Proposta commissione indagine su Castello, intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini
Questo l'intervento della capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini:"Fin dal settembre scorso avevamo denunciato che l'esecutivo stava esautorando il Consiglio comunale delle sue prerogative e scrivevamo: "Considerato che la pianificazione del territorio è una delle poche competenze rimaste al Consiglio comunale, ci aspettiamo che quanto prima dopo averlo fatto nei fatti, qualcuno teorizzi anche l'inutilità dello stesso. Storia già vista."Istituire una commissione d'indagine sull'area di Castello è il minimo atto che questo Consiglio comunale può fare per ristabilire correttezza e trasparenza.Non vi è solo la vicenda della Multisala, sulla quale è in atto un'inchiesta della magistratura con il sequestro del cantiere. Tutto il complesso della vicenda urbanistica è permeato dalla aleatorietà di chi e come si prendono le decisioni. Da qui anche il terreno fertile per far nascere la domanda "a favore di chi"?Ricordiamo:1.Multisala: come è stato possibile l'interpretazione che bastasse una semplice Dia per autorizzare un nuovo insediamento?2. emendamento al Piano Strutturale per insediamento della "cittadella dello sport" nell'area Castello:noi riteniamo che per qualità e novità dell' emendamento si debba riprocedere a pubblicazione per le osservazioni, ma non è questa la volontà dell'A.C.Per noi è uno strappo grave alla legge regionale ma soprattutto all'unico istituto di trasparenza e partecipazione (limitata) dei cittadini. La "cittadella dello sport" nell'area Castello: è una scelta di alto impatto ambientale non prevista nell' Utoe. Ben venga uno stadio, ma allora esca l'inceneritore.3. Sappiamo che Adf vuole spostare l'orientamento della pista che già sono allo studio 5 progetti di pista parallela con evidenti conseguenze su tutta l'area di Castello.4. Terza corsia autostradale, Centro commerciale Osmannoro 2000, Inceneritore Case Passerini: la Vis dando un parere positivo sul sito invitava, stante l'inquinamento atmosferico dell'intera area, a alleggerirla dai carichi urbanistici e ambientali e a non creare nuovi attrattori di traffico.Sta avvenendo il contrario.Questi alcuni punti della questione. E' evidente che vi è un quadro di incertezza sulle norme procedurali, una sommatoria devastante di scelte. L'area Castello dimostra inoltre la rinuncia del governo pubblico del territorio visto che tutto è possibile, è il trionfo del pianificare dove hanno voce tutti fuorchè l'interesse pubblico.Occorre ristabilire trasparenza del fare del Comune. C'è da chiedersi cosa avremmo detto se fossimo venuti a conoscenza di simili casi riguardanti assessori di altri Comuni. Nell'analogo caso di Arezzo tutta la sinistra chiese le dimissioni degli indagati.La commissione di indagine è il minimo come autotutela, certezza del diritto e dell'interesse pubblico". (pc)