Malavolti (La Sinistra): «Il PD si esprima sulle intercettazioni. L'assessore Cioni faccia un passo indietro»

Questo il testo di Gregorio Malavolti, consigliere de La Sinistra:«Abbiamo letto con crescente stupore e disgusto le intercettazioni che sono state pubblicate dalla stampa cittadina. E che, ad ora, hanno portato alle dimissioni dell'Assessore Gianni Biagi e del Direttore della Nazione Francesco Carrassi, del Dirigente Gaetano Di Benedetto.Non sappiamo ancora quanta rilevanza penale abbiano alcuni passaggi che dalla intercettazioni emergono. Crediamo però che l'abbiamo, altrimenti vorrebbe dire che in questo paese le leggi per colpire quello che appare come nepotismo, clientelismo, mescolamento di interessi privati nella sfera pubblica sono insufficienti o che non l'intera comunità non è in grado di farle rispettare.Quello che sappiamo è che emergono episodi gravi, sui quali confidiamo la magistratura farà luce con chiarezza in tempi rapidi. Ed è la magistratura a doverlo fare: è un po' bizzarro pensare che possa farlo una commissione di inchiesta del Comune: ha questa il potere di interrogare imprenditori e giornalisti, assessori dimissionari? Dobbiamo avere il coraggio di essere onesti con i cittadini. Sono compiti questi che spettano alla Magistratura, gli atti amministrativi che il Consiglio ha esaminato sono tutti corretti.Ma quello che spetta a noi è di dire quello che pensiamo su quello che sta emergendo: Sono atti molto gravi, che dovrebbero far riflettere tutti. Ci deve spaventare ancor più chi minimizza, chi non considera queste cose rilevanti, piccole, come a dire che se non c'è stato passaggio di denaro allora tutto è a posto.Si è parlato, speso a sproposito negli ultimi anni, di modernizzazione. E' stata una bandiera, con significati diversi, per entrambi gli schieramenti politici.Modernizzare un paese vuol dire eliminare gli intrecci, garantire vera concorrenza. Certo difficile in Italia, basti vedere cosa avviene oggi a livello nazionale sulla vicenda Sky.Modernizzare vuol dire garantire a tutti eguale trattamento.Modernizzare vuol dire costruire un terreno sociale in cui sia impossibile far sopravvivere quella zona grigia tra la politica e gli interessi economici, tra la stampa e la politica, tra l'imprenditoria e la stampa va eliminata alla radice.Per questo siamo qui a chiedere all'Assessore Cioni un passo indietro. La sua gestione dei rapporti e del potere non ci rappresenta. E' lontana anni luce dalla nostra. E' esattamente quella che combattiamo da sempre.E' andato in crisi un modello di gestione "amicale" del potere. Si tratta ora di capire se cogliamo questa occasione per instaurare metodi e volti nuovi, non solo volti nuovi con i metodi di sempre, per segnare discontinuità, come abbiamo chiesto con forza la settimana scorsa.Il Partito Democratico ha il dovere di dire a tutti noi, alla nostra città, se ritiene accettabile quello che emerge dalle intercettazioni. Se la ritiene una gestione del potere accettabile con qualche scivolone di eleganza o lo ritiene una gestione clientelare, moralmente riprovevole del potere, con un'inaccettabile commistione tra interessi privati, personali e amministrazione dell'interesse pubblico.Questo chiediamo. Non tanto noi, ma tutta la città ha diritto ad una risposta».(fn)