De Zordo (Unaltracittà): «Stop al piano strutturale? Possibilità di un futuro migliore per la città»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Il discusso Piano Strutturale che, con i suoi obiettivi generici e la mancanza di prescrizioni, di fatto consentirebbe la cementificazione selvaggia di Firenze, sembra aver subito uno stop importante. Il sindaco Domenici ha comunicato infatti a mezzo stampa di aver deciso, ma solo dopo aver perso l'assessore di riferimento e constatato di non avere i numeri in Consiglio, di fermarne l'approvazione. Se il sindaco non si smentirà per l'ennesima volta (e lunedì in consiglio si dovrebbe votare anche un Ordine del giorno di Unaltracittà e PRC che proprio questo richiede), è una buona notizia che può dare la possibilità di un futuro migliore per la città e rilanciare, se la politica tornerà a servire il bene di tutti, un dibattito fecondo utile a definire il disegno di una città capace di andare incontro gli interessi diffusi di chi a Firenze abita, lavora, soggiorna.Affidare lo sviluppo della città ad un Piano Strutturale fondato sul principio dell'urbanistica contrattata - come quello voluto in questi anni dal Pd e dalla maggioranza che lo sostiene, con l'aggravante del baratro etico politico in cui è sprofondata la classe dirigente, come emerge dalle inchieste in corso porta inevitabilmente al prevalere degli interessi dei soggetti forti, finanziari, di casta, rispetto ai bisogni della maggioranza dei cittadini ed in particolare delle fasce più deboli, che non sono mai state chiamate a contrattare alcunchè.Spiace dover constatare che il risultato positivo dello stop al Piano Strutturale arrivi per via giudiziaria e non a causa di un dibattito politico leale, trasparente ed aperto, soffocato in questi anni da un governo della città arrogante e presuntuoso; un governo della città che emerge in tutta la sua miseria nei documenti prodotti dalla magistratura che rappresentano un modo di fare politica eticamente insostenibile, al di là di quello che sarà l'esito del procedimento giudiziario».(fn)