Cellai e Checcucci (AN-Pdl): «Se le porte telematiche non servono a fare cassa il Comune installi i display elettronici»
«Se le porte telematiche non servono a fare cassa il Comune installi i display elettronici». Lo hanno detto il vicecapogruppo di AN-PdL Jacopo Cellai e la consigliera Gaia Checcucci.«Il vicesindaco Matulli - hanno spiegato i due esponenti del centrodestra - ha detto che "continua l'operazione verità sulla legittimità dell'operato dell'ammnistrazione nei confronti di chi, in questi anni, ha accusato l'amministrazione voler far cassa con un atteggiamento vessatorio nei confronti dei cittadini", commentando la nuova sentenza della corte di cassazione che ha accolto il ricorso del Comune contro un pronunciamento avverso di un giudice di pace. Operazione verità si associa con operazione trasparenza. E allora viene da chiedersi perché i display elettronici a ridosso delle porte telematiche, votati in consiglio comunale lo scorso gennaio continuino ad essere del tutto ignorati dal sindaco Domenici e dal vicesindaco Matulli».«Entrambi - hanno aggiunto - conoscono perfettamente i numeri dei transiti abusivi attraverso le porte della zona a traffico limitato e delle corsie preferenziali, 212.418 in ztl, 94.206 nelle corsie preferenziali dall'inizio dell'anno fino al secondo quadrimestre 2008. Quindi i nostri governanti sanno benissimo che questa ztl non sta funzionando, che monumenti e residenti non vengono tutelati e che gli "abusivi", stante le cifre, non possono essere tutti facoltosi menefreghisti che preferiscono la multa pur di varcare la porta quanto vittime di una cartellonistica non adeguata in termini di distanza e di visibilità. E sanno benissimo che i display elettronici, già in utilizzo a Roma, consentirebbero un'informazione chiara e trasparente, visibile anche a distanza, con una semplice scritta in italiano ed in inglese, solo autorizzati/accesso libero. Che di certo ridurrebbe massicciamente gli ingressi abusivi e non lascerebbe spazio alle giustificazioni degli automobilisti in caso di infrazione».«Al Matulli che parla tanto di verità - hanno concluso Cellai e Checcucci - consiglio di rileggersi il documento di attuazione della mozione redatto dai suoi uffici che accampava problemi ed ostacoli mai puntualmente e dettagliatamente verificati dagli stessi. Sono stati cioè segnalati eventuali problemi nell'attuazione della mozione senza verificarne l'effettività e senza cercare alcuna soluzione in proposito. Finchè non vedremo un segnale in questa direzione continueremo a pensare e a comunicare che le porte telematiche a Firenze sono prevalentemente un'operazione di cassa». (fn)