Giocoli (FI-PdL) e Sarra (AN-PdL): «Siamo scandalizzati dalle parole utilizzate dal sindaco. Ha offeso non solo noi ma tutto il consiglio»

«Siamo scandalizzati dalle parole utilizzate e dal metodo offensivo e antidemocratico». Così Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-PdL e Riccardo Sarra, capogruppo di Alleanza Nazionale-PdL, commentano la lettera del sindaco Leonardo Domenici ai capigruppo della maggioranza.«Con queste espressioni – hanno sottolineato – si conferma ciò che diciamo da mesi, ovvero che le primarie del centrosinistra hanno bloccato l'attività istituzionale e, di conseguenza, paralizzato la città. In questa lettera, inoltre, c'è un invito, molto grave, a proseguire nella paralisi del consiglio comunale. Il primo cittadino viene dunque meno ai suoi obblighi ed al giuramento fatto nel momento del'insediamento: si comporta come un podestà annullando la nostra assemblea e concentrando i poteri su di sé e la giunta. Significativo, in questo senso, è il passo della sua lettera nella quale scrive ‘è mia intenzione fare il punto della situazione, sotto il profilo dell'attività amministrativa e della sua organizzazione, nella prossima riunione di giunta, del cui esito provvederò ad informarvi puntualmente'».«Queste considerazioni – secondo Giocoli e Sarra – sviliscono il ruolo degli stessi consiglieri di maggioranza. Ci stupisce poi che la lettera non sia stata inviata anche ai capigruppo di minoranza e al presidente del consiglio visto che si parla espressamente anche della nostra assemblea. Se il sindaco Domenici aveva delle lamentele da fare perché non le ha esternate a tutti?».«Infine – hanno concluso i due esponenti del PdL – rimandiamo al mittente l'accusa secondo la quale le sedute del consiglio ‘sono diventate occasione per iniziative strumentali e propagandistiche promosse, pressoché esclusivamente, da due minoranze assembleari in grado di fare molto rumore ma del tutto incapaci di avanzare, come quasi sempre è accaduto in questi anni, proposte concrete e iniziative costruttive'. Se Domenici fosse stato più presente in aula avrebbe visto il lavoro svolto, dal 2004, dalle minoranze. Un lavoro certificato dai dati presentati anno per anno dalla presidenza del consiglio comunale. Il presidente dell'assemblea, Eros Cruccolini, difenda onore e dignità dell'assemblea. Ci dica invece il sindaco quali sono stati invece i risultati di 10 anni della sua giunta se non la paralisi totale di una città ormai preda del degrado e svilita del ruolo che le compete. Lunedì saremo pronti nuovamente a sottoporre la mozione di sfiducia alla firma dei consiglieri della maggioranza. Questo sindaco, vista la concezione che ha della democrazia rappresentativa, merita solo di essere mandato a casa e in tutta fretta. (fn)