Regolamento dehors, Alessandri (AN-Pdl) e Stella (FI-Pdl): «Parte la raccolta firme per consentire la chiusura su quattro lati delle pedane su suolo pubblico»
Una raccolta «a tutela delle attività commerciali» e «per consentire la chiusura su quattro lati delle pedane su suolo pubblico» è stata lanciata dai consiglieri Stefano Alessandri (AN-PdL) e Marco Stella (FI-PdL).«L'incontro di questo pomeriggio in Palazzo Vecchio - hanno spiegato i due esponenti dell'opposizione - organizzato con gli esercenti e commercianti fiorentini per illustrare le proposte del centrodestra in merito al regolamento sui dehors, ha confermato la legittimità e la validità delle nostre critiche al piano presentato dall'assessore Gori. Spinti dalle sollecitazioni degli imprenditori abbiamo ritenuto opportuno promuovere un'istanza al consiglio Comunale attraverso una raccolta di firme: l'obiettivo è rendere possibile la modifica del nuovo piano comunale per l'occupazione del suolo pubblico e per il ristoro all'aperto. Vogliamo che venga inserita la possibilità di utilizzare le coperture laterali su quattro lati e il pvc per le coperture laterali. Inoltre proponiamo di spostare al 31 dicembre 2009 il termine ultimo entro il quale gli esercenti dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni».«Impedire la chiusura su quattro lati delle pedane e delle occupazioni su suolo pubblico - hanno proseguito Alessandri e Stella - significa stroncare le attività commerciali ed impedire un adeguato usufrutto del suolo pubblico soprattutto nei mesi invernali. Si tratta di una scelta miope e dannosa, da parte di una maggioranza politica che evidentemente non conosce per niente la realtà nella quale si trovano ad operare gli imprenditori».«Oltre al danno - secondo i due esponenti del centrodestra - arriva anche la beffa dei termini temporali entro le quali le attività si dovranno adeguare. Il 31 marzo è una data troppo ravvicinata per consentire agli esercizi di rientrare nella nuova normativa. Ci sono molti imprenditori che hanno investito decine di migliaia di euro ed evidentemente si vedranno costretti a smantellare le strutture esistenti, con costi altissimi. Le dichiarazioni rese dall'assessore Gori questa mattina non corrispondono alla realtà dei fatti: se, come afferma, tutte le concessioni rilasciate ad oggi non consentivano le 'tamponature' o le 'chiusure laterali', non si capisce il motivo per il quale siano stati avviati solamente 16 provvedimenti di decadenza della concessione su 500 occupazioni. Esistono forse esercizi di serie "A" ed altri di serie "B"?Inoltre la norma introdotta da Gori nel regolamento, che permette la chiusura su tre lati, non risponde alle esigenze reali delle attività commerciali».«Ci stupisce inoltre - hanno concluso Stella e Alessandri - il silenzio delle associazioni di categoria di fronte alle dichiarazioni dell'assessore che paventa un loro possibile assenso al regolamento della giunta. Evidentemente, se così fosse, ci troveremmo davanti ad associazioni di categoria che rappresentano solo se stesse dimostrando una lontananza dai problemi reali dei loro associati». (fn)