Albergo Popolare, monsignor Betori ha visitato la struttura accompagnato dall'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo

Una gradita visita, stamani, all'albergo popolare "Fioretta Mazzei" di via della Chiesa. In occasione delle feste natalizie monsignor Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, accompagnato dall'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo dal direttore dell'albergo popolare Luca Angelini, dal presidente dell'Asp Fuligno Vittorio Gonnelli e da alcuni volontari delle associazioni Acisjf, Ronda della Carità e Progetto Arcobaleno ha visitato l'albergo Popolare, la storica struttura che da più di 100 anni è adibita all'accoglienza delle persone deboli."La visita di monsignor Betori all'Albergo Popolare nell'occasione del tradizionale scambio di auguri e della Messa di Natale è un grande onore per tutti i soggetti che si occupano di accoglienza a Firenze: per l'Amministrazione Comunale, per l'Azienda dei servizi alla persona Fuligno, ma soprattutto per chi quotidianamente lavora nella struttura e tutte le persone che sono accolte. Infine è un stata un riconoscimento anche per le associazioni di volontariato che svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile nel settore della solidarietà". Così l'assessore Lucia De Siervo ha salutato l'arrivo del Vescovo di Firenze Giuseppe Betori.Monsignor Betori ha rivolto tante domande sulla struttura, chiedendo quali sono i bisognosi che si rivolgono all'albergo popolare e quali sono i servizi offerti, e sottolineando quanto sia importante la "filosofia" che sta dietro questa modalità di accoglienza che, oltre ad offrire un piatto per mangiare e un letto per dormire aiuta i senza fissa dimora a reintrodursi nella società, magari imparando anche un mestiere. "Venendo a Firenze pensavo di dovermi occupare principalmente di cultura, ma una volta arrivato qua, con mio grande piacere ho scoperto di quanto sia evoluta la cultura dell'accoglienza". L'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo ha colto l'occasione per sottolineare che i servizi e le strutture per le persone fragili sono possibili grazie all'impegno e alla collaborazione tra le istituzioni e le associazioni di volontariato che monsignor Betori ha sottolineato come un punto fondamentale, per aiutare in modo costruttivo il prossimo. "Il volontariato è una ricchezza inesauribile di ogni comunità – ha ricordato monsignor Betori - e Firenze è una città che merita a pieno titolo la definizione di città accogliente e solidale verso i bisognosi".(pc)SEGUE FOTO TORRINI