Tramvia, Formigli, Billi, Barducci e Gori (PD): «Lettera aperta dopo le esternazioni dei Ministri Bondi e Matteoli»

Questo il testo della lettera aperta del capogruppo del PD Alberto Formigli, del coordinatore cittadino Giacomo Billi, del coordinatore metropolitano, Andrea Barducci e di Riccardo Gori, capogruppo in consiglio provinciale:«Le recenti esternazioni del Ministro Bondi e qualche giorno fa del Ministro Matteoli, con il retroscena di applausi della corte fiorentina del Popolo della Libertà, individuano nell'ostilità alla tramvia uno dei punti fondamentali della propaganda elettorale del centro destra per le prossime elezioni amministrative.La cosa è certamente legittima, ma appare abbastanza singolare che a discutere della tramvia a Firenze siano chiamati i vari Ministri senza che nessuno si assuma la responsabilità di dire ai cittadini fiorentini con quale altro sistema, con quali risorse, in quali tempi e con quali procedure sia possibile dare soluzione alla critica situazione della mobilità cittadina. Tale mancanza non può certo considerarsi assolta dal generico richiamo a strade sotterranee, a metropolitane, a micrometrò, a bussini elettrici e altre parziali verità che non dimostrano l'esistenza di un vero progetto alternativo, di una visione complessiva del problema che insieme all'attenzione agli impegni già assunti costituisce la cartina di tornasole delle reali capacità di governo di una realtà complessa come la nostra città.Così si spiega perché il tema della tutela del patrimonio artistico, storico e culturale della città venga calpestato sull'altare del Battistero minacciato dalla tramvia che il Ministro usa a suo consumo solo per dare una mano al prossimo candidato sindaco del centro destra dimenticandosi di dire come evitare l'attuale consumo dello stesso spazio dagli autobus, dai motorini e dagli autorizzati. Anche la generica affermazione del centro pedonalizzato, usata come una visione, è l'ennesima fantasia perchè non fa i conti con la necessità dei fiorentini di raggiungere il centro città, delle funzioni del nostro centro storico, dei residenti da incrementare, del mantenimento del commercio diffuso e tradisce la vera idea che relega il centro storico al museo dove i ricchi turisti trovano il "rinascimento italiano" e il Ministro Bondi declama le sue poesie.E' questo quello che non vogliamo, è l'idea vecchia e decrepita di una città al solo consumo dei più ricchi che arrivano in centro in taxi, che comprano nei negozi delle grandi firme e che escludono o sopportano tutto il resto.Caro Ministro, venga all'Isolotto e prenda il 9 e cerchi di tornare per cena, venga a Gavinana e prenda l'8 vada a lavoro e torni a casa la sera, poi ci risentiamo e parliamo del perché serve un sistema di trasporto pubblico che non inquini veloce, sicuro e regolare che offra garanzie proprio a quelli che lavoravano e vivono a Firenze. Una soluzione che siamo in grado di garantire in parte dal 2009 con la linea 1 e per le restanti linee 2 e 3 entro il 2012: abbiamo le risorse, i progetti ed i contratti per realizzare l'intera rete.Se il Governo vuole cambiare strategia nonostante che il precedente governo Berlusconi abbia condiviso e finanziato la rete tranviaria fiorentina, sia capace di avere le stesse certezze e dia le stesse garanzie ai cittadini di Firenze, altrimenti la smetta di giocare sulla pelle della città. Lo fa con il Maggio Musicale Fiorentino, privandolo dei finanziamenti nazionali, lo fa con la tramvia, minacciando ritorsioni governative, la fa considerando questa città un luogo da espugnare e non guardando alle reali esigenze dei suoi cittadini».(fn)