Bosi (FIPdl): «Da Pesaro una lezione a Firenze sull'arte contemporanea»
Questo il testo dell'intervento di Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia-Pdl:«Mentre a Firenze si discute da anni su come allestire un luogo dedicato all'arte contemporanea e si registrano clamorosi insuccessi amministrativi come l'infinita vicenda dell'ex-Meccanotessile e la chiusura del Quarter, per non parlare della mancata attivazione di interessanti sinergie con il Pecci di Prato e altre realtà come Villa Celle o Le Papesse di Siena, altrove nascono iniziative prestigiose come nel caso di Pesaro, dove un imprenditore privato, il conte Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina, ha realizzato un originale museo albergo: l'Alexander Museum Palace Hotel.Non si tratta esclusivamente di un albergo e neppure di un museo ma di un'opera complessa, frutto di quattro anni di lavoro in cui sono stati coinvolti ingegneri, architetti, artisti famosi ed emergenti, per la creazione di una performance permanente.Ogni sala, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso, a cominciare dalla stele, alta 16 metri, di Arnaldo Pomodoro, che sarà installata all'entrata nelle prossime settimane. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 tra pittori e scultori. Inoltre una grande collezione di sculture e quadri dei principali protagonisti dell'arte contemporanea in Italia (Sandro Chia, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Primo Formenti, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, Simon Benetton, Mauro Brattini e Lorenzo Sguanci fra gli altri) e un'ampia galleria per mostre, eventi e compravendita di opere d'arte.L'idea di fondo è di celebrare l'arte in ogni sua forma, di divenire punto di incontro per l'arte contemporanea, luogo di ritrovo di giovani creativi italiani e stranieri, uno spazio aperto che ospita mostre, dibattiti, conferenze, corsi d'arte, aste e permute di opere d'arte, ecc.Ognuna delle 63 camere è trattata come un'opera d'arte a se stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro al plexiglass alla resina) e tecniche (dal dripping alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Non solo le pareti sono decorate ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte di ogni stanza anticipano l'opera e conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti. Proprio come in un museo. Le porte delle 63 camere/opere (non gli interni che devono rimanere una sorpresa) sono visibili su internet all'indirizzo dell'hotel: i clienti possono visitare virtualmente questa galleria d'arte e scegliere la camera dove soggiornare. Possono anche scegliere di dormire ogni notte in una stanza diversa (ovviamente se sono libere). Nell'hotel si trovano anche tre ristoranti ove si possono gustare i migliori piatti e vini della tradizione enogastronomica marchigiana e pesarese: il Manico-Mio, allestito con opere di Primo Formenti, Gino Marotta, Simon Benetton e molti altri e le Taverne dell'Arte per raffinate cene gourmande.Dato che la filosofia dell'Alexander è di rappresentare uno spazio al servizio dell'arte contemporanea sono previsti cambi-merce di quadri (fino al 50% del prezzo delle camere) e forti sconti per artisti emergenti, galleristi, collezionisti, storici e critici dell'arte, studenti e insegnanti di facoltà artistiche, accademie di Belle Arti, scuole d'arte e licei artistici e dulcis in fundo, a discrezione del proprietario, a clienti che si distinguono per gusto e stile. I prezzi praticati sono comunque stupefacenti.L'esempio proposto da Pesaro dovrebbe far riflettere non soltanto i nostri amministratori ma anche gli operatori fiorentini del settore che giustamente si lamentano per gli effetti della crisi ma spesso mancano di idee innovative e fortemente attrattive per un turismo di qualità che verrebbe a Firenze per conciliare l'arte rinascimentale con la contemporaneità».(fn)