Al via i lavori per il nuovo centro Don Gnocchi a Torregalli. Gli assessori Biagi e Cioni: "Un intervento importante per la città"

Saranno necessari poco più di due anni di lavori per realizzare la nuova sede del centro di riabilitazione Don Gnocchi a Torregalli. E calendario alla mano, l'intervento dovrebbe essere concluso a dicembre 2010 e la struttura entrare in funzione a giugno dell'anno successivo. Questa mattina il progetto esecutivo dell'IRCCS (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) e la tabella di marcia dei lavori sono stati illustrati in Regione dall'assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, dal presidente della Fondazione Don Gnocchi monsignor Angelo Bazzari e il direttore del centro di Pozzolatico Francesco Coverti. Presenti anche gli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni."Il progetto del Don Gnocchi di collocare il nuovo centro nell'area di Torregalli ha riscosso in nostro apprezzamento fin da quando ci fu presentato la prima volta - commenta l'assessore Cioni -. Si tratta di un intervento che doterà la città di un centro di altissimo livello per il recupero e la riabilitazione a livello italiano e internazionale. E in una città dove gli anziani rappresentano una fetta molto importante della popolazione la riabilitazione è e sarà sempre più un elemento fondamentale per dare una risposta ai bisogni di assistenza post ospedaliera della popolazione". Il progetto prevede infatti un rafforzamento dell'area degenza ma anche ampi locali per la riabilitazione ad iniziare dalle palestre e il consolidamento e l'ulteriore sviluppo delle attività ambulatoriali per i pazienti ricoverati e per quelli esterni. L'assessore Biagi si sofferma invece sulle questioni urbanistiche ricordando che l'intervento rappresenta anche l'occasione per migliorare la viabilità di accesso all'ospedale di Torregalli e il collegamento tra via delle Bagnese e Scandicci. "Grazie a una serie di intese tra Don Gnocchi e il Comune di Firenze sarà realizzata una nuova rotatoria all'arrivo di via delle Bagnese destinata a sostituire l'attuale semaforo. Inoltre sarà risistemata anche la viabilità di fronte all'ospedale San Giovanni di Dio in modo da migliorare la circolazione". Per quanto riguarda i costi, queste opere di riassetto della viabilità saranno pagate dal Don Gnocchi (per una spesa di circa 600.000 euro). E' prevista inoltre la costruzione di una nuova strada per collegare via di Scandicci con lo stradone dell'ospedale e quindi viale Nenni che assicurerà la sistemazione definitiva di questo importante nodo della circolazione (finanziata dal Comune di Scandicci). "Grazie a questi interventi - precisa l'assessore Biagi - sarà garantita una migliore accessibilità a Torregalli sia da sud-est che da ovest. Inoltre l'Amministrazione ha già inserito nel bilancio triennale degli investimenti i fondi necessari per i lavori di adeguamento di via delle Bagnese, nel tratto fra lo svincolo con via di Scandicci e quello con il futuro by-pass del Galluzzo, che sarà terminato entro il 2010. In questo modo verrà attivato un collegamento diretto tra via delle Bagnese, via di Scandicci, viale Nenni, l'Autostrada del Sole e la Firenze-Siena"."Con questa scelta – ha commentato l'assessore Rossi – la Don Gnocchi consolida la sua presenza in Toscana. L'attività della Fondazione rappresenta una risorsa preziosa per quantità e qualità in un settore, quello della riabilitazione, che sta assumendo un ruolo e una centralità sempre più forte, considerando le problematiche demografiche ed epidemiologiche della nostra popolazione. L'apporto della Fondazione fa parte integrante della rete toscana dei servizi e con la nuova struttura potrà arricchirsi e qualificarsi ancora di più".Il centro di Torregalli, progettato secondo i criteri innovativi e con la partecipazione attiva di tutto il personale che vi lavorerà, sarà dotato tra l'altro di 186 posti letto, 1.800 metri quadrati di palestre, 17 ambulatori multi specialistici, un'area dedicata alle attività di ricerca clinica applicata e un polo formativo. Costo previsto circa 50 milioni di euro. (mf)