Vicenda Castello-Sai-Fondiaria, il sindaco Domenici: "Dall'amministrazione nessun favoritismo a chicchessia. Gli atti sono stati votati dal consiglio e la commissione di indagine non ha senso. Avanti con il piano strutturale"
"Come era prevedibile, in questa vicenda si è aperto un ampio dibattito, che rischia di determinare una situazione molto confusa, di mettere in relazione vicende e fatti in modo ingiustificato, di mischiare questioni molto diverse; di fare di tutte l'erbe un fascio. Credo sia giusto ripristinare elementi di verità, evitando polveroni". Il sindaco Leonardo Domenici oggi ha convocato una conferenza stampa, a tre giorni dall'esecuzione dei decreti di perquisizione e sequestro da parte della procura fiorentina agli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alla sicurezza sociale Graziano Cioni. Domenici, oltre a ribadire la fiducia negli assessori Biagi e Cioni e la stima nel procuratore Quattrocchi, ha sottolineato come dall'amministrazione comunale non ci sia stata "nessuna forma di favoritismo nei confronti di chicchessia", come la commissione consiliare di indagine "non abbia alcuna ragione d'essere" e come non ci sia "alcun motivo di bloccare l'iter del piano strutturale".Il sindaco, dopo aver ricordato il comunicato ufficiale di due giorni fa in cui si ribadiva che l'inchiesta "non coinvolge in nessun modo l'azione amministrativa e gli atti dell'amministrazione comunale" ha voluto sottolineare un punto che, ha precisato, "può mettere fine ad ogni affermazione circa il fatto che le questioni dello sviluppo dell'area di Castello e gli atti connessi possano essere nel mirino' della procura". Domenici ha infatti ricordato che nei due decreti di perquisizione si fa riferimento alla convenzione urbanistica stipulata il 18 aprile 2005 tra il Comune di Firenze e il Consorzio Castello, e che "questo ha portato al sequestro degli atti amministrativi, che sono collegati alle indagini". Ma la stipula di quella convenzione, ha sottolineato il sindaco, "è un atto che segue necessariamente gli atti amministrativi, che sono sostanzialmente quelli passati dal consiglio comunale: per la adozione nel marzo 2004 e per l'approvazione nel gennaio 2005". Dunque la convenzione è un atto "dovuto, conseguente e vincolato" da quanto votato dal consiglio comunale. Inoltre, il sindaco ha ricordato che nella ipotesi di reato di corruzione "non è necessario avere una fattispecie che determina una alterazione degli atti; la corruzione può essere anche in conformità degli atti". "Ma questo è un ragionamento astratto - ha aggiunto - naturalmente non ho mia avuto neanche per un attimo il dubbio che questo caso possa essersi verificato".Il sindaco ha poi brevemente sunteggiato la vicenda legata all'area di Castello (vedi scheda in allegato), evidenziando al termine alcuni punti: "da parte di questa amministrazione non è mai stata aumentata la volumetria privata rispetto a quella prevista nel '99"; "in questi anni l'amministrazione comunale ha aumentato gli oneri di urbanizzazione soprattutto per i grandi interventi"; "se il parco di 80 ettari viene realizzato a scomputo degli oneri, questo non cambia il valore degli stessi oneri"; "complessivamente, alla fine abbiamo avuto in cessione gratuita 80 ettari del parco, 24 ettari per i Carabinieri, 4,5 ettari per il polo scolastico"."Questo è il modo in cui abbiamo operato ha rimarcato Domenici - E non mi sembra configuri forme di favoritismo nei confronti di chicchessia, in particolare soggetti privati".Domenici ha anche ricordato una serie di richieste avanzate dalla proprietà e non accolte dall'amministrazione comunale. "La proprietà sia per la prima versione (1998-99) sia per la variante del 2005 ha richiesto ufficialmente con osservazioni al Piano (a termini di legge) di aumentare la superficie edificabile; le richieste non sono state accolte. La proprietà nel 2004 richiedeva al Comune di avere garanzie (con eventuale pagamento di indennità) se non fosse stato approvato dall'Autorità di bacino il piano idrogeologico; la richiesta non è stata accolta. Recentemente la proprietà, all'interno della quota di edificabilità privata, ha chiesto l'aumento della quota residenziale; la richiesta non è stata accolta. La proprietà ha presentato ipotesi di assetto edilizio ed urbanistico non condivise e non accolte dal Comune. E ha chiesto di inserire una grande superficie commerciale di vendita alimentare, che non è stata perché contraria al piano del commercio"."Questi sono i fatti ha detto Domenici - E alla luce di questi fatti, vorrei fare anche due considerazione di ordine politico-amministrativo". La prima. "Non ci sono elementi ha detto il sindaco - che possano giustificare la richiesta di una commissione consiliare di inchiesta, che non ha assolutamente ragion d'essere. Sarebbe singolare, poiché la commissione dovrebbe indagare sullo stesso consiglio comunale, poiché lo stesso consiglio ha approvato il piano, il 17 gennaio 2005: e si presume che sia i consiglieri che hanno votato a favore, sia quelli che hanno votato contro, lo abbiano fatto a ragion veduta. Inoltre, sono tutti atti pubblici". La seconda considerazione: "Non vedo alcuna ragione per bloccare l'iter del piano strutturale. Sarebbe ancora più assurdo della commissione d'inchiesta, dal momento che il piano strutturale non ha a che fare con gli atti amministrativi di Castello. E' invece mia intenzione coinvolgere fin dalla prossima settimana in modo pieno e compiuto la maggioranza consiliare nel lavoro di verifica, prima dell'approvazione".Domenici, rispetto a servizi giornalistici apparsi in questi giorni, ha poi ribadito che l'indagine non si riferisce a "parco, cliniche o gare d'appalto"; che a Castello "fino ad oggi il gruppo Fondiaria-Sai non ha messo neanche un mattone"; che "non c'è alcuna relazione fra le affermazioni dell'ex assessore Gozzini, la vicenda dello Stadio e la vicenda di questa indagine". "Non vorrei che si entrasse nella logica delle inchieste preventive, ovvero su fatti non ancora avvenuti: dal momento che come è noto la questione dello stadio è soltanto oggetto di una proposta di emendamento al piano strutturale, che prevede la possibilità di realizzare uno stadio a Castello".Il sindaco ha comunque sottolineato come dalla procura, in particolare dal procuratore Quattrocchi, ci sia stata "particolare attenzione al diffondersi di informazioni e notizie incontrollate" e a questo proposito ha colto l'occasione "per sottolineare stima e rispetto nei confronti del procuratore". Ha poi ribadito la sua fiducia negli assessori Gianni Biagi e Graziano Cioni: "La loro conferma è una decisione che è stata compresa per quello che è" ha detto, considerato che "la mia attenzione è rivolta anche a prendere posizioni che non risultino in alcun modo contrastanti" con le indagini della procura. Indagini che "mi auguro possano avere tempi sufficientemente brevi, tenendo conto del periodo che sta attraversando la città".A questo proposito, riferendosi alle primarie del Pd e in particolare alla prossima convocazione a Roma di una riunione di partito con i candidati, Domenici ha detto che i fatti di questi giorni "hanno rafforzato l'esigenza di una valutazione comune circa il fatto che la campagna per le primarie si svolga in un clima di pieno confronto ma anche di serenità. Nessun commissariamento, ma una riflessione fra persone serie e responsabili".Cronistoria dell'intervento a Castello.Col piano regolatore 93-98 viene disciplinata definitivamente l'area della piana. Gli ettari sono 168, la volumetria 1 milione e 400mila metri cubi (nella famosa' variante nordovest' erano 3 milioni e mezzo). Si definisce che l'area è assoggettata a Pue (piano urbanistico esecutivo) ed è di iniziativa pubblica (a differenza di Novoli, dove è di iniziativa privata).Nel 1996 viene siglato l'accordo di programma fra Regione, Provincia e Comune (Primicerio, Gesualdi e Chiti) che prevedeva la realizzazione della scuola marescialli dei Carabinieri e l'avvio di uno studio (che diventerà poi il piano guida) sui 168 ettari della piana. L'area è di proprietà di Fondiaria. Allora la Fondiaria ha un'altra proprietà.Nel 1997 viene fatto il piano guida da Rogers (consulente del Comune).Nel 1998 gli uffici elaborano il pue che viene sottoposto all'approvazione con accordo di programma e pianificazione fra Ministero lavori pubblici, Carabinieri, Regione, Provincia, Comune.Nel 1999 il piano viene approvato dal consiglio comunale e diventa esecutivo (giunta Primicerio).Nel gennaio 2000 il Comune firma la Convenzione attuativa con il Consorzio Castello e i singoli proprietari principali: Nit, Agip Petroli e Sun Chemical.Nel 2000 la Fondiara cede l'area per la scuola carabinieri al Comune, che a sua volta la consegna al Ministero dei lavori pubblici per dare inizio ai lavori. E cede al Comune anche l'area per la realizzazione della strada Mezzana-Perfetti Ricasoli.Nel 2002 la Fondiaria viene acquisita dal gruppo Sai di Ligresti.Nel 2004 si avvia la variante del pue che prevede: una maggiore distanza fra edificato ed aeroporto (circa 80-100 m); uno spazio per eventuale bretella di rullaggio; impegno della proprietà di realizzare il parco fino all'importo massimo di 10 milioni di euro, oltre alla cessione gratuita dell'area. Il parco passa da 800mila a 805mila mq. Risultano pienamente confermate le volumetrie destinate alle edificabilità pubblica (pari a 600mila metri cubi) e alla edificabilità privata (800mila metri cubi): non c'è nessuna differenza rispetto al Pue approvato nel '99 e al Piano regolatore approvato nel 1998.Nel gennaio 2005 il consiglio comunale approva la variante al Pue e in aprile viene firmata la nuova convenzione fra Comune, Consorzio Castello e singole proprietà (è quella citata negli atti della procura).Nel gennaio 2006 si firma il protocollo d'intesa con Regione e Provincia per la realizzazione a Castello delle sedi di Regione e Provincia e del nuovo polo scolastico provinciale. L'accordo avvia una fase di revisione del pue (con un confronto con la proprietà, così come prefigurato dal protocollo d'intesa) per ridefinire l'assetto urbanistico; fermo restando le dimensioni massime ammissibili dell'edificabilità privata.Nel 2006 vengono rilasciate le prime autorizzazioni per le opere di urbanizzazione primaria. Questi lavori iniziano effettivamente con opere propedeutiche solo nel luglio 2008.Nell'aprile 2008 avvio al procedimento per la variante al Prg e al pue per collocare gli uffici e il polo scolastico della Provincia.Nel luglio 2008 fra Comune e Consorzio viene firmato l'accordo procedimentale, con il quale la proprietà si dichiara disponibile a cedere a Regione e Provincia a prezzo di esproprio (cioè di mercato) le aree per la costruzione delle sedi di Regione e Provincia; a cedere gratis al Comune le aree per il polo scolastico; a realizzare completamente il parco; a cedere gratis a Regione e Provincia i progetti delle loro sedi.Nell'agosto 2008 vengono rilasciati i primi permessi di costruzione relativi a interventi di edificazione privata. Ad oggi non è stato edificato nulla (a parte la scuola dei carabinieri).(ag)