Vicenda Castello-Sai-Fondiaria, il sindaco Domenici: "Attenti a non sollevare inutili polveroni"

Il sindaco Leonardo Domenici, intervenendo oggi in consiglio comunale, ha ribadito la sua contrarietà alla istituzione di una commissione consiliare di indagine su "atti e procedure relativi agli interventi urbanistici e di pianificazione riguardanti l'area di Castello"."In un momento in cui senza dubbio le istituzioni rappresentative vivono una forte crisi – ha detto il sindaco - vorrei dire ai consiglieri comunali di non contribuire a questa crisi, e di non aumentare la auto-delegittimazione di questo consiglio. Visto che tutti gli atti urbanistici, a cominciare dalle delibere relative a Castello, sono ampiamente passate negli anni da questo consiglio, dalle sue commissioni, dal confronto in aula; visto che la adozione della variante è avvenuta addirittura nel precedente consiglio, il 22 marzo 2004, ed è stata approvata il 17 gennaio 2005; visto quindi che di tempo per discutere ce n'è stato parecchio, verrebbe da chiedere: ma cosa avete fatto, se sentite oggi il bisogno di una commissione di indagine su vostro stesso operato? Ci sono forse degli atti che non conoscete? Qui bisogna andare oltre al fumo della retorica. Tutti gli atti sono accessibili non solo dai consiglieri ma da tutti i cittadini, sono sulla rete civica del Comune". "Tutti gli atti sono tutti passati dal consiglio comunale – ha detto ancora il sindaco - Cosa vuole fare il consiglio, vuole indagare su se stesso? E' una domanda che vi invito a porvi, poiché non mi sembra che da nessun punto di vista una iniziativa di questo genere serva a creare fiducia nel tipo di lavoro che viene svolto in questa sede".Dopo aver ripercorso i passi salienti della vicenda legata allo sviluppo dell'area di Castello, ricordando che i primi atti per la collocazione delle funzioni pubbliche in quell'area risalgono al 1996, al Domenici ha concluso: "Io ho sempre cercato di svolgere il mio ruolo nel pieno rispetto delle prerogative di tutti, a cominciare dall'opposizione. Capisco che avvicinandosi il momento della campagna elettorale, possano scattare altri elementi. Ma vi rivolgo un invito: cerchiamo di mantenere un livello di confronto accettabile, nell'interesse in primo luogo della città. Facciamo quest'ultimo tratto di percorso insieme con un dibattito anche aspro, ma stando bene attenti a non sollevare inutili polveroni. Perché gli inutili polveroni ricadono prima di tutto su chi li solleva, e non sono un vantaggio per la nostra città".(ag)