Palazzo Vecchio, Bianchi (FI-PdL): «Il profilo attribuito a Michelangelo è esposto a danneggiamenti»

Un'interrogazione sul «profilo attribuito a Michelangelo che si trova nella facciata destra del portone d'ingresso di Palazzo Vecchio» sarà presentatra dal consigliere Jacopo Bianchi (FI-PdL).«Mesi fa ne denunciai il probabile danneggiamento - ha ricordato l'esponente del centropdestra - oggi i pericoli sono aumentati. Il pannello di legno installato per la ristrutturazione della scultura Ercole e Caco, che si trova vicino all'incisione nasconde l'opera dal controllo aumentandone il pericolo di lesioni e conferma il disintersse della sinistra per il patrimonio storico della nostra città. Qualche tempo fa un turista torinese volle far presente lo stato di degrado di questa particolare incisione, oggi per la ristrutturazione della scultura di Ercole e Caco, è stato collocato un pannello giallo».«La vicinanza di quest'ultimo - ha aggiunto Bianchi - limita il controllo proprio in quel punto: è molto frequente trovare turisti e bambini sedere sulle pietre del palazzo e toccare questa opera. L'incisione dovrebbe essere protetta e non abbandonata in attesa del primo sfregio sarebbe giusto mostrare l'adeguata descrizione e non lasciarla senza controllo alcuno».«Sono diverse - ha ricordato il consigliere di Forza Italia - le leggende che trattano l'immagine attribuita a Michelangelo ma la versione ufficiale popolare, come si legge nel libro "Lo struscio fiorentino" di Franco Ciarleglio, vede in Michelangelo l'autore di questo profilo. L'uomo ritratto era probabilmente un condannato alla gogna e Michelangelo nel passare da Piazza della Signoria aveva riconosciuto come un suo debitore. Per conservare più a lungo possibile questa situazione di condanna volle fare un basso rilievo del profilo del condannato direttamente sul bugnato di Palazzo Vecchio per prolungare al massimo quello stato di infamia. Peccato che il ritratto sia alla portata di tutti senza protezione: chiunque, anche senza volere, può danneggiarlo». (fn)