Alberto Formigli scrive ai consiglieri comunali e all'assemblea cittadina del Partito Democratico
Questo il testo delle due lettere scritte dal capogruppo Alberto Formigli e indirizzate ai consiglieri comunali, al segretario e all'assemblea cittadina del Partito Democratico. (fd)Ai consiglieri del Gruppo Pd__________________________Carissimi colleghi,vi allego la lettera con la quale ho comunicato le dimissioni da capogruppo al segretario cittadino, Giacomo Billi, nella giornata di ieri mercoledì 3 dicembre.Gli eventi che si sono succeduti rispetto all'ultima nostra riunione mi hanno spinto ad assumere questa decisione in tempi che hanno reso impossibile condividerla con voi come avrei voluto fare.Queste mie dimissioni dal ruolo di capogruppo certamente non significano un mio diminuito impegno verso il gruppo, il consiglio comunale e la città.Vi ringrazio sentitamente per il vostro lavoro e per come, insieme a me, avete affrontato questo passaggio politico difficile.Un abbraccio.Alberto FormigliAl Segretario cittadinoAll'Assemblea cittadinaCaro Giacomo,dopo una giornata intensa intendo comunicare a te e all'Assemblea di avere deciso di dimettermi dal ruolo di Capogruppo del gruppo consiliare di Palazzo Vecchio.Ho preso questa decisione non perché sono costretto a difendermi per ciò che non ho fatto e neanche perché cedo a pressioni esterne ma solo perché ritengo che, data la situazione nella quale si trova il nostro partito, sia necessaria una posizione politica più netta e risoluta rispetto alla carenza di una assunzione di responsabilità collettiva.Sono convinto di fare la cosa che ha meno senso rispetto a ciò che servirebbe, soprattutto se ripenso alla discussione affrontata lunedì al gruppo, ma spero che ciò possa, almeno, aprire una fase politica più chiara ed efficace che consenta di salvare il patrimonio di esperienza e di lavoro che abbiamo prodotto in questi anni.Riguardo a me penso che sia stato facile, in questo clima cittadino, individuare nel libero professionista che si espone, forte solo dei valori in cui crede, un bersaglio privilegiato e solitario, quello da buttare giù dalla torre. In fondo la mia fragilità è un paradigma per tutti gli eletti: qualunque cosa tu possa fare per essere coerente con i tuoi principi e valori non è mai abbastanza e comunque non ti può proteggere da chi opera per altri scopi.Chiedere le dimissioni del Capogruppo su di un giornale, infangandone il nome e la reputazione, è puro terrorismo. Ciò non toglie che possa essere efficace. Spiace constatare come, in questo mondo, le pratiche peggiori siano quelle che funzionano meglio.C'è solo la banale e triste constatazione che non ha senso continuare ad essere un capro espiatorio. Non ha senso per voi, non ha senso per me, non ha senso per il successo dell'idea di politica che condividiamo.Un idea che vale più di noi e per la quale non smetterò di lavorare nel Consiglio Comunale, nel Partito e in città.Ritengo però indispensabile confermarvi che il lavoro prodotto dall'Amministrazione Comunale in questi anni è il lavoro di persone oneste che hanno dedicato parte della loro vita a questa città ed a questo partito e gli atti approvati, con il consenso di tutti noi e della maggioranza, stanno lì a dimostrarlo.Mi scuso con Leonardo e con i miei colleghi del gruppo a cui non avuto modo di comunicare per tempo questa mia decisione, spero che capiscano le mie difficoltà e comprendano il valore della scelta. A me resta l'obbligo di spiegarlo ad ognuno di loro.Un abbraccio.Alberto Formigli