Piano strutturale, Barbaro (presidente commissione urbanistica): «L'esame della delibera prosegue regolarmente, con gli approfondimenti e la trasparenza necessari»

«La commissione urbanistica sta proseguendo regolarmente l'esame della proposta di delibera numero 595 finalizzata a rispondere alle "osservazioni" presentate sul piano strutturale adottato nel luglio 2007 e quindi all'approvazione finale del piano stesso». Loprecisa Antongiulio Barbaro, presidente della terza commissione dopo le notizie di stampa apparse oggi.«Non vi sono né accelerazioni - ha aggiunto - né dilazioni artificiose dei tempi, bensì il rispetto delle indicazioni della conferenza dei capigruppo, oltre che della necessità di attendere i pareri consultivi di tutti e cinque i consigli di Quartiere nonché la conclusione della conferenza dei servizi cui partecipano i tecnici di Regione e Provincia, il cui scopo è esclusivamente quello di verificare la coerenza del piano strutturale con il piano di indirizzo territoriale della Regione e con il piano territoriale di coordinamento della Provincia».«Appare anzitutto necessario chiarire - ha proseguito Barbaro - che la proposta di delibera numero 595 completa di tutti gli elaborati è stata trasmessa dalla giunta al consiglio l'11 agosto scorso. Già nei primi giorni di settembre ho provveduto a consegnare a tutti i membri della commissione copia digitale dell'intero piano. L'esame in commissione è quindi formalmente iniziato, alla presenza dell'assessore Gianni Biagi e del responsabile del procedimento architetto Gaetano Di Benedetto, il 15 ottobre scorso: fino ad oggi si sono svolte otto sedute interamente dedicate all'esame degli elaborati, con l'obiettivo di prendere visione anzitutto delle modifiche alle tavole, allo statuto e alle norme che sono state introdotte dall'amministrazione sia per accogliere alcune delle 230 "osservazioni" presentate da cittadini e associazioni, sia per tenere conto dei rilievi e delle richieste di natura tecnica emerse in questi mesi nel corso del confronto con la Regione e la Provincia in sede di Conferenza dei servizi».«La conferenza dei capigruppo alcune settimane fa - ha ricordato il presidente della commissione urbanistica - ha individuato nel 1° dicembre la seduta utile cui iscrivere alla discussione del consiglio comunale la proposta di delibera numero 595. Quindi la Commissione ha lavorato con l'obiettivo di rispettare questa autorevole indicazione temporale. Ancora nella seduta del 20 novembre scorso la conferenza di capigruppo ha confermato la data del 1° dicembre "fermo restando che per quella data la terza commissione abbia finito l'esame dello stesso piano, altrimenti verrà rinviato". Poiché ad oggi la conferenza dei servizi non ha terminato i suoi lavori, anche se risulta riconvocata per il 27 novembre, e ancora due consigli di Quartiere, il 2 e il 5, non hanno espresso il proprio parere, appare probabile un modesto rinvio per consentire alla commissione e al consiglio di esaminare tutte le eventuali, ulteriori modifiche che potranno scaturire da quelle sedi: su tale questione ritengo dovrà esprimersi la conferenza dei capigruppo convocata per il 27 novembre. In ogni caso, ho già provveduto a riconvocare la terza Commissione nella mattina di lunedì 1° dicembre».«Infine - ha concluso Barbaro - appare utile precisare che essendo il consiglio comunale l'organo cui la legge demanda l'approvazione del piano strutturale, come di tutti i principali atti urbanistici, è chiaro che fino all'ultimo sarà possibile da parte della commissione, dei gruppi consiliari e di ciascun consigliere presentare emendamenti alla proposta di delibera numero 595 e ai suoi allegati: è già avvenuto così nel luglio 2007 quando il Piano fu emendato e adottato dall'assemblea di Palazzo Vecchio, e come avviene usualmente su molti atti urbanistici. Ad esempio nel 2007 poco meno del 30% delle delibere urbanistiche sono state emendate dal consiglio comunale su proposta della commissione. Mi pare perciò fisiologico che ciò avvenga nell'ambito di un trasparente, costruttivo e democratico rapporto tra giunta e consiglio, senza che ciò implichi il "commissariamento" di chicchessia». (fn)