Vicenda Castello-Sai-Fondiaria, l'intervento del vicesindaco Matulli in consiglio comunale

Questo l'intervento del vicesindaco Giuseppe Matulli nel corso del consiglio comunale in merito alla vicenda Castello-Sai-Fondiaria."Riferisco in merito alle vicende avvenute la scorsa settimana e alla posizione della giunta comunale peraltro anticipata dalle dichiarazioni rese a nome di tutti dal sindaco Leonardo Domenici.Martedì 18 novembre sono stati emessi i decreti di perquisizione e sequestro nei confronti dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi e dell'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni. La giunta ha immediatamente ribadito la fiducia agli assessori e allo stesso tempo ha espresso la stima nel Procuratore della Repubblica Giuseppe Quattrocchi.Il rispetto nei confronti della Procura della Repubblica e dell'amministrazione della giustizia è fuori discussione. Le osservazioni avanzate in ordine a questa vicenda coinvolgono in nessun modo l'azione amministrativa e gli atti dell'Amministrazione comunale come si evince peraltro dagli atti della magistratura.L'atto citato nell'iniziativa della Procura è quello relativo alla convenzione firmata il 18 aprile 2005. La convenzione è un atto dovuto che segue necessariamente gli atti amministrativi passati dal consiglio comunale per l'adozione del piano nel marzo 2004 e per l'approvazione nel gennaio 2005.Nel frattempo gli atti dell'Amministrazione comunale sono tali per cui non è stata aumentata la volumetria privata rispetto a quella prevista nel 1999. L'Amministrazione comunale ha aumentato gli oneri di urbanizzazione soprattutto per i grandi interventi. Alla fine abbiamo avuto in cessione gratuita gli 80 ettari del parco, i 24 ettari per la scuola sottoufficiali carabinieri e 4,5 ettari per il polo scolastico.La proprietà sia per la prima versione del piano che per la variante del 2005 ha richiesto ufficialmente attraverso osservazioni al piano le cose che dirò e che sono state sistematicamente respinte dall'Amministrazione comunale.Prima richiesta quella di aumentare la superficie edificabile e la richiesta non è stata accolta; in secondo luogo ha chiesto garanzie con eventuale pagamento di indennità se non fosse stato approvato dall'autorità di bacino il piano idrogeologico e anche in questo caso la richiesta non è stata accolta. Recentemente la proprietà ha chiesto nell'ambito della quota di edificabilità privata l'aumento della quota residenziale e anche questa richiesta è stata respinta. La proprietà inoltre ha presentato ipotesi di assetto urbanistico ed edilizio non condivise dal comune e quindi non accolte. Infine ha chiesto l'inserimento di una grande superficie commerciale di vendita alimentare e anche questa richiesta non è stata accolta perché contraria al piano del commercio.Questi i fatti che quindi ci lasciano fiduciosi nell'operato della magistratura e nell'assoluta estraneità ai fatti dei nostri colleghi. L'auspicio è che gli accertamenti del caso siano fatti in tempi rapidi. Ma il riferimento agli atti che sono passati dal consiglio comunale rende secondo noi delicato e importante il rapporto tra istituzioni e poteri diversi in equilibrio nello stato, ovvero tra chi svolge attività politico-amministrativa come un'Amministrazione comunale e chi svolge un'attività inquirente e giudicante come la magistratura. Credo che il modo migliore per rispettare questo equilibrio sia che gli atti dell'uno non coinvolgano o condizionino gli atti dell'altro. E nel momento in cui siamo di fronte a questi eventi, credo debba prevalere, e questa è la decisione della giunta, l'etica della responsabilità. Per cui gli atti fatti, condivisi e votati dai rappresentanti del popolo seguano il loro iter. E così, ancora di più, nel momento in cui questa vicenda coincide con la prospettiva della discussione del Piano Strutturale. La discussione che consente di valutare e di rivalutare, come doveva essere valutato e rivalutato in sede di approvazione del Piano Strutturale, tutte le ipotesi che in ordine all'organizzazione urbanistica del nostro Comune vengono effettuate.Queste sono le ragioni per cui riteniamo che sarebbe un venir meno all'etica della responsabilità non concludere entro questo mandato il Piano Strutturale e quindi saremmo contrari a ipotesi di sospensione. E credo sia un atto di grande lealtà nei confronti della stessa magistratura il fatto di attendere serenamente continuando a fare il nostro lavoro e non facendoci dettare la costituzione di commissioni speciale visto e considerato che gli atti dell'Amministrazione non sono in discussione". (mf)