Nuova vita per l'ex Limonaia dello Stibbert, l'assessore Giani: "Deve diventare un luogo vivo e un riferimento per le relazioni internazionali"

La Limonaia nel parco dello Stibbert torna all'antico splendore. Dopo quattro anni di lavori lo "Stanzone degli Agrumi" progettato e realizzato dal Poggi nel 1859 per la famiglia Stibbert sarà di nuovo un luogo vitale e sarà utilizzato insieme ai locali appena realizzati, per ospitare eventi legati all'attività del museo. La nuova struttura, in tutto 500 metri quadrati (300 sono quelli del complesso originario) comprende anche l'ingresso, i bagni, il punto d'accoglienza, i locali di supporto al ristorante, spogliatoi e bagni per il personale di servizio. Il restauro, realizzato dal Servizio Belle Arti del Comune di Firenze è stato finanziato con 1milione e 800mila euro dalla Regione Toscana e con oltre 770mila all'Ente Cassa di Risparmio. Il contributo della Regione è servito anche, insieme al sostegno del Quartiere 5, a realizzare gli interventi di risanamento del parco e dell'intera area verde che si estende per diversi ettari intorno al museo.Alla presentazione della rinnovata struttura hanno partecipato l'assessore alla cultura Eugenio Giani, la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei, Antonio Gherdovich dell'Ente Cassa di Risparmio, il presidente e la direttrice del Museo Stibbert Antonio Paolucci e Cristina Piacenti."Oggi è una giornata importante – ha sottolineato l'assesosre Giani – perché si restituisce alla città un luogo bello da poter vivere e che allarga le opportunità del museo Stibbert. Grazie al lavoro di restauro straordinariamente eseguito, questo luogo diventerà, in attesa di ospitare un punto di ristoro, punto di riferimento per associazioni culturali che lo dovranno utilizzare per mostre, incontri, dibattiti. Deve diventare un luogo vivo e vissuto, così come lo dovranno diventare gli altri musei comunali. E vorrei che lo Stibbert, grazie all'immenso patrimonio che dispone e di questa nuova opportunità, potesse diventare il luogo deputato alle relazioni internazionali della nostra città"."Un doveroso ringraziamento – ha concluso l'assessore Giani – va a coloro che hanno contribuito a questa realizzazione, dalla Regione Toscana all'Ente Cassa di Risparmio. E spero che questo ciclo di restauri possa essere completato anche con un intervento sulle scuderie"Il restauro ha riguardato le strutture e le decorazioni dello "Stanzone degli agrumi" e delle serre laterali e il risanamento di tutte le murature con inserimento di nuove strutture, adatte alle nuove funzioni, ma idonee a riaffermare "l'immagine" della Limonaia. Sono anche stati realizzati nuovi locali dietro e a fianco dell'esistente per accogliere quelle funzioni che non potevano essere inserite nella parte originale del complesso, ma necessarie a fare funzionare la struttura.Quando è stato deciso l'intervento di restauro, la struttura portante del tetto come il controsoffitto in canniccio e le strutture murarie con le loro decorazioni risultavano gravemente danneggiate dalle infiltrazioni d'acqua, la struttura vetrata delle due serre laterali non esisteva più ormai da molto tempo a causa del totale abbandono delle funzioni originarie, e l'intero edificio era ormai a rischio di crollo. Sono stati restaurati lo "Stanzone degli agrumi" e le due serre minori laterali, sono state progettate e costruite le nuove coperture vetrate, come nuove sono le grandi vetrate della facciata, nel rispetto della partitura originale.Sul retro del complesso della Limonaia, e quindi non visibili frontalmente, sono stati realizzati i nuovi locali destinati ad ingresso, servizi vari (bagni, accoglienza, office), i locali di supporto al ristorante (cucine, depositi, frigoriferi, magazzini), spogliatoi e bagni per il personale di servizio. Il nuovo ingresso è una grande vetrata che unisce il vecchio edificio con il muro delle sfingi, con un profilo simile a quello del frontone principale.La Limonaia è caratterizzata da un'architettura essenziale ed imponente: la facciata aperta da tre ampi vani vetrati a grandi quadri - con il centrale utilizzato come ingresso - è incorniciata e ritmata da sei lesene coronate da capitelli ionici e un fregio corrente, il tutto secondo un gusto lineare ed elegante. La parte superiore, composta da architrave, mensola, frontone ed acroteri in forma di leone, completa la rievocazione del tempio antico. Al centro del frontone, in alto, domina lo stemma della famiglia Stibbert. Nel 1885 l'interno dell'edificio subì nuovi lavori di decorazione, fu tinteggiata nell'attuale colore rosso pompeiano e vi furono collocati i bassorilievi a stucco neoclassici provenienti dalla collezione di Pasquale Poccianti (1774-1858), anche lui architetto e suocero del Poggi, oltre che amico di Giulia Stibbert. Al centro dell'ambiente principale c'è una scultura in gesso che rappresenta la Flora, mentre nei due ambienti laterali ci sono fontane decorate con spugne e maioliche."Oggi si porta a compimento un progetto ambizioso – ha detto la presidente Collesei – che viene da lontano e che ha visto la sinergia di tanti soggetti. Permettetemi però un ringraziamento particolare a Cristina Piacenti che è stata un po' l'anima che in questi anni ha visto, pezzo per pezzo, restituire alla fruizione della collettività questo meraviglioso angolo di Firenze". (lb)