Mercoledì iniziano i saldi invernali. L'assessore Gori: "Necessario un incontro immediato per definire regole chiare e adeguate. Non possiamo perdere la partita dei saldi"

Il 7 gennaio anche a Firenze inizieranno i saldi che proseguiranno fino al 7 marzo.Le date, comunicate dall'assessorato alle attività produttive, sono determinate dal regolamento regionale."I saldi sono già iniziati da alcuni giorni in tante altre città italiane ma in Toscana partiranno «ufficialmente» solo dopo l'Epifania – commenta l'assessore Silvano Gori –. «Ufficialmente», perché in realtà, chi non vuole rispettare le regole lo può fare, anticipando sconti e promozioni ma, soprattutto, esistono determinate situazioni dove i prezzi ribassati vengono praticati durante tutto l'anno; mi riferisco agli Outlet ed è una disparità che non ha ragione di esistere. È necessario fare al più presto un incontro con l'assessore regionale e le associazioni di categoria per ridefinire le regole dei saldi, delle vendite promozionali e dei criteri da rispettare. Usciamo dall'ipocrisia dei saldi anticipati sotto mentite spoglie. In questa situazione, chi paga dazio sono i consumatori e gli esercizi commerciali che rispettano le regole e che non possono vendere, a prezzi scontati al di fuori dei due periodi canonici, merci invendute. Bisogna scrivere regole adeguate a questi tempi ed a queste situazioni. E velocemente. Non possiamo perdere la partita dei saldi".Ricordiamo che possono essere messi in vendita solo i prodotti a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo. I commercianti, durante i saldi, possono comunque anche vendere merce a prezzo pieno. Questa differenziazione dev'essere indicata chiaramente e la merce dev'essere collocata separatamente rispetto agli articoli a saldo.Le merci poste in vendita devono avere l'indicazione del prezzo normale, dello sconto espresso in percentuale e del nuovo prezzo scontato.Contravvenendo a queste disposizioni, i commercianti possono incorrere in sanzioni amministrative da 516 a 3.098 euro.Alcune regole da ricordare per gli acquirenti.Alle vendite a saldo si applicano tutte le norme previste per la vendita delle merci a prezzo pieno che prevedono anche l'obbligo della sostituzione di merci difettate, la garanzia. Non sono ammesse diciture come "non si cambia la merce a saldo", "sulle merci a saldo non viene accettata la carta di credito" e simili. È opportuno anche ricordare che non esiste il diritto di recesso per gli acquisti fatti in un esercizio commerciale. Cioè, se la taglia è sbagliata o arrivati a casa il prodotto non ci piace più, è il commerciante, se vuole, a poter risolvere il problema dietro presentazione della merce e dello scontrino fiscale ma non è obbligato a farlo.Per maggiori informazioni: http://www.comune.fi.it/opencms/export/sites/retecivica/materiali/polizia_municipale/corpo_polizia/Saldi.pdf. (uc)