Razzanelli (Udc): «Il 'Parco della Musica' e la 'cementificazione' del Campo di Marte»
«E' saltata la posa della prima pietra del Parco della Musica. Una brutta storia che rispecchia il modo pressappochista e di totale disinformazione alla città con cui questa amministrazione ha gestito Firenze negli ultimi dieci anni». E' quanto ha dichiarato Mario razzanelli, capogruppo dell'Udc.«A spiegarci l'accaduto - ha aggiunto l'esponente dell'opposizione - è l' ex assessore Biagi che su Reporter del mese di dicembre afferma: "abbiamo firmato un accordo con le Ferrovie dello stato." "La linea ferroviaria che passa da Campo di Marte è al centro di questa trasformazione"... "Sara liberata un'area di 80000 metri quadri. Una metà sarà ceduta al Comune. L'altra metà rimarrà in mano alle ferrovie dello Stato: ben 45.000 metri quadrati che il piano strutturale ha decretato edificabili"».«Nel contempo - ha proseguito Razzanelli - il Comune si appresta a cambiare la destinazione all'area che occupa attualmente il Teatro Comunale per farla diventare residenziale. Un quadro, che se anche se fosse legittimo su un piano formale non lo è per l'uomo della strada che viene solo adesso ad apprendere che il prezzo del nuovo Parco della Musica è da un lato la certificazione di 45.000 metri quadrati al Campo di Marte nel quartiere 2 e dall'altro la speculazione edilizia che verrà fatta sull'area del Maggio musicale Fiorentino. Come al solito la città viene informata a cose fatte. L'accordo con le Ferrovie avrebbe dovuto essere fatto prima di dare il via all'appalto concorso per la costruzione del nuovo teatro. La domanda alla quale i cittadini aspettano una risposta è semplice: perché anziché cementificare il Campo di Marte, che poteva diventare un bel parco attrezzato a servizio del quartiere 2, non abbiamo ceduto alle ferrovie tutta l'area del teatro comunale? La proposta è semplice». (fn)