Terza edizione del premio letterario intitolato a Tiziano Terzani "Firenze per le culture di pace"
"Vivere senza soldi" della scrittrice tedesca Heidemarie Scwermer è il racconto che ha vinto la terza edizione del premio letterario "Firenze per le culture di pace". L'appuntamento, intitolato alla memoria di Tiziano Terzani, è promosso e organizzato dall'associazione "Un tempio per la pace" con il patrocinio e il contributo del Comune di Firenze, Regione Toscana e Provincia di Firenze.Ogni anno i concorrenti devono presentare un racconto nella sezione editi o inediti che sappia «comunicare, attraverso la scrittura, pensieri e riflessioni sul mondo, sulla convivenza e sul dialogo per estendere una cultura di pace».Quest'anno la cerimonia di consegna dei premi si terrà domenica 14 dicembre a partire dalle 17 nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.«Siamo giunti alla terza edizione di un premio ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini - che ogni anno si arricchisce sempre più raggiungendo una maggior credibilità. Il fatto che sia intitolato a Tiziano Terzani testimonia quanto stiamo lavorando per promuovere il tema della pace e della fratellanza fra i popoli. Lo scrittore fiorentino è uno dei più grandi interpreti della diffusione del messaggio di costruire relazioni e ponti fra le persone».«Ogni racconto ha evidenziato il presidente di Un tempio per la pace Marco Romoli - nasce da un'esperienza personale per comunicare alla città quello che significa la non violenza e la pace. L'idea di questo premio parte da un concetto sul quale l'associazione Un tempio per la pace stà lavorando da anni ovvero diffondere la cultura della pace attraverso le testimonianze delle persone. La premiazione è momento dove ci sarà un contatto non solo con gli autori dei racconti ma anche con tante persone che credono in un mondo diverso. Uno dei nostri obiettivi ha aggiunto Romoli - sarà portare le letture dei testi anche nelle scuole per cerare un contatto anche con gli studenti».«Per Tiziano ha evidenziato Angela Staude Terzani - è sempre stato importante parlare di pace e soprattutto spiegare che la pace è da ricercare innanzitutto dentro noi stessi, riflettendo e dominando le passioni. Il premio si fa interprete proprio di questo messaggio ovvero capire da dove nasce il problema della violenza. Tiziano diceva che ogni casa deve essere sempre pronta per accogliere un ospite, credo che il lavoro che stà dietro questo premio sia preparatorio per l'arrivo di un ospite, qualcuno che potrà cambiare le cose e migliorare il mondo in cui viviamo».Quest'anno i vincitori per la sezione inediti sono Caterina Arletti di Firenze per La guerra è guerra, Marco Baccei di Firenze per Un giorno onesto, Bert D'Arragon di Pistoia per Un filo d'erba sotto la tenda di ieri, Enrico Pili di Cagliari per Assadakah (reportage dal Libano), Iole Pinto di Siena per Ser cha ua (Ti porto sugli occhi); Marco Piras di Meggen (Svizzera) per Quali erano i cattivi?. Il racconto "Vivere senza soldi" ha vinto invece nella sezione editi. Parteciperanno alla cerimonia di domenica: il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, l'assessore alla cultura del Comune di Firenze Eugenio Giani, Matteo Renzi presidente della Provincia di Firenze, e Massimo Toschi, assessore alla pace e alla cooperazione internazionale della Regione Toscana. Durante la premiazione l'attrice Cecilia Gallia leggerà alcuni brani dei testi vincitori. (fn)