"Firenze 1000. Il modello della città". Domani venerdì 24 ottobre il quinto appuntamento del ciclo di incontri con la presentazione della "Carta della rigenerazione urbana"
Domani venerdì 24 ottobre è in programma il quinto appuntamento del ciclo di incontri programmato nell'ambito della mostra "Firenze 1000. Il modello di città". Si tratta in totale di 10 fra tavole rotonde e presentazioni sul tema della città.Il tema al centro dell'appuntamento di domani "La Carta della rigenerazione urbana". Si tratta della presentazione del documento elaborato da Audis, l'Associazione aree urbane dismesse, che propone i principi di riferimento per i programmi di trasformazione delle aree urbane dismesse o dismettibili. Queste aree, che hanno perso la loro originaria funzione, costituiscono oggi i luoghi di maggiore potenzialità per la città, dal punto di vista economico, sociale, urbanistico e ambientale.La Carta si rivolge a tutti i soggetti che operano nella città, offrendo l'insieme di idee e pratiche che hanno retto alla prova delle trasformazioni avvenute, selezionate dai soci Audis in oltre dieci anni di attività.Tre le sezioni di cui si compone il documento: gli elementi della qualità, che costituisce il contenuto di indirizzo della Carta; gli attori e gli strumenti, che ne costituiscono il contesto politico e operativo di riferimento. Gli elementi nella qualità sono quelli ritenuti necessari perché la trasformazione delle aree dismesse o dismettibili produca non solo la loro riqualificazione, ma la rigenerazione urbana nel suo insieme. Si tratta della qualità urbana, urbanistica, architettonica, dello spazio pubblico, sociale, economica, culturale, ambientale, energetica e paesaggistica. Gli attori sono individuati in pubblico, privato collettivo. Gli strumenti: la politica urbana, la partnership pubblico-privata, la valutazione, l'informazione e la partecipazione.Oltre a Roberto D'Agostino presidente Audis che svolgerà la relazione, sono previsti interventi dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, di Giovanni Caudo dell'Università di Roma e di Massimo Morisi dell'Università di Firenze. (mf)