Festa 4 novembre, Nocentini, Borsi, Rossi e Orzali (PRC): «Una giornata di lutto. No alla retorica bellicista e patriottarda e al revisionismo storico»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista, Iacopo Borsi, capogruppo del PRC al Quartiere 5, Mario Rossi, componente della segreteria provinciale del PRC e segretario del circolo "Isolotto" e Dario Orzali, segretario circolo PRC "Lippi-Casa della Cultura:«Mentre il Ministro La Russa annuncia l'ingresso delle Forze armate nelle scuole per celebrare il 4 novembre come giornata della vittoria,Rifondazione Comunista annuncia le proprie iniziative che si oppongono a questa retorica bellicista e patriottarda e all'opera di revisionismo storico, per riaffermare il valore dell'art.11 della Costituzione e il corretto insegnamento della storia come ragione di crescita di un popolo.Il Governo affida risorse ingenti alle Forze armate, ben 6 milioni di euro, per celebrare il 90° anniversario della fine della guerra definita da molti, compreso l'allora pontefice Benedetto XV, "un'inutile strage". Una guerra che produsse 680.071 morti italiani e 1.200.000 morti per l'Austria-Ungheria; 1.050.000 feriti italiani e 3.620.000 feriti austriaci. Quasi 10.000.000 i morti di tutti i Paesi coinvolti. Una guerra voluta dal re e dal governo contro il voto del Parlamento (450 su 508 deputati erano contrari). Una guerra che, come sostenne Giolitti, poteva essere evitata portando all'Italia Trento e Trieste mediante la neutralità concordata per via diplomatica con l'Austria.I Circoli di Rifondazione Comunista di Firenze e provincia non hanno 6 milioni di euro, che destinerebbero sicuramente a costruire altra coscienza civile e solidale, ma si impegnano nel mese di Novembre in una sorta di percorso didattico, di informazione vera : ogni Circolo proietterà "Uomini contro" il bel film di Francesco Rosi del 1970 con Gian Maria Volontè, e intorno a questo ciascuno attiverà ulteriori iniziative, il cui calendario non è ancora completo e sarà pubblicato quanto prima. Testi e letture di Ungaretti, di Emilio Lussu, di Carlo Emilio Gadda, e testi di autori meno noti che vissero nelle trincee (raccolti da Enrico Peyretti).Incontri pubblici e dibattiti, e ancora proiezione di film come "La grande guerra" di M. Monicelli.(Qualcuno ricorda che nel 1961 La Pira sindaco di questa città fece proiettare "Tu ne tueras pas" di Autant Lara "Non uccidere" in italiano, film denunciato per vilipendio?)Bisogna ricordare che la festa del 4 novembre fu voluta ed istituita dal fascismo, che si nutrì di questa retorica militarista, figlia di una guerra dove si palesò la vera natura criminale della monarchia dei Savoia. Si esautorò il Parlamento , si sospesero le libertà fondamentali, si ingrassarono gli industriali e i profittatori di ogni tipo.Per Marx ed Engels la natura della guerra è essenzialmente economica e direttamente collegata alla lotta della classi; sotto questo profilo non può esistere la «guerra» in senso generale ma singole guerre le cui caratteristiche, e quindi la valutazione che ne deriva, dipendono dalle ragioni economico-sociali che ne sono alla base.Bisogna ricordare che chi si rifiutava di combattere veniva fucilato dai carabinieri italiani.Bisogna ricordare che durante il ventennio furono costruiti molti cippi celebrativi dell'eroismo e della bellezza del morire per la patria, mentre i soldati avevano scritto "Maestà, inviamo a V.M. questa lettera per dirvi che finite questo macello inutile
.Andateci voi o vigliacchi col vostro corpo a difendere la vostra patria
la nostra patria è la nostra casa, è la nostra famiglia, le nostre mogli, i nostri bambini
."Bisogna ricordare che fu la prima guerra mondiale, non la quarta guerra di indipendenza come qualcuno suggerisce legandola in modo arbitrario e antistorico al secolo del Risorgimento.I Circoli di Rifondazione Comunista intendono dare il loro contributo per ricordare. E sono solidali con le proposte che vengono dal mondo pacifista, da Beati i costruttori di pace, da Peacelink, dal Movimento nonviolento ecc. che stanno lavorando intensamente in tutto il Paese per riaffermare il valore dell'art.11 della Costituzione e fare del 4 novembre una giornata di lutto e di memoria».(fn)