colori puliti del sud" sono le migliaia di ragazzi calabresi che all'unisono con il loro grido ricordano lo scritto di Paolo Borsellino: "se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo". Oggi qui a Lamezia è importante ribadire l'impegno di tutti, nella lotta contro l'illegalità, amministratori e società civile, in modo che si senta forte e senza indugi il grido della parte buona dell'Italia che poi è anche quello di buona parte dell'Italia; un grido che arrivi forte ai sindaci come Gianni Speranza che quotidianamente sono in prima linea in questa battaglia senza frontiere alla mafia, all'illegalità, al mal costume dilagante e che faccia riflettere anche noi amministratori tutti perche nessuna città si senta esclusa dalle infiltrazioni mafiose, dal pericolo dei falsi appalti, dalla politica intrisa di connivenze. Il cosmopolita scrittore Tiziano Terzani, fiorentino di nascita, ci ha lasciato in eredità una affermazione importante che vorrei riportare alla fine di questo intervento per ribadire quanto le nuove generazioni la scuola le famiglie e la società tutta possano fare per cominciare a cambiare situazioni che sembrano di fatto incancrenite: "I genitori dovrebbero educare i propri figli ad essere onesti e non furbi". (lb)