Rapporti fra il Comune di Firenze e la Romeo Spa, l'assessore Albini: "Appalto chiuso nel 2005 con grande risparmio per l'Amministrazione"
"C'è stata una gara per un appalto, regolare, bandita legittimamente dalla giunta Primicerio, che noi abbiamo ritenuto troppo oneroso; quindi lo abbiamo prima bloccato, poi ricontrattato e dal 2005 abbiamo chiuso ogni rapporto con la società affidataria. Adesso consegneremo a chi ci subentrerà un censimento chiaro del patrimonio immobiliare che abbiamo voluto continuare a gestire in proprio". Lo ha detto l'assessore al patrimonio immobiliare non abitativo Tea Albini a seguito di un'interrogazione di un consigliere comunale e di un articolo apparso oggi su un quotidiano, per far chiarezza nei rapporti fra il Comune di Firenze e la società Romeo Spa, balzata all'attenzione delle cronache per fatti legati ad altre città.Nel dettaglio l'assessore Albini ripercorre le tappe della vicenda.Il 9 giugno 1998 la giunta Primicerio approva la delibera 981 per una gara di appalto per "l'affidamento della ricognizione, censimento e regolarizzazione anche ai fini inventariali del patrimonio del Comune di Firenze". Il 21 maggio 1999 la stessa giunta approva la delibera 856 che aggiudica l'appalto alla ditta E. Erre di Napoli (che il 30 agosto 2000 assumerà la denominazione Romeo Spa), specificando che alla gara hanno partecipato altre 5 ditte: Rti fra Ge.Fi Fiduciaria Romana e Aler Milano; Rti fra Insignia Cagisa, Real Estate e Agied; Rti fra Building Service Management, Edilnord Gestioni e Società per il Risanamento di Napoli; Sovigest; Olivetti Multiservices. Il capitolato di gara prevedeva l'espletamento da parte di E. Erre di 5 servizi: ricognizione e regolarizzazione formale anche a fini inventariali; adeguamento degli immobili alle norme di legge; censimento degli immobili a reddito; recupero morosità pregresse; fornitura del sistema informativo per la gestione del patrimonio immobiliare, per un importo complessivo di 4.449.600.000 (lire) con un ribasso d'asta del 27,70%.Il 30 giugno 1999 il sindaco Leonardo Domenici nomina la nuova giunta, che verso la metà di settembre decide una verifica con un approfondimento sull'appalto in questione e l'assessore Albini blocca l'affidamento perché "così come formulato nel capitolato di gara, il costo per l'Amministrazione sarebbe stato oltre il doppio". A seguito di una lunga ricontrattazione fra l'Amministrazione comunale e la Romeo Spa, il 25 maggio 2001 la giunta decide di affidare alla ditta una sola parte del capitolato di appalto: quella relativa alla "ricognizione e regolarizzazione formale anche a fini inventariali", consegnando inizialmente alla società 399 immobili (che poi alla fine diventeranno circa 800) da censire. Per altri tre punti previsti dal capitolato e per quello relativo alla verifica delle posizioni di morosità, l'Amministrazione comunale ha stanziato euro 9.222,53 euro per 14 progetti tecnici di messa a norma di unità immobiliari, 9.521,70 euro per verifiche di posizioni di morosità e 425.674,08 euro per la fornitura del sistema informativo. Il 15 novembre 2005 l'Amministrazione comunale chiude il rapporto con la Romeo Spa. Complessivamente alla società Romeo Spa è stata liquidata la somma di 1.575.121,63 euro inferiore, rispetto a quella originariamente stanziata, di 722.904,99 euro. Il residuo è stato utilizzato per l'inventariazione dei beni comunali a cura del personale interno, grazie ad un accordo con l'Ordine dei geometri."La Romeo Spa ha concluso l'assessore Albini continua a mantenere nel proprio sito internet la voce relativa alla gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Firenze. Già in passato avevamo diffidato la società a pubblicare questa inesattezza sul sito. Oggi, l'Amministrazione comunale rinnova ufficialmente la diffida".(fd)