Ex Meccanotessile, Bosi (FI-PdL): «Un fallimento che peserà sui fiorentini del futuro»
«Il fallimento della politica culturale del Comune di Firenze è apparsa oggi in tutta la sua drammaticità durante la visita della quinta commissione alla struttura abbandonata dell'ex Meccanotessile». E' quanto ha dichiarato il consigliere di Fi-Pdl e vicepresidente della commissione cultura Enrico Bosi.«Una vera e propria cattedrale nel deserto - ha proseguito Bosi -che rischia di lasciare un'area di circa 27 mila metri quadrati esposta al degrado e al rischio di occupazioni. Nessun progetto valido è stato presentato fino ad oggi e in attesa della sentenza del Consiglio di Stato ci si "balocca" inutilmente come i bizantini che discutevano del sesso degli angeli mentre i turchi assalivano le difese di Costantinopoli. Trenta milioni di euro: questa è la cifra per consentirne il restauro e l'eventuale recupero, che ovviamente non si troverà mai, anche se la Regione aveva a suo tempo promesso un consistente intervento».«Senza contare i danni materiali che nel corso degli anni Palazzo Vecchio sarà costretto a sanare - ha aggiunto - causati dai ladri con l'asportazione di elementi determinanti per la salvaguardia della struttura e per la sua messa in sicurezza come i parapetti in elementi tubolari da ponteggio, pompe ad immersione, quadri elettrici, converse in rame e pluviali, per bonifica da piante infestanti, protezione dai piccioni ed eliminazione di infiltrazioni. Le spese necessarie al ripristino dei danni dovuti alle sole occupazioni ed introduzione di ignoti ammontano a 446.900 più iva per un totale di 491.590 euro. Un ulteriore falla nel bilancio comunale disastrato che peserà anche sui fiorentini del futuro».«A questo punto cerchiamo di salvare il salvabile - ha concluso Bosi - una volta che le vicende giudiziarie saranno superate e risolte nel rinnovato Meccanotessile potrebbero essere ospitate mostre permanenti con la maggior parte delle opere che adesso giacciono nelle varie depositerie comunali e statali, mentre al Forte di Belvedere potrebbero trovare sede grandi rassegne di arte contemporanea nazionale ed internazionale. Siamo favorevoli anche all'idea di individuare nell'area la possibilità di ospitare l'Istituto Superiore di Industrie Artistiche, l'Accademia di Belle Arti e l'Istituto d'Arte e proponiamo all'amministrazione comunale di inserire in un eventuale piano di recupero anche una zona a verde, venendo così incontro alle legittime esigenze dei cittadini di un quartiere come Rifredi che ne è assolutamente privo. Chiedemmo questa modifica al progetto già il 30 ottobre 2006 e la rinnoviamo». (fn)