Urbanistica, De Zordo (Unaltracittà): «Massima trasparenza sul piano strutturale e rinvio della sua approvazione»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«Unaltracittà ha chiesto la costituzione di una Commissione consiliare di indagine sulla gestione urbanistica a Firenze ma questo non basta. Il Piano strutturale non può e non deve essere approvato entro dicembre come richiesto dal Sindaco Domenici. Una scelta di tale portata non è pensabile che venga avallata dal Consiglio comunale nel clima che si è creato in queste ultime settimane. La magistratura è infatti intervenuta per fare chiarezza su ipotesi di reato gravissime che colpiscono in primo luogo il decisore urbanistico per eccellenza: l'assessore Gianni Biagi, avvisato dalla Procura per corruzione.E' allora necessario che, con estrema trasparenza e la massima pubblicità, la giunta Domenici presenti alla città il Piano strutturale e gli indirizzi delle scelte urbanistiche in corso; illustri quali Osservazioni dei cittadini sono state accolte e motivi, sempre con estrema limpidità e onestà, le scelte compiute ad oggi e quelle in corso.Unaltracittà si augura che l'avvio delle inchieste rappresenti l'inizio di un'operazione di pulizia e di trasparenza a tutto campo, oggi più necessaria che mai. E' molto triste, e molto grave, che si sia dovuto attendere l'intervento della Procura per attirare l'attenzione su questioni segnalate da anni, non solo da Unaltracittà, ma anche dai tanti cittadini che, in modo organizzato o meno, denunciano da tempo una gestione urbanistica votata ai profitti dei privati e non al miglioramento della qualità della vita dei fiorentini.Non è più possibile negare l'evidenza né rimanere immobili. Il sequestro della Multisala, l'inchiesta per corruzione che associa Salvatore Ligresti ad esponenti della giunta di Leonardo Domenici dimostrano che non sbagliavamo nell'esprimere i nostri dubbi sulla "questione urbanistica". Non bisogna infatti dimenticare che le recenti indagini si sommano alle altre già aperte nei mesi scorsi, di nuovo per corruzione, e che un giorno arriveranno a compimento».(fn)