Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, l'assessore Lastri alla cerimonia in rappresentanza del Comune di Firenze

In occasione del Giorno dell'Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate, l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri ha partecipato alle iniziative che si sono svolte stamani, a partire dalle 10,30, con la cerimonia dell'alzabandiera in piazza della Repubblica e con la deposizione di una corona ai caduti, in piazza dell'Unità Italiana.A causa del maltempo non sono stati possibili gli interventi pubblici, da parte delle autorità militari e politiche, che avevano preso parte alla cerimonia. Quindi, di seguito è possibile leggere l'intervento dell'assessore Daniela Lastri, in rappresentanza del Comune di Firenze:"Viva l'Italia della Repubblica e della Costituzione democratica. L'Italia delle sue istituzioni militari e di quelle civili e di tutti i cittadini, che si stringono insieme nella celebrazione dell'unità nazionale, in ricordo di eventi drammatici che hanno costruito questa unità e dei tanti italiani che hanno perduto la vita per la Patria e per la libertà.Ci stringiamo insieme perché sappiamo di essere un corpo unico, una Nazione impegnata a difendere la pace, capace di grandi slanci umanitari e in grado di dare un contributo essenziale per risollevare le sorti di interi popoli.Ci stringiamo insieme a celebrare il 4 novembre (a novant'anni dalla fine della Prima Guerra mondiale), perché è pagina fondamentale e costitutiva della nostra storia e perché ci chiama ogni volta alla meditazione più profonda sulla pace e sulla guerra. Ci restituisce, infine, l'immagine delle nostre Forze armate di oggi, di un Paese che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, e che è inserito pienamente e da protagonista in un nuovo contesto di unità europea e di alleanze internazionali, nel quale le Forze armate assumono un ruolo diverso dal passato e altissimo, di presidio e di protezione, di difesa delle istituzioni, di presenza di pace ovunque siano chiamate ad operare.Ci stringiamo insieme, oggi più che mai, dopo la tragica scomparsa di otto uomini dell'aeronautica militare che facevano parte del soccorso aereo di Brindisi, simbolo di un esercito al servizio della Nazione e vicino al suo Paese, come lo sono stati, da ultimo, alcuni di questi soldati morti, appena qualche giorno fa accorsi in soccorso di una bambina cardiopatica trasportata da Taranto a Napoli.C'è un legame importante del popolo italiano con le sue Forze armate, legame che prescinde anche dalla diversità di opinioni sulla singola missione o la singola iniziativa, a cui le Forze armate sono chiamate per decisione di chi ha la responsabilità politica di governo. Così, ogni italiano e ogni italiana conosce e si riconosce nel valore profuso, anche a prezzo della vita, dagli uomini e dalle donne militari italiani presenti nelle missioni cui l'Italia partecipa. E', anzi, è un Paese intero che va orgoglioso dei compiti che i suoi militari svolgono, con altissima capacità professionale, preparazione, dedizione e efficienza. E sono grati ai militari chiamati a volte ad operare nelle città, delle quali peraltro sono parte integrante e attiva, anche come istituzione.Per tutte queste cose, le istituzioni comunali sono parte di questa festa. E ne sono parte i cittadini e le cittadine di Firenze, che conoscono il valore della memoria storica e la coltivano con voi in tutte le più importanti ricorrenze, cui partecipano sempre con passione e commozione. Anche con questi gesti, con il tornare insieme nei luoghi del ricordo, con il silenzio riconoscente per i caduti, con l'ascolto delle parole delle autorità, con le preghiere dei credenti di ogni religione, con la musica delle bande civili e militari, ricomponiamo e riconfermiamo simbolicamente la nostra identità nazionale. Simbolicamente, perché poi ogni giorno siamo chiamati, come istituzioni e come cittadini, a dare sostanza a questi simboli e a farli vivere con coerenza nei nostri gesti quotidiani e nelle decisioni che prendiamo. È così, io penso, che proviamo ogni giorno ad essere buoni italiani e, insieme, buoni fiorentini.Porto perciò a voi tutti – alle Autorità civili e militari dello Stato, rappresentate dal Prefetto di Firenze e dal Comandante militare per il territorio dell'Esercito, e a tutti i presenti – il saluto e il ringraziamento della città di Firenze".(pc)