Moschea a Firenze, Ricci (Pd): "Luogo di culto della religione musulmana come opportunità di crescita, di dialogo e non di divisione"

"Prima di procedere a una scelta urbanistica relativa al nuovo luogo di culto, l'Amministrazione comunale di Firenze – città della accoglienza e del dialogo – in collaborazione con i massimi rappresentanti cittadini della religione cristiana, inizi un cammino di dialogo istituzionale e religioso che porti ad individuare una città gemella in terra araba dove stabilire una viva relazione culturale e religiosa che comprenda anche la realizzazione in quel contesto di un luogo di culto e di testimonianza della religione cristiana". Lo afferma il consigliere comunale Francesco Ricci (Pd) in relazione al dibattito che si è aperto sulla stampa locale, in seguito ad alcune considerazioni fatte dall'imam Ezzedine Elzir durante un convegno, sulla necessità di realizzare a Firenze in un prossimo futuro un luogo di preghiera per la religione musulmana. "Un parere favorevole – dice ancora il consigliere Ricci – che però vorrei far precedere da un coraggioso ed innovativo processo di dialogo fra autorità civili e religiose"."Propongo – aggiunge il consigliere Ricci – che l'Amministrazione comunale favorisca, all'interno dei rapporti di un gemellaggio fra città già esistenti (ad esempio gemellaggi: Fes –Marocco; Kuwait city – Kuwait; Esfahan – Iran; patti di amicizia: Istanbul – Turchia; Hebron - Palestina) oppure con un nuovo gemellaggio, la nascita di relazioni anche fra la religione cristiana e quella della città araba gemella. Lo stesso potrebbe accadere anche nelle relazioni con altre importanti religioni come quella buddista, quella scintoista, ecc. La mia proposta non vuole dettare spiacevoli condizioni, ma intende cogliere l'occasione per avviare un reale confronto fra culture e sfruttare l'interesse e la considerazione che Firenze riscuote in tutto il mondo per favorire realmente il dialogo fra i popoli anche attraverso le loro religioni. Mi piace immaginare una Firenze dove alla maestosa cattedrale di Santa Maria del Fiore, alla splendida Sinagoga, alla preziosa chiesa russo-ortodossa possano affiancarsi altri e diversi luoghi di culto aperti a tutti i fiorentini, luoghi di testimonianza e di dialogo religioso e culturale e destinati principalmente alla soddisfazione dell'esigenza interiore di ogni uomo di relazionarsi, anche in comunità, con il proprio Dio"."Credo – conclude il consigliere Ricci – che le istituzioni civili e religiose di Firenze unitamente ai fiorentini, debbano far sì che questa esigenza vera dei tanti immigrati di fede musulmana diventi una occasione reale di dialogo e di costruzione di un mondo migliore e non una semplice concessione di un area dove costruire un luogo di culto magari isolato se non addirittura osteggiato dal contesto sociale. Vorrei tanto che Firenze ed i fiorentini riuscissero a vivere questa come una opportunità di crescita della città e di dialogo con il mondo e non come un motivo per dividersi semplicemente fra favorevoli e contrari come i Guelfi e i Ghibellini di un tempo".(fd)