Publiacqua, il 90% degli utenti è soddisfatto per il servizio. Un terzo della popolazione beve l'acqua del rubinetto
Una crescita nella soddisfazione del servizio che tocca quota 90,7% (passando dall'81,1 del 2004 all'82,7% del 2007) con un gradimento superiore del 4% rispetto alla media nazionale, sempre più cittadini che bevono l'acqua del rubinetto e solo l'8,8% degli utenti che cambierebbe azienda con un'altra del settore. Sono questi i dati più significativi che emergono dall'indagine di customer satisfaction sul servizio idrico integrato, presentata oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore alle società partecipate Tea Albini e dal presidente e vicepresidente di Publiacqua Amos Cecchi e Renzo Fagioli.L'indagine (cui Publiacqua è tenuta per convenzione come gestore di un servizio di pubblica utilità) è stata svolta da Customer Asset Improvement mediante interviste telefoniche a un campione rappresentativo di utenti (1.650, di cui 100 fra coloro che si sono presentati agli sportelli e 250 che hanno contattato il call center) ed evidenzia la loro percezione del servizio svolto, consentendo anche un confronto con i dati di un'analisi simile (svolta nel 2004 e nel 2007) e con i dati nazionali."I dati che emergono dall'indagine ha sottolineato l'assessore Albini evidenziano il gradimento degli utenti per il servizio e sono migliori se confrontati con quelli degli anni passati. Rendere sempre migliore il servizio idrico e la qualità dell'acqua è uno degli obiettivi della pubblica amministrazione e questi risultati premiano il lavoro svolto fra l'Amministrazione comunale e Publiacqua, azienda unanimemente riconosciuta ai vertici nazionali. Grazie ai forti investimenti effettuati in questi anni, dai rubinetti dei fiorentini esce acqua di qualità, gradevole da bere e che sempre più cittadini bevono con una certa regolarità. Questo è un fatto estremamente positivo sia dal punto di vista dell'impatto ambientale, con una notevole diminuzione nella produzione di bottiglie di plastica che finiscono nei cassonetti, sia dal punto di vista economico, con un benefico effetto sui risparmi delle famiglie".Il giudizio positivo si evidenzia nella risposta degli utenti sulla qualità del servizio reso negli ultimi dodici mesi: il 90% degli intervistati si dichiara infatti soddisfatto dell'attività svolta da Publiacqua, con un voto medio che arriva a 7,1. In particolare l'articolazione dell'indagine di costumer satisfation mostra un rilevante apprezzamento per la fatturazione, nella frequenza della lettura dei contatori, nella rapidità dei rimborsi, nella tempestività di avviso in caso di consumi anomali, nei tempi di preavviso in caso di interruzione del servizio e nell'indice sul livello di pressione dell'acqua. Considerevole pure il dato relativo a quello del sito internet, per il quale si consegue il valore di apprezzamento più elevato in assoluto (100%). Apprezzabile è la soddisfazione per la relazione con l'utente attraverso lo sportello e il call center (82,4% per le chiamate commerciali, 83,3% per le segnalazioni di guasti). "In questo settore c'è comunque ancora molto da fare ha sottolineato il presidente Cecchi . Il problema, com'è conosciuto, riguarda un po' tutti i servizi di pubblica utilità. In tal senso Publiacqua sta già attuando progetti di miglioramento che si muovono nella direzione di potenziare gli uffici di relazione con il pubblico con più personale a disposizione e accrescere la presenza sul territorio".Il presidente Cecchi ha ricordato anche altri progetti che sono allo studio come lo sviluppo delle operazioni effettuabili sul sito internet che, grazie anche alla possibile collaborazione con gli Urp dei Comuni, potrà ridurre l'obbligo per l'utente di presentarsi allo sportello o di comunicare con il numero verde commerciale.Interessante il dato che riguarda l'uso dell'acqua potabile per bere. Nell'insieme dell'area di riferimento di Publiacqua si ha un forte aumento in controtendenza al dato nazionale che è stazionario della percentuale complessiva di utenti che dichiarano di bere costantemente o saltuariamente l'acqua del rubinetto. Infatti si sviluppa assai la tendenza a farlo regolarmente: dal 21,2% del 2004 al 26,6% del 2007 e al 33,8% (un terzo della popolazione) attuale. Un aumento del 12,6% e che corrisponde a circa 158.000 cittadini (63.200 famiglie) con un risparmio annuale di acqua imbottigliata di 31.700 metri cubi (e di circa 200 milioni di bottiglie di plastica) e che oscilla fra i 150 e i 250 euro per nucleo familiare. E' da segnalare anche il giudizio sulla qualità dell'acqua, mediamente buono con il 33% degli utenti che danno un voto di forte soddisfazione (da 8 a 10). Un salto in avanti su cui ha inciso, senza dubbio, anche la scelta di eliminare l'acqua imbottigliata e di usare soltanto acqua del rubinetto per bere nelle scuole comunali di Firenze e di altri comuni dell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia-Valdarno Superiore.L'indagine segnala insieme ai positivi dati economico-finanziari dell'azienda e al rilevante piano di investimenti (361 milioni di euro per il periodo 2002-2007, circa 48 euro ad abitante ogni anno), che sta andando avanti il processo di sviluppo e di consolidamento di Publiacqua come impresa in grado di fornire un buon servizio idrico integrato (anche in stato di forte siccità) a un grande ambito che è passato, dall'inizio dell'affidamento del servizio a oggi, da 1.195.000 a 1.260.000 abitanti.Nell'occasione il presidente Cecchi ha voluto precisare una serie di dati per quanto riguarda le tariffe (stabilite dall'Aato 3 Medio Valdarno), il consumo pro-capite e la spesa annua: "Nei primi giorni di ottobre l'associazione nazionale Cittadinanzattiva ha pubblicato un rapporto sulle tariffe dell'acqua in Italia secondo la quale una famiglia tipo, 3 persone, consumerebbe 192 metri cubi l'anno di acqua per un importo complessivo di 352 euro. In realtà i dati reali di consumo per la città di Firenze sono di 111 metri cubi l'anno e la famiglia media fiorentina, dati Irpet, è formata da 2,04 componenti. Ciò porta a una spesa media di 161 euro che è meno della metà rispetto a quanto calcolato da Cittadinanzattiva".(fd)