Agostini (presidente commissione servizi sociali e sanità): «Più investimenti per rafforzare il ruolo delle istituzioni nella cura delle malattie mentali»
Questo l'intervento della presidente della commissione servizi sociali e sanità Susanna Agostini«Durante il convegno promosso dalla commissione servizi sociali e sanità e dal Quartiere 2 Memorie e futuro della legge 180' è stato affrontato il ruolo delle istituzioni per la tutela della salute mentale. Una questione che diventa sempre più complessa in questo periodo storico. La responsabilità pubblica che l'amministratore si deve assumere talvolta contrasta con il diritto soggettivo, ancora poco esplorato in termini di ricadute giuridiche e sociali. La persona ha il diritto di trovare risposte certe e rassicuranti, come ha sottolineato anche il professor Arnaldo Ballerini nel suo intervento che può essere letto nelle pagine on line della quarta commissione.Gli ospedali psichiatrici sono stati chiusi e anche il governo attuale dovrà avere ben chiaro dei diritti della persona affetta da malattia mentale e delle famiglie che lo accudiscono. Nonostante il contributo del volontariato, delle associazioni e delle istituzioni, l'impegno deve proseguire con l'obiettivo di andare oltre la cura, con l'inserimento dell'individuo nella vita sociale. Sono sempre più indispensabili una rete di interventi che soddisfino tutti i diritti della persona, compreso la scoperta della propria soggettività. Proseguiremo con la certezza che Firenze e la Toscana, da più di 40 anni, possono contare su lavoro importante che ha garantito passi in avanti, ben ricordati nella relazione introduttiva al convegno. In realtà la completa attuazione della legge 180 non è ancora avvenuta: ciò si evidenzia attraverso l'emergere di nuovi bisogni di salute, che si portano dietro dolori profondi derivanti da terribili realtà personali e di gruppo (disoccupazione, immigrazione, guerre, abbandoni).Alcuni fattori come la giovane età dei soggetti affetti da malattie psichiatriche, l'allungarsi della speranza di vita e le nuove malattie senili che colpiscono il cervello umano ci fanno capire quanto la necessità di investimenti in questo settore sia dal punto di vista sanitario che sociale».(fn)