Aeroporto, Bosi (FI-PdL): «Solo la pista parallela risolverà i problemi di Peretola»

Questo il testo del'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia-PdL:«Perché da sempre ci battiamo per il potenziamento dell'aeroporto di Peretola? Perché il Vespucci, dopo il folle no a San Giorgio a Colonica, è la struttura indispensabile per chi lavora ed ha a cuore lo sviluppo del bacino Firenze-Prato-Pistoia.L'aeroporto nell'attuale configurazione vive una profonda sofferenza e lo dimostrano ampiamente i 131 voli dirottati fra aprile e settembre 2007, i 132 aerei deviati su altri scali nei primi 6 mesi del 2008 per un totale di 27.510 passeggeri che avrebbero dovuto atterrare a Firenze e che invece sono stati costretti a scendere a Pisa, Bologna, Genova, Roma o Milano. I disagi ed i voli dirottati continuano ad aumentare raggiungendo la media di 1,2 dirottamenti giornalieri.La causa di tutto questo è dovuta ad una vecchia pista di 1650 metri che non permette atterraggi sicuri in caso di condizioni climatiche avverse.Gli agenti atmosferici che incidono di più sono vento e nebbia; meno il caldo che però può influire sulla potenza dei motori e creare difficoltà in fase di decollo; meno ancora la pioggia soprattutto da quando, nel 2006, la pista del Vespucci è stata ricoperta con un asfalto drenante. Bastano comunque 10 nodi di vento in coda ed un aereo a pieno carico per impedire l'atterraggio dei velivoli che operano su Peretola.Di fronte a questi problemi, in un qualsiasi altro paese del mondo, anche il più arretrato, si sarebbe voluto e saputo far fronte. Questo invece non accade a Firenze dove si preferisce trattenere la Fiorentina che gioca in trasferta per una notte in un albergo del paese ospitante perché Peretola chiude dopo le 23.Ma non basta. Questa è la città in cui da un giorno all'altro, dopo decenni di immobilismo, ad un cenno dei poteri forti, la Giunta decide, con una procedura d'urgenza ed in apparente contrasto con le "prudenti" dichiarazioni del Sindaco in Consiglio Comunale, di approvare una "osservazione" sulla destinazione delle attività calcistiche spostate dal Campo di Marte a Castello. La qual cosa, si guardi bene, già figurava nel nostro programma elettorale del 1999 e su di essa siamo concordi.Ma torniamo all'aeroporto ed ai suoi problemi.Le soluzioni in definitiva sono soltanto due. O allungare la pista di almeno 150 metri o ricostruirla parallelamente all'autostrada. La prima soluzione è di difficile attuazione per la mancanza di spazi. La seconda appare quella di più facile attuazione ed in grado di risolvere anche quei problemi di inquinamento acustico e non che certa sinistra sbandiera per decretare tout court la morte dello scalo.Voglio ricordare poi che il mancato rispetto del limite dei 60 decibel come con insistenza indicano i "nemici" del Vespucci non è la normativa nazionale vigente in materia ma un dato numerico inventato esclusivamente per Peretola. Se si dovesse applicarlo a tutto il sistema aeroportuale nazionale si chiuderebbe il comparto del trasporto aereo. Se il limite venisse adottato poi negli altri sistemi di trasporto non resterebbero che biciclette e risciò per la gioia dei Verdi.Detto ciò non c'è dubbio che chi vive sotto la fascia ristretta del cono di discesa degli aerei più vicina allo scalo (abitanti di Peretola, Quaracchi, Brozzi e Sesto Fiorentino) subisce un disagio che la soluzione della pista parallela eliminerebbe quasi del tutto. I cittadini di queste località dovrebbero sollecitare la realizzazione della pista parallela andando in corteo sotto Comune, Provincia e Regione, mentre al contrario i comitati esistenti sostengono, contro le legittime istanze dei cittadini che vogliono rappresentare, posizioni che decretano in sostanza il mantenimento dello statu quo.Infine le soluzioni prospettate dal Sindaco di Sesto sul posizionamento della pista non spostano di una virgola il problema e servono unicamente a perdere tempo prezioso.Sulla stessa lunghezza d'onda si pongono le mozioni presentate dai consiglieri della cd. sinistra radicale che chiedono la preclusione di ogni ipotesi di potenziamento dello scalo, il contingentamento dei voli, la riduzione dell'orario di apertura dell'aeroporto ed una serie di misure che ripropongono la scelta preferenziale di Pisa e Bologna a tutto danno di Firenze. Tutte ipocrisie che mascherano la reale volontà di chiudere lo scalo. Meraviglia anche il fatto che il PD non sia stato capace di presentare una propria mozione e si nasconda dietro ridicole affermazioni quale quella che le due mozioni della sinistra estrema sono state radicalmente emendate. Cosa questa che non risponde a verità e che cela il grave ed imbarazzante contrasto sullo sviluppo di Peretola all'interno del PD.Per il futuro del Vespucci va presa dunque al più presto una decisione e prima che si apra la campagna elettorale. Dal recente dibattito in Consiglio Regionale è emersa la richiesta ad AdF di presentare entro l'anno dai due ai quattro progetti con i requisiti richiesti. A quel punto non ci saranno più scuse e si vedrà finalmente chi vuole lo sviluppo della nostra città e chi invece ne ostacola la crescita relegandola ad un ruolo di marginalità».(fn)