Quartiere 5: insediamento in via Lorenzini. Presidente Collesei: "Nessun razzismo alla rovescia, soltanto integrazione"
"Il superamento del campo Rom dell'Olmatello è uno degli obiettivi del programma di mandato di questa Amministrazione. Di questo si tratta: di un insediamento abitativo da destinare a 19 nuclei familiari con problemi alloggiativi di cui una parte, e solo una parte, sono Rom. L'insediamento abitativo è di proprietà comunale in una zona che attualmente ha la necessità di essere riqualificata: via Lorenzini, un luogo stretto fra tre rami ferroviari, circondato da attività produttive e da una centrale elettrica e che sarà un nuovo pezzo di città con strade, residenze, piazza, servizi. Per questa ragione il Comune di Firenze ha stanziato 900.000 euro e la Regione lo ha cofinanziato con altri 900.000 euro. Ed è anche per questo che sarà attuata una variazione urbanistica per superare la fase di fatiscenza di alcuni edifici adibiti ad attività artigianali e restituire questa zona ad attività miste (residenza, produzione, commercio, relazioni). Questo insediamento abitativo programmato su via Lorenzini dal Quartiere 5, dal Comune e dalla Regione è indirizzato a più situazioni e non in forma esclusiva ai Rom".La presidente del Quartiere 5, Stefania Collesei, interviene nel dibattito sul futuro dei rom del campo dell'Olmatello, replicando alle consigliere del PdL."Siamo molto vicini al raggiungimento di questo obiettivo prosegue Stefania Collesei . Rispetto ai 350 ospiti del 1999, siamo agli attuali 68 in regola con la normativa nazionale sull'immigrazione. Il percorso con cui siamo arrivati a questo punto è un processo di autentica e vera inclusione sociale: assistenza sanitaria, diritto allo studio per tutti i minori, inserimento al lavoro per uomini e donne, autonomia economica, alloggio. Sono stati la bussola in questi lunghi anni di paziente e costante lavoro di integrazione. Oggi quasi tutti i capo famiglia lavorano e in molti casi lavorano anche le donne"."I nostri Rom sono cittadini di Firenze, risultano iscritti all'anagrafe, versano i contributi all'Inps spiega la presidente Collesei . Alcuni di loro hanno avuto i requisiti per le graduatorie dell'alloggio popolare e sono destinatari di un alloggio Erp. Altri hanno cercato soluzioni in affitto nella città di Firenze o in comuni limitrofi. Questi cittadini sono entrati nel tessuto sociale e urbano di Firenze. Tra una generazione o due non si percepiranno più le differenze. Per altri di loro la prospettiva è molto più lontana e per chiudere definitivamente il campo è necessario un progetto specifico: quel progetto di superamento che è stato promosso e perseguito nel corso degli anni dal Quartiere 5, dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana e che si concretizza nella realizzazione di alloggi da dare in affitto calmierato a quei nuclei familiari che diversamente non trovano soluzioni. Tutto questo, non in una situazione di separatezza ma integrati con altre persone che si trovano in situazioni di disagio abitativo, non aventi accesso agli alloggi Erp. Si tratta di persone che, attualmente, sono ricoverate in affittacamere (già a spese del Comune) o sono anziani soggetti a sfratto esecutivo con l'utilizzo della forza pubblica"."Il quartiere come sempre si mette a disposizione per una reale integrazione perché il bisogno di sicurezza sia risolto con la coesione sociale e le opportunità, con la possibilità che ciascuno possa perseguire il proprio autonomo programma di vita, senza dare adito a rancori sociali o a costituire il terreno di coltura per la microcriminalità conclude Stefania Collesei . L'integrazione e il senso di appartenenza ad una comunità sono il vero e autentico antidoto al disagio ed alla devianza. Per questo abbiamo lavorato per tutti questi anni, abbiamo lavorato in positivo per costruire dando stabilità e sicurezza, molto più di improbabili ronde. Casa, scuola, lavoro, prospettiva di vita sono la ricetta per un'autentica coesione sociale. Ogni azione di tipo diverso, come già successo nel tempo, sarà perseguita, ogni atto di illegalità verrà combattuto, indipendentemente dall'etnia da cui provenga". (uc)