Fra via dell'Olmatello e viale XI Agosto una strada in onore a Jan Palach, l'assessore Giani: "Il riconoscimento a un giovane che sacrificò la vita per i suoi ideali"
La città di Firenze intitola una strada a Jan Palach. Da oggi il tratto di strada compreso fra via dell'Olmatello e viale XI Agosto, porterà il nome del giovane simbolo della Primavera di Praga. Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato l'assessore alla toponomastica Eugenio Giani e la console della Repubblica Ceca a Firenze Giovanna Dani Del Bianco."Alla città di Firenze, da sempre portatrice degli ideali di pace e di libertà ha affermato l'assessore Giani non poteva mancare una strada con il nome di Palach divenuto un eroe e simbolo della libertà. Si tratta di un riconoscimento a un ragazzo di soli ventuno anni che sacrificò la sua stessa vita per dare voce alla causa e agli ideali in cui credeva. Siamo orgogliosi che una strada della nostra città porti il nome di questo giovane che ha dedicato la sua vita all'impegno civile. Questa strada si interseca con un'altra, viale XI Agosto, che per Firenze rappresenta una data storica perché coincide con la liberazione della nostra città avvenuta nel 1944. Due strade che rappresentano, quindi, un simbolo di libertà".Jan Palach, studente di filosofia, sposò la stagione riformista del suo paese, chiamata Primavera di Praga. Nel giro di pochi mesi, però, questa esperienza fu repressa militarmente dalle truppe dell'Unione Sovietica e degli altri paesi che aderivano al Patto di Varsavia, con la sola eccezione della Romania. Per protestare contro quell'iniziativa bellica, Palach prima fondò un gruppo di volontari anti-Urss e successivamente decise di cospargersi il corpo di benzina in piazza San Venceslao a Praga, appiccando il fuoco con un accendino. Era il 16 gennaio 1969. Morirà tre giorni dopo. Palach però non volle bruciare i suoi appunti e i suoi articoli (che rappresentavano i suoi pensieri politici), che tenne in uno zaino molto distante dalle fiamme. Tra le dichiarazioni trovate nei suoi quaderni, spicca questa: "Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa".(fd)