Carcere, al via quattro nuovi progetti per l' inserimento al lavoro. Presentato il video sul "Giardino degli Incontri" di Michelucci a Sollicciano

Aiutare i detenuti nel percorso di reinserimento nella società, tramite l'"educatore ponte", che ha una funzione di collegamento con i servizi territoriali, e che avrà quindi in carico i detenuti prima dell'uscita dal carcere; un'offerta di inserimento lavorativo esterno al carcere, ma anche la ricerca di aziende industriali, artigianali e commerciali, che possano contribuire con i loro prodotti al fondo per gli indigenti. Sono solo alcune delle attività che fanno parte dei quattro progetti per il carcere presentati dall'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo. Nell'occasione è stato presentato anche il video documentario, realizzato da Nicola Melloni, sul "Giardino degli Incontri", ultima opera firmata da Giovanni Michelucci, pensata per i momenti di incontro dei detenuti con le loro famiglie ed in particolare i bambini.I progetti, finanzianti dalla Regione Toscana e con l'adesione degli Uffici Penitenziari Fiorentini e la Provincia di Firenze, sono "Albatros", "Leccio" e "Minias", che hanno come filo conduttore il miglioramento delle buone pratiche di sostegno sociale ai detenuti in via di scarcerazione, e il sostegno al reinserimento al lavoro e al miglioramento della conoscenza dei propri diritti e doveri; infine il progetto "AIS", di Servizio Civile al Centro Diurno Attavante per detenuti ed ex-detenuti."Stamani presentiamo i quattro progetti sostenuti dalla Regione Toscana – ha spiegato l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo – per testimoniare che intendiamo investire ancora sull'area carcere, attraverso progetti mirati principalmente al sostegno e all'inserimento degli ex detenuti nella comunità. E' importante questo, perché coloro che sono venuti a contatto con il carcere possono avere un'altra chance attraverso un'opportunità lavorativa oppure o un inserimento guidato nel nostro territorio".Vediamo nel dettaglio i quattro progetti:Il progetto "Albatros" prevede la creazione della figura educativa dell'Educatore-Ponte (E.P.), inserita nel carcere di Sollicciano come rafforzamento del sistema carcere-territorio. L'Educatore Ponte svolge una funzione di collegamento con i servizi territoriali per la presa in carico dei soggetti in esecuzione penale in vista della dimissione dal circuito penitenziario o della conclusione della misura alternativa. Il costo del progetto è di 30.826 euro, ed ha un finanziamento regionale di 24.000 euro. E' un progetto del Comune di Firenze in collaborazione con l'Associazione CIAO e il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano.Il Progetto "Leccio" viene realizzato con lo scopo di diffondere l'informazione sui diritti e sui doveri del detenuto, e di sostenere ed accompagnare i soggetti che sono sottoposti ad esecuzione penale. Il progetto prevede la diffusione della "Guida Detenuti" che contiene, anche le leggi di maggior interesse penitenziario e gli la Sportelli Informativi e consulenziali, interni ed esterni al carcere con un ampliamento alla funzione di predisposizione delle pratiche di Gratuito Patrocinio, ovvero alla preparazione di documentazione per richiedere, a coloro che sono indigenti, le spese per la difesa; il costo del progetto è di 60.940,12 euro, il finanziamento della Regione Toscana è di 30.000 euro.Il progetto "Minias" ha l'obiettivo di facilitare, per soggetti residenti o dimoranti nelle due Province di Prato e Firenze, l'inserimento di detenuti ed ex-detenuti, attraverso un aiuto alle imprese, che consiste nell'integrazione dello stipendio finalizzato ad inserire e/o stabilizzare il soggetto in azienda. L'aiuto viene erogato nell'ambito di un progetto individuale di reinserimento sociale, monitorato da operatori pubblici e/o dal Privato Sociale, e può essere erogato come: Sostegno post - Borsa Lavoro, per la stabilizzazione in azienda, da erogare direttamente alla ditta come integrazione allo stipendio a fronte dell' assunzione (asse principale); Sostegno integrativo per tirocinio formativo e di orientamento;Indennità di accompagnamento ad inserimenti socio-terapeutici di soggetti con bisogni sociali rilevanti, da utilizzare per persone con scarsa autonomia e con disagio multidimensionale che gli impedisce il normale avvio al lavoro. E' un progetto del Comune di Firenze realizzato dall'ATI- Caritas, in collaborazione con NCP Solliccciano, Carcere Gozzini, Uepe Firenze, Cooperativa Ulisse e Avp. Il costo è di 37.921,24 euro, e il finanziamento regionale è di 30.000 euro.Il proteggo "AIS –Attavante in Servizio" consiste nell'impiego di 4 volontari in Servizio Civile nella struttura di Via Attivante, che sarà aperta tutti i giorni per sostenere il percorso di rientro in società di chi ha avuto problemi con la giustizia. Fornisce aiuti materiali quali mensa e lavanderia, ha una sala studio e computer e fornisce consulenze giuridiche e psicologiche. I volontari effettueranno una mappatura delle aziende industriali, artigianali, commerciali che possono contribuire con i loro prodotti a tenere costantemente fornito un fondo per gli indigenti e gestiscono la distribuzione del vestiario e dei prodotti di igiene di base.Al termine della presentazione l'assessore De Siervo ha presentato il video, che nei prossimi giorni sarà messo sulla rete civica del comune, sull'opera di Michelucci che mostra il nuovo edificio con relativo giardino, il teatro all'aperto e le opere annesse. Una struttura destinata agli incontri dei detenuti con i loro familiari, infatti il punto di partenza del progetto è stato la ricerca di una migliore risposta da parte dell'Istituto alle esigenze di incontro delle persone detenute con i propri familiari. Ciò ha permesso di focalizzare l'attenzione soprattutto sui minori, la parte più esposta e fragile in una situazione di detenzione del genitore. Giovanni Michelucci, considerato un maestro dell'architettura contemporanea, giudicava questa straordinaria esperienza di progettazione partecipata «tra le più belle e significative» della sua vita, un'esperienza realizzata col gruppo di detenuti che lo invitò e collaborò con lui nelle difficili condizioni di un carcere metropolitano. (pc)