Multiplex a Novoli, Nocentini e Sgherri (PRC): «Un vuoto amministrativo nel quale tutto è possibile se non interviene la magistratura»
Questo il testo del'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista e di Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione in consiglio regionale:«Il diavolo fa le pentole e non i coperchi. La vicenda del multiplex di Novoli mette in luce un vuoto amministrativo nel quale tutto è possibile se non interviene la magistratura. Troppo spesso dagli atti approvati dal Consiglio Comunale - come nel caso del Piano del 2001 riferito a questa questione - sono caratterizzati da scelte generali e rimandano a successivi progetti specifici, i quali non possono certo essere soddisfatti da una semplice DIA, come in quest'occasione. Con questo sistema si va infatti a creare un vuoto amministrativo nel quale tutte le interpretazioni possono diventare "forzatamente valide". Non è infatti possibile che uno strumento come la DIA - richiesto per semplici interventi di ristrutturazione edilizia - sia adottato per nuove realizzazioni di questa portata, realizzazioni che a monte hanno solo un generale piano approvato. Questo, indipendentemente dall'esito che avranno le indagini della Magistratura, , è quanto ci dimostra il sequestro del cantiere Multiplex di Novoli: è estremamente preoccupante che, a fronte delle numerose competenze e professionalità presenti negli organi tecnici e politici del Comune di Firenze, questo possa avvenire. C'è di più: ci chiediamo come si è potuto portare avanti un iter politico- amministrativo e un progetto simili a fronte di un quadro normativo regionale che nel merito - per quanto riguarda i multiplex - palesemente non lo ritiene ammissibile. A nostro avviso sono da rivedere velocemente le procedure autorizzative del Comune di Firenze in modo da garantire un iter procedurale urbanistico esaustivo e quindi senza salti nel vuoto come in quest'occasione. Il sequestro del cantiere fa emergere con chiarezza che ad oggi questa completezza e trasparenza sono assenti. Queste riflessioni si pongono con altrettanta forza - oltre che sul progetto specifico - anche su tutta l'area di Castello, rispetto alla quale ci giunge in questo momento notizia che stanno scattando ulteriori interventi della magistratura. Gli interrogativi che abbiamo posto e poniamo attendono quindi sempre piu' urgente risposta».(fn)