Arriva anche in Toscana il progetto "Interventi civili di pace": formazione ed educazione a una soluzione non violenta dei conflitti

Prende il via anche in Toscana il progetto nazionale "Interventi civili di pace". Educazione, formazione e sensibilizzazione sono i concetti alla base del progetto che si pone come obiettivo la soluzione non violenta dei conflitti.Il programma delle iniziative toscane è stato presentato questa mattina in Palazzo Vecchio dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, da Martina Pignatti Morano dell'associazione "Un Ponte per" e da Marco Sodi della "Rete corpi civili di pace".Erano presenti anche Lisa Clark dell'associazione Beati costruttori di pace e Alberto L'Abate dell'Università di Firenze.«E' un piacere avervi qui a Palazzo Vecchio – ha spiegato il presidente Cruccolini - a parlare di convivenza civile e di pace. In questi anni il comune di Firenze ha fatto tanto per promuovere la conoscenza e sensibilizzare i cittadini su queste tematiche. E' l'occasione per dare informazioni e riferimenti utili a chi è sensibile a conoscere gli interventi di soluzione non violenta dei conflitti e a chi per la prima volta si avvicina all'argomento».«Questo è un progetto nazionale – ha proseguito Martina Pignatti Morano- che vede anche il forte coinvolgimento delle scuole. E' partito a settembre e si svolgerà in 8 regioni. L'obiettivo è fornire gli strumenti per attivare interventi civili di pace parlando e dialogando con le istituzioni e la società civile. In particolare il progetto ha come finalità la sensibilizzazione anche a livelli nazionali di discussione, la formazione di volontari, l'educazione nelle scuole superiori, e la distribuzione diffusione di materiali informativi».«Per quanto riguarda la Regione Toscana si prevedono ben 90 ore di formazione con interventi didattici in 10 scuole – ha evidenziato Marco Sodi - in questo ambito verranno coinvolti anche gli enti locali che contribuiranno a illustrare percorsi virtuosi di formazione. Sono inoltre programmate 5 giornate di formazione e progettazione di interventi civili di pace, un corso di formazione per adulti a livello avanzato e due momenti di incontro pubblici con la cittadinanza».Il progetto si rivolge ai giovani dai 16 ai 22 anni, operatori e volontari del settore dell'intermediazione nonviolenta e a tutti coloro che sono sensibili ai temi della pace. Sono coinvolte le associazioni: servizio civile internazionale, Un ponte per, associazione per la Pace, istituto Ricerche Internazionali, archivio Disarmo, associazione IPRI – Rete CCP, comunità Papa Giovanni XXIII, Condivisione tra i popoli, associazione Reorient, rete Lilliput. (fn)