Pieri (Fi-Pdl): E' vero che l'azienda Seves ha chiesto un cambio di destinazione d'uso per la sede a Castello?

Un'interrogazione in merito alla "crisi della sede fiorentina di Seves Spa" è stata presentata dal consigliere di Fi-Pdl Massimo Pieri."Dalla stampa – spiega il consigliere di Forza Italia -si apprende che la Seves, leader mondiale negli isolatori in vetro e in composito per il trasporto dell'energia elettrica e nella produzione di mattoni in vetrocemento, avrebbe disposto un piano aziendale che prevede la mobilità per 20 dei 175 dipendenti dello stabilimento fiorentino e la cassa integrazione straordinaria per un anno"."La Seves risulterebbe un'azienda solida - prosegue Pieri nell'interrogazione -che copre circa il 40% del mercato globale nel suo settore e l'assemblea dei lavoratori avrebbe deciso di proclamare lo stato di agitazione per contrastare l'ipotizzata intenzione di dimettere la sede fiorentina con conseguente perdita dei posti di lavoro. L' azienda ha inoltre richiesto un cambio di destinazione d'uso del terreno su cui sorge lo stabilimento, ubicato in via Reginaldo Giuliani n.360, al fine di trasformare l'immobile da produttivo a residenziale".A fronte di queste considerazioni il consigliere di Forza Italia vuole sapere "se effettivamente la Seves ha richiesto al Comune di Firenze il cambio di destinazione d'uso del terreno e in caso affermativo."Pieri chiede inoltre "se l'amministrazione è a conoscenza dei piani aziendali di Seves e se intende valutare la concessione del cambio di destinazione d'uso, eventualmente richiesto, alla luce della salvaguardia dei posti di lavoro che potrebbero venirne compromessi".(pc)Di seguito il testo dell'interrogazioneINTERROGAZIONEOggetto: interroga il Sindaco in merito alla crisi della sede fiorentina di Seves SpaIl sottoscritto Consigliere Comunale,appreso dalla stampa che la Seves Spa, leader mondiale negli isolatori in vetro e in composito per il trasporto dell'energia elettrica e nella produzione di mattoni in vetrocemento, avrebbe disposto un piano aziendale che prevede la mobilità per 20 dei 175 dipendenti dello stabilimento fiorentino e la cassa integrazione straordinaria per un anno;appreso che nell'incontro del 16 luglio u.s. fra il coordinamento nazionale Seves e le organizzazioni sindacali non erano emersi problemi occupazionali tanto che l'azienda avrebbe annunciato l'intenzione di realizzare un nuovo forno nello stabilimento fiorentino;considerato che la Seves risulterebbe un'azienda solida che copre circa il 40% del mercato globale nel settore dei mattoni in vetro per architettura ed arredamento e che l'assemblea dei lavoratori avrebbe deciso di proclamare lo stato di agitazione, attivato a partire dalla data odierna con alcune ore di sciopero, per contrastare l'ipotizzata intenzione di dimettere la sede fiorentina con conseguente perdita dei posti di lavoro;appreso inoltre che l'azienda avrebbe richiesto un cambio di destinazione d'uso del terreno su cui sorge lo stabilimento, ubicato in via Reginaldo Giuliani n.360, al fine di trasformare l'immobile da produttivo a residenzialeINTERROGA IL SINDACO PER SAPERE1) Se la Seves ha richiesto al Comune di Firenze il cambio di destinazione d'uso del terreno su cui sorge lo stabilimento al fine di trasformarlo da produttivo a residenziale;2) in caso affermativo, se l'Amministrazione è a conoscenza dei piani aziendali di Seves e se intende valutare la concessione del cambio di destinazione d'uso, eventualmente richiesto, alla luce della salvaguardia dei posti di lavoro che potrebbero venirne compromessi.Massimo PieriFirenze, 4 dicembre 2008